cafelab

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ti invio io ooo di imm produttore , lavoro semplice, puoi anche farlo da solo




Operativamente il lavoro è fattibile in fai da te ma prima di mettersi a far buchi nel muro è indispensabile il sopralluogo di un tecnico,
l'identificazione della forma e della natura del muro,
la misurazione dell'umidità del muro (fatta in maniera seria, non con un giocattolo)
verificare lo spessore, se è contro-terra, se davvero è umidità di risalita ecc

in modo da poter richiedere all'ufficio tecnico del produttore i dettagli del ciclo di applicazione e il conteggio delle quantità dei prodotti

in base alla natura e allo spessore del muro cambiano la tipologia di resina, la profondità e la distanza fra un buco e l'altro, se sono da farsi solo all'esterno o anche all'interno ...
se il muro è controterra serve a ben poco

Quello svizzero per caso?

Non so, pare che vengano utilizzati, con successo, in chiese ed altri edifici storici, tuttavia le spiegazioni sul funzionamento non mi convincono.

Di quel sistema si parla sempre con circospezione visto hanno la querela facile:
parli male di loro -> ti querelano

E' un'ottima soluzione, pulita, veloce, economica
perfetta per quei tipi oltremodo scaltri che "tutti li vogliono fregare"

Peccato solo che il principio di funzionamento è scientificamente plausibile quanto la fisica dei romanzi degli Anni 30 su Amazing Stories, ma spiegata in maniera più nebulosa... sai c'è il brevetto...

ho (dovuto) incontrare un loro "tecnico"
è arrivato, ha misurato l'umidità del muro con un igrometro a contatto (sic) e poi ci ha proposto questo coso che devi solo metterlo alla giusta altezza, non serve neppure l'alimentazione elettrica, funziona con le vibre positvie di Gea, elimina l'umidità dai muri e migliora persino il karma (giuro che l'ha detto)

ah, già devi anche demolire e rifare gli intonaci... grazie che diminuisce l'umidità
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
ho (dovuto) incontrare un loro "tecnico"
è arrivato, ha misurato l'umidità del muro con un igrometro a contatto (sic) e poi ci ha proposto questo coso che devi solo metterlo alla giusta altezza, non serve neppure l'alimentazione elettrica, funziona con le vibre positvie di Gea, elimina l'umidità dai muri e migliora persino il karma (giuro che l'ha detto)
Eccaallà, i no vax dell'umidità...
 

Luther

Membro Attivo
Privato Cittadino
Spero di non far inorridire i tecnici del forum portando la mia esperienza.
Ristrutturazione di casolare risalente all' 800 o giù di là.
Mi dissero che la soluzione risolutiva sarebbe stata la sottofondazione, un bagno di sangue dal punto di vista economico.
Risolsi con ottimi risultati con vespaio e, non fidandomi degli intonaci macroporosi, semplicemente lasciano a nudo il muro esterno per un'altezza di 80 cm.
Il muro era un mix fra mattoni pieni "vecchi", molto belli, e pietre; era molto comune una volta aggiungere volumi alle case rurali quando si aveva una minima disponibilità economica, lavori fatti in economia e finalizzati ad aumentare gli spazi abitabili per le famiglie numerose di quell'epoca, ed usando materiali reperibili a costo zero o molto basso.
Insomma, pur non essendo il muro uniforme per tipologia di materiale, il risultato finale fu esteticamente accettabile e tecnicamente risolutivo.
 

Luther

Membro Attivo
Privato Cittadino
una buona scelta, la pietra lasciata a vista consente all'umidità di sfogare

però al tuo posto mi preoccupato che il muro esterno troppo permeabile lasciasse entare l'acqua piovana e si potesse rovinare con l'acqua di rimbalzo

come hai risolto?
In verità il problema non si è manifestato.
Va detto che vi è un balcone per tutta la lunghezza della facciata, oltre al colmo, ed il muro è spesso circa 60 cm., all'interno non abbiamo mai notato nulla; gli antenati poi avevano costruito in posizione perfetta, pieno sole in inverno, in estate al pomeriggio in ombra.
Io mi ero limitato a pulire il muro con idropulitrice, ed a un certosino lavoro di stuccatura di pietre e mattoni nei fine settimana liberi.
 

pozzifran

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ciao, non sono un'esperta del settore ma ti posso portare la mia esperienza. 12 anni fa ho acquistato una casa semi indipendente in mattoni pieni costruita a fine '800-inizi '900. Ubicazione: adiacenza argine fiume Po, quindi poggiata senza cantina sul terreno sabbioso-argilloso tipico.
Rimosse le piastrelle ho trovato l'acqua, non umidità, proprio acqua.
Volendo coibentare mi sono trovata a considerare anche il fatto che avrei perso la possibilità che l'umidità sfogasse verso l'esterno.
Soluzioni applicate:
Rimozione intonaco a cemento, -pulitura fughe e rimpiazzo con intonaco a calce (ci sono prodotti di buon livello anche senza spendere follie). Poi pittura a calce, non la solita traspirante. In alcuni punti ho lasciato i mattoni a vista, che oltretutto stanno pure bene.
- poiché ho coibentato all'esterno, ho fatto lo stesso sulla facciata, ma dipende dalle disponibilità che hai: più cemento levi dai muri e più migliori la situazione. Per la stessa ragione ho fatto realizzare uno scannafosso lungo tutto il perimetro coibentato, coperto con una griglia, lasciando così scoperti circa 70 cm di mattoni a vista (prima interrati) sotto il cappotto. Nel mio caso lo scannafosso non riceve acque meteoriche in quanto protetto da una veranda.

- ho installato uno di quei dispositivi che generano un campo elettrico per contrastare l'attrazione elettrica del cemento sull'acqua. Ne ho trovato uno che non costa le follie che vedo in giro nella maggior parte dei casi (è vero che sono passati anni).

Non ho voluto a nessun costo il vespaio. Troppa spesa e non stacca i muri dalla terra! Il radon (come l'umidità che si produce vivendo la casa) lo si elimina aprendo regolarmente le finestre (non in tutta Italia è presente allo stesso modo).
E d'inverno un po' di camino e stufa a legna regolarmente accesi anche per poche ore asciugano davvero tantissimo.
Dopo 12 anni posso confermare che le azioni intraprese sono state risolutive. Certo non si può pretendere l'asciutto di un appartamento in città...ma l'equilibrio che ho trovato mi permette di accendere il condizionatore se proprio il caldo e' torrido; per il resto non percepisco più l'odore "di cantina" se ritorno dalle ferie e non si sgrepola più l'intonaco.

10 anni dopo, per la ristrutturazione di un'altro pezzo di casa, dovendo sottomurare, quindi intervenire sul pavimento, l'ho pure coibentato con diversi strati tra i quali più di 16 cm di leca e 8 di xps. Diciamo ulteriore isolamento da umidità (non dei muri, ovviamente) e freddo. Ho fatto questa scelta perché mi convince più dei 'granchi'...tieni presente che gli animaletti in campagna riescono ad infilarsi in posti impensati, non oso pensare cosa combinano se trovano fessurine di areazione&affini.
Buona fortuna!
 

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