Ciao, a mio parere, prima di ricorrere all'avvocato, occorre valutare bene quello che è stato sottoscritto nel preliminare, in genere si usano formule del tipo: "La società promittente venditrice si riserva di apportare anche su richiesta della direzione lavori, varianti al progetto di costruzione per una migliore funzionalità pratica ed estetica dell’edificio. Da parte sua la parte promittente acquirente si riserva di apportare varianti alla suddivisione interna dell’unità immobiliare in oggetto, purché ciò sia fatto nei tempi utili previsti, non rechi pregiudizio alle altre unità immobiliari, sia in armonia con le caratteristiche tecniche ed estetiche dell’edificio e riceva l’approvazione della Autorità Competente", oppure: " In fase esecutiva e/o qualora ritenuto indispensabile, la società proprietaria ed il Direttore dei Lavori si riservano, eventualmente, di apportare alla presente descrizione ed ai disegni di progetto quelle variazioni o modifiche che ritenessero necessarie per motivi tecnici, funzionali, estetici o connessi alle procedure urbanistiche, purché le stesse non comportino la riduzione del valore tecnico e/o economico delle unità immobiliari. Considera se le varianti apportate dal costruttore rientrano nei casi di cui sopra.