Daniela933

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Privato Cittadino
Buongiorno,
premetto che non sono del mestiere e quindi probabilmente sbaglierò nell'utilizzzare i tecnicismi.
Io e il mio compagno stiamo acquistando una casa con mutuo CONSAP.
La banca inizialmente aveva posto il dubbio sul fatto che la casa al momento presenta 2 visure catastali
- foglio 213, particella 85, subalterno 2
- foglio 213, particella 84, subalterno 6

l'agenzia ci dice di andare a rogito con promessa di accorpamento entro i 12 mesi dal rogito.
La banca ci risponde che non possono procedere in questa maniera perchè il software permette di inserire una sola particella (essendo prima casa).

Decidiamo di acquistare in autonomia in fase di rogito una delle 2 particelle (si tratta di una porzione di cucina) e richiedere il mutuo solo su quella più grande.

La banca ci manda la delibera.

A 10 giorni dal rogito la banca ci chiama e ci dice che non possono procedere, in quanto CONSAP per un problema di ipoteca non ci fa procedere in questo modo, ci da come unica soluzione quella di fondere le due visure prima del rogito, e non dopo così da procedere lisci.

A questo punto l'agenzia ci ripete (lo avevamo proposto anche la prima volta) che questo non può essere fatto.

Aggiungo che l'immobile (entrambe le particelle categoria A/2) appartiene al momento a 2 fratelli di cui 1 minorenne (il padre è il tutote legale) le quote di divisione sono però 50 e 50 ed è frutto di un'eredità.

Ora siamo in un vicolo cieco, l'agenzia ci propone di cambiare mutuo (ma a noi non conviene) e la banca ci dice che finchè non avviene la fusione/graffamento non vanno avanti.

Cosa dobbiamo/possiamo fare?? Se dovessimo abbandonare l'idea (cosa che non vorremmo) di non comprare quella casa, chi ci rimette?

Grazie mille a chiunque risponderà!!!!
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ciao Daniela, ti posso dire solo che per quanto riguarda l'ultima domanda, ovvero: chi ci rimette?
La risposta se nella proposta di acquisto hai indicato bene il vincolo di Mutuo, ovvero una clausola sospensiva, di certo non ci rimetteresti ne caparre ne provvigioni... va da se che però non è una bella soluzione

Non capisco il perché non possano accorpare prima le 2 particelle/subalterni diversi.... è una questione di spese (che potresti coprire tu/facendotele rimborsare dai venditori) o dalla paura??? dei venditori di fare qualcosa che comunque va fatto.

L'Agenzia che conosce le carte e gli accordi firmati dovrebbe essere in grado di spiegartelo per bene...o comunque di trovare la soluzione
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
E' ovvio che le stanze vanno accorpate prima del rogito, perché così la casa avrà il suo normale identificativo catastale unico. Infatti, non ha alcun senso che la cucina ne abbia uno diverso dal resto. Quindi, cambiare banca non serve, serve sistemare il tutto piuttosto a vostre spese, mettendo tutto nero su bianco. Per i rischi, se uno si tira indietro perde la caparra, se è stata versata. In questo caso si può discutere col venditore e trattare su di chi sia la colpa. Se vi interessa la casa, vi conviene accorpare il tutto e andare avanti normalmente.
 

Daniela933

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Privato Cittadino
Grazie mille per le risposte,
La casa ci interessa eccome!

Aggiornamento: ci ha chiamati il notaio affiliato all’agenzia che ci dice che l’accorpamento non può essere fatto prima in quanto la particella è stata inserita in un secondo momento, in quanto nelle vecchie planimetrie non risultava (parliamo di un immobile degli anni ‘50) e il catasto non può fare la fusione in quanto risultano due denominazioni diverse.
Sembrerebbe un problema di successione.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Grazie mille per le risposte,
La casa ci interessa eccome!

Aggiornamento: ci ha chiamati il notaio affiliato all’agenzia che ci dice che l’accorpamento non può essere fatto prima in quanto la particella è stata inserita in un secondo momento, in quanto nelle vecchie planimetrie non risultava (parliamo di un immobile degli anni ‘50) e il catasto non può fare la fusione in quanto risultano due denominazioni diverse.
Sembrerebbe un problema di successione.
Auguri eh…🎂🥂🥂
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
Grazie mille per le risposte,
La casa ci interessa eccome!

Aggiornamento: ci ha chiamati il notaio affiliato all’agenzia che ci dice che l’accorpamento non può essere fatto prima in quanto la particella è stata inserita in un secondo momento, in quanto nelle vecchie planimetrie non risultava (parliamo di un immobile degli anni ‘50) e il catasto non può fare la fusione in quanto risultano due denominazioni diverse.
Sembrerebbe un problema di successione.
Mi sembra che sia meglio tirarsi indietro e farsi ridare i soldi il prima possibile.
 

Daniela933

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Privato Cittadino
Ciao Daniela, ti posso dire solo che per quanto riguarda l'ultima domanda, ovvero: chi ci rimette?
La risposta se nella proposta di acquisto hai indicato bene il vincolo di Mutuo, ovvero una clausola sospensiva, di certo non ci rimetteresti ne caparre ne provvigioni... va da se che però non è una bella soluzione

Non capisco il perché non possano accorpare prima le 2 particelle/subalterni diversi.... è una questione di spese (che potresti coprire tu/facendotele rimborsare dai venditori) o dalla paura??? dei venditori di fare qualcosa che comunque va fatto.

L'Agenzia che conosce le carte e gli accordi firmati dovrebbe essere in grado di spiegartelo per bene...o comunque di trovare la soluzione

Sì abbiamo firmato con il vincolo del mutuo, quindi non dovremmo avere problemi a riguardo.
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
Non c'è di limpido che quando si mette un immobile in vendita, bisogna prima assicurarsi di poterlo fare correttamente e non sperando che l'acquirente pian piano che vanno avanti le pratiche e che si accorge dei problemi, li accetti come se nulla fosse. Se avete voglia di mettervi lì a discutere per qualche mese, fatelo ovviamente. Tutto si può risolvere in un modo o nell'altro. Però quando poi entrerete in casa, sarete "felici"? O talmente logorati da odiarla?
Allora, il venditore deve essere chiaro e trasparente e risolvere lui i problemi, invece di fare pasticci. La particella va accorpata, allora perché non l'ha fatto? E se non si può, perché allora vi fa firmare una proposta di acquisto? Come pensano di risolvere questo problema? Pensano di lasciare a voi acquirenti la patata bollente?
Non funziona così, il venditore ha delle responsabilità e se le deve assumere.
Se volete continuare, vi rivolgete ad un avvocato e aprite una trattativa.
 

Daniela933

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Privato Cittadino
Non c'è di limpido che quando si mette un immobile in vendita, bisogna prima assicurarsi di poterlo fare correttamente e non sperando che l'acquirente pian piano che vanno avanti le pratiche e che si accorge dei problemi, li accetti come se nulla fosse. Se avete voglia di mettervi lì a discutere per qualche mese, fatelo ovviamente. Tutto si può risolvere in un modo o nell'altro. Però quando poi entrerete in casa, sarete "felici"? O talmente logorati da odiarla?
Allora, il venditore deve essere chiaro e trasparente e risolvere lui i problemi, invece di fare pasticci. La particella va accorpata, allora perché non l'ha fatto? E se non si può, perché allora vi fa firmare una proposta di acquisto? Come pensano di risolvere questo problema? Pensano di lasciare a voi acquirenti la patata bollente?
Non funziona così, il venditore ha delle responsabilità e se le deve assumere.
Se volete continuare, vi rivolgete ad un avvocato e aprite una trattativa.
Sono completamente d’accordo con te su questo. La soluzione dell’agenzia è stata affidarci ad un loro consulente per mutui, risultato? Proposta di un mutuo per cui dovremmo pagare 50€ in più al mese rispetto alla proposta della nostra banca.

Quando abbiamo firmato la proposta di acquisto stavano ultimando le sanatorie e tutta la documentazione, e quindi le magagne sono uscite durante tutto il percorso.

Forse se avessimo saputo prima, nel momento della richiesta di mutuo alla banca, che la casa era disposta su due particelle diverse probabilmente la banca avrebbe fermato tutto molto prima.

L’agenzia però continua a dire che la colpa è del CONSAP e non della casa, ma a questo punto come dici tu la colpa è stata la fretta di voler vendere un immobile per la quale non si sapevano dall’inizio le condizioni.
 

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