VonAlex

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Salve, sono appena arrivato nel Forum.
Vi spiego la mia situazione.
Nel 2007 i miei genitori hanno stipulato un mutuo fondiario dell'importo di 54.400 euro con la Banca di Roma S.p.A.(poi fusasi con la Unicredit S.p.A. nel 2008). Le rate dovevano essere rimborsate in trecentosessanta rate mensili. Gli anni seguenti il 2008 sono stati per molti versi catastrofici (problemi economici e non solo). Si è arrivati, quindi, ad un primo atto di precetto ad inizio 2014. In prima istanza, la Banca richiedeva tutta la cifra dovuto, compresi gli interessi, che ammontavano a 52.257 euro circa (non furono pagati il 2012 e il 2013). Allora, con la banca ci si mise d'accordo sul rispettare i pagamenti, più una piccola cifra subito versata per recuperare i mesi persi (un piano di rientro). Tuttavia, le cose non andarono bene. Del 2015 alcune rate non furono pagate, mentre tutto il 2016 fino a settembre è stato pagato. La Banca, adesso, ha inviato un secondo precetto, con il quale chiede tutta la somma, che adesso ammonta a 48.538,65 euro. Ora, è possibile richiedere un nuovo piano di rientro, e ricominciare a pagare normalmente? Questa è una via proposta dall'avvocato della banca, che, ocmunque, non ci ha assicurato nulla. Il problema principale sono i problemi economici e la disoccupazione. Un consulente bancario, invece, ci ha consigliato di vendere la casa. Tuttavia, consultando un agenzia immobiliare, ci hanno riferito che la casa non vale più di 30.000 euro. La Banca ha iscritto una ipoteca volontaria in primo grado di 108.800 euro. Com'è possibile che l'ipoteca abbia una cifra così elevata?
Cosa è possibile fare per non perdere la casa? Si dovrebbe procedere per via legale, o magari chiedere un saldo e straccio?
Abbiamo molta confusione sul da farsi, e sono quasi passati 10 giorni dall'invio del precetto.
Grazie per l'attenzione.
 

CheCasa!

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L'ipoteca viene iscritta per il doppio del valore della casa.
Io venderei la casa a saldo stralcio: la vendete a 20.000 euro e proponete alla banca di chiudere per 20.000. E' anche possibile che la banca rifiuti... non sono sempre svegli...
 

Ettore Arru

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Pur non comprendendo bene il discorso del "secondo precetto"(di regola avresti: a) Decreto Ingiuntivo - b) Atto di Precetto - c) Pignoramento) , posso chiedere che tipo di attività svolgono i tuoi genitori, lo stato attuale lavorativo e se oltre il mutuo coesistono altri finanziamenti?
 

VonAlex

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Privato Cittadino
Pur non comprendendo bene il discorso del "secondo precetto"(di regola avresti: a) Decreto Ingiuntivo - b) Atto di Precetto - c) Pignoramento) , posso chiedere che tipo di attività svolgono i tuoi genitori, lo stato attuale lavorativo e se oltre il mutuo coesistono altri finanziamenti?
Salve. Mio padre di mestiere è fabbro/carpentiere metallico, ma ha avuo esperienze anche come magazziniere, mentre mia madre è casalinga. C'è anche mio fratello che aiuta in casa, e lavora a giorni alternati in una piccola agenzia di volantinaggio. Per adesso, oltre a questo lavoro saltuario di mio fratello, non c'è nient'altro. Stiamo cercando lavoro, anche mia madre. Non coesistono altri finanziamenti.
 

Ettore Arru

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Chiedo scusa; mi sono espresso male io.
Intendevo chiedere se allo stato attuale tuo padre, esperienze a parte, ha un reddito (dimostrabile) o se ha un reddito, inferiore rispetto a quello che aveva quando ha sottoscritto il contratto di mutuo.
 

VonAlex

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Privato Cittadino
Chiedo scusa; mi sono espresso male io.
Intendevo chiedere se allo stato attuale tuo padre, esperienze a parte, ha un reddito (dimostrabile) o se ha un reddito, inferiore rispetto a quello che aveva quando ha sottoscritto il contratto di mutuo.
No, non ha quasi reddito. L'ISEE 2015 ammonta a circa 600 euro. Quando aveva sottoscritto il mutuo, invece, il reddito era tutto sommato buono.
 

VonAlex

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Il consulente della banca ha detto una cosa un po' strana.
Aveva consigliato di mettere in vendita la casa con documenti falsificati di vendita di una qualche agenzia, e di consegnarli a lui. Diceva che così la banca non avrebbe proceduto a mettere la casa all'asta, e noi avremmo potuto avere un piano di rientro.
Ma è normale tutto ciò?
 

Ettore Arru

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Ok.
La situazione è un po' "tesa" e provo a darti una soluzione, consapevole che potrebbe non piacere.
Se il reddito attuale non permette di trovare un accordo per un rientro programmato (peraltro se non ho capito male già disatteso), è inutile fare la proposta alla banca; servirebbe solamente, nel caso, a prendere un po' di tempo.
Perdurando gli insoluti la banca avvierà le azioni legali per il recupero del credito (non ho capito bene se è attivato già un atto di precetto o se magari si tratta di una diffida al pagamento), con l'inevitabile pignoramento e vendita all'asta dell'immobile.
Da quanto mi dici è facile presumere che quanto andrebbe ad ottenere la banca con una vendita all'asta, difficilmente coprirà il debito - e la conseguenza sarebbe che tuo padre rimarrebbe ulteriormente debitore per la parte ancora residua: esempio, de dovesse essere assunto in qualità di dipendente, potrebbero (il condizionale è d'obbligo) pignorare una quota dello stipendio sino alla concorrenza della parte mancante.
Soluzioni
a) leggo che l'hanno già consigliata: poni in vendita l'immobile ad un prezzo "vantaggioso" per l'attuale mercato e proponi alla banca una transazione;
b) nel caso non dovessero accettare e faccendovi assistere da un esperto, richiedi- presso il Tribunale di competenza, di poter usufruire della legge 3/2012 - in termini di liquidazione del patrimonio del debitore. Ribadisco di farvi assistere.
Ci sarebbe una soluzione "C" (considerando il valore del bene) ma essendo un "atto di pirateria" - non volermene se preferisco non renderlo pubblico.
In ogni caso, dialoga con la banca, perchè sin quando dialogano, vuol dire che qualche "porta" è rimasta aperta, quando non dialogano più, ovvero non si fanno più sentire (da molti visto come una liberazione), in realtà significa che la procedura legale è andata avanti.
Spero di essere stato utile.
Buona serata
 

Ettore Arru

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Il consulente della banca ha detto una cosa un po' strana.
Aveva consigliato di mettere in vendita la casa con documenti falsificati di vendita di una qualche agenzia, e di consegnarli a lui. Diceva che così la banca non avrebbe proceduto a mettere la casa all'asta, e noi avremmo potuto avere un piano di rientro.
Ma è normale tutto ciò?

Se già parli di "documenti falsificati", alla domanda "se è normale" hai già la risposta.
In ogni caso credo sia una pura "asinata"
 

VonAlex

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Privato Cittadino
La ringrazio per le sue tempestive e utili risposte.
Se ha un indirizzo email di contatto, potremmo continuare la discussione in modo privato?
 

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