I
Id0
Ospite
Sìsì, infatti quel commento è incompleto... perchè partivo dal presupposto che chi legge sa come lavoro io
Ho fatto confusione con un altro post dove si parlava di questo....
In soldoni, le esclusive per me hanno senso solo sui cantieri, dove faccio volentieri da venditore (ufficio vendite) per il costruttore (se posso), magari perchè gli ho venduto il terreno... e solo se mi va.
Il mercato del nuovo non è il mio core-business.Per ogni altro tipo di attività sono un mediatore puro convinto, tanto convinto che non prendo esclusive.
Quindi lavoro molto nella sostituzione, no incarichi con prezzi indicati sopra, solo la privacy e i documenti mediazione da entrambe le parti.
Ritengo però che nel caso di vendita del nuovo, dove la trattativa è risibile spesso e dove si rischia di apparire un peso, specie perchè il venditore fa i comodi sua e a te da un prezzo e da se ne fa un altro i rapporti di "vendita" puri sono preferibili: il costruttore è trasparente con te (perchè il rapporto prevede il pagamento dell aprovvigione anche se lo vende da solo).
Se per superatissimo intendi che prendi di più di provvigione mi pare ridicolo, conta solo il bilancio a fine anno e conta la realtà di dove lavori. Ci sono mediatori ch eprendono il 2%, magari perchè da soli, e sono molto più bravi di altri ch eprendono il 5%, non è la provvigione il metro della qualità dell'agente, non lo è nemmeno l'incasso annuo
In relazione al compenso dal venditore, in francia, ad esempio, tale pratica è di uso normale e le provvigioni medie si aggirano al 7%, il loro sistema, tutt'altro che barbaro e bizanntino come il nostro, gli permette di farlo agevolmente.
Io sono stra-contrario a renderlo normale nella mediazione vera (quella dove non ci sono minimi di prezzo vincolanti per il mediatore) e la trattativa libera, ma su un cantiere questo non è possibile, quindi, visto ch eun mediatore in effetti NON può mediare alcunche, essendo legato da paletti ben fissati, perchè dovrei chiedere un compenso per mediazione???
Il cliente sarebbe fuorviato, davanti ha un mediatore ch edeve portare un risultato minimo, quindi limitato nella sua funzione normale, come si può invocare di essere imparziali?
Non è che si sbagli l'imparzialità con la normale "diligenza del buon padre di famiglia"?
Essere imparziali non significa essere onesti e tutelare il cliente, quello è altro, significa non avere nessun legame o rapporto di dipendenza che non ci permetta di eseguire la nostra funzione mediatrice liberamente: come posso esser libero se sotto una certa cifra non posso portare richieste perchè non riscuoto sicuramente?
Se il compenso è fisso a forfait per esempio, la situazione invece diventa trasparente e l'acquirente sa chi c'ha davanti...
Non mi pare affatto da condannare, ti ripeto che io ragiono più in teoria che altro, visto che non ho ripreso cantieri in esclusiva da un po
Mi hai frainteso (colpa mia).
Ho fatto confusione con un altro post dove si parlava di questo....
In soldoni, le esclusive per me hanno senso solo sui cantieri, dove faccio volentieri da venditore (ufficio vendite) per il costruttore (se posso), magari perchè gli ho venduto il terreno... e solo se mi va.
Il mercato del nuovo non è il mio core-business.Per ogni altro tipo di attività sono un mediatore puro convinto, tanto convinto che non prendo esclusive.
Quindi lavoro molto nella sostituzione, no incarichi con prezzi indicati sopra, solo la privacy e i documenti mediazione da entrambe le parti.
Ritengo però che nel caso di vendita del nuovo, dove la trattativa è risibile spesso e dove si rischia di apparire un peso, specie perchè il venditore fa i comodi sua e a te da un prezzo e da se ne fa un altro i rapporti di "vendita" puri sono preferibili: il costruttore è trasparente con te (perchè il rapporto prevede il pagamento dell aprovvigione anche se lo vende da solo).
Se per superatissimo intendi che prendi di più di provvigione mi pare ridicolo, conta solo il bilancio a fine anno e conta la realtà di dove lavori. Ci sono mediatori ch eprendono il 2%, magari perchè da soli, e sono molto più bravi di altri ch eprendono il 5%, non è la provvigione il metro della qualità dell'agente, non lo è nemmeno l'incasso annuo
In relazione al compenso dal venditore, in francia, ad esempio, tale pratica è di uso normale e le provvigioni medie si aggirano al 7%, il loro sistema, tutt'altro che barbaro e bizanntino come il nostro, gli permette di farlo agevolmente.
Io sono stra-contrario a renderlo normale nella mediazione vera (quella dove non ci sono minimi di prezzo vincolanti per il mediatore) e la trattativa libera, ma su un cantiere questo non è possibile, quindi, visto ch eun mediatore in effetti NON può mediare alcunche, essendo legato da paletti ben fissati, perchè dovrei chiedere un compenso per mediazione???
Il cliente sarebbe fuorviato, davanti ha un mediatore ch edeve portare un risultato minimo, quindi limitato nella sua funzione normale, come si può invocare di essere imparziali?
Non è che si sbagli l'imparzialità con la normale "diligenza del buon padre di famiglia"?
Essere imparziali non significa essere onesti e tutelare il cliente, quello è altro, significa non avere nessun legame o rapporto di dipendenza che non ci permetta di eseguire la nostra funzione mediatrice liberamente: come posso esser libero se sotto una certa cifra non posso portare richieste perchè non riscuoto sicuramente?
Se il compenso è fisso a forfait per esempio, la situazione invece diventa trasparente e l'acquirente sa chi c'ha davanti...
Non mi pare affatto da condannare, ti ripeto che io ragiono più in teoria che altro, visto che non ho ripreso cantieri in esclusiva da un po
Mi hai frainteso (colpa mia).