La banca ci manda la delibera.
Mi sembra che sia meglio tirarsi indietro e farsi ridare i soldi il prima possibile.
Se il mutuo è stato deliberato e comunicata la delibera, ed il problema è solo relativo al CONSAP (che è una garanzia in più per il proponente) secondo me la proposta si è perfezionata in vincolo contrattuale quindi preliminare. A meno che la condizione relativa al mutuo fosse comprensiva di risposta positiva CONSAP.
È chiaro che l’acquirente è libero di scegliere il finanziamento più conveniente ma questo non da diritto di non procedere se non si trova un finanziamento a “certe” condizioni quindi confermo che se CONSAP non consente, è necessario procedere con la richiesta di mutuo presso un’altra ente finanziaria.
Magari è possibile procedere con il mutuo con una banca, poi fare la fusione delle due unità e poi rinegoziare o fare fare una surroga.
Sul fatto delle due unità immobiliari da fondere, a seguito preliminare di acquisto il promissario acquirente può presentare una pratica edilizia. Qualche alternativa c’è . Va valutata
anche la conformità urbanistica. Il Catasto non è probatorio.
Chiaro è che sì, è un “problema” della casa ma chi meglio della Banca conosce o può conoscere le particolarità CONSAP?