Oggi il liet motiv della qualità che fa campare nonostante la crisi imperversa, peccato che sia falso, che più falso non si può.
Accetto un "l'impegno fa atraversare bene anche la crisi" e per impegno intendo sia applicarsi nel lavoro che nell'adattare se stessi alla realtà che muta (e adattare non significa sempre "migliorare" nel senso che si intende quando si palra di qualità dle prodotto/servizio).
Non è la qualità, ma l'adattabilità, quindi un servizio mediocre ma con medesimo risultato apparente vince. vedi successo dei discount, o dei mobili ikea.
La qualità costa, tanto, produrla costa sempre molto di più di fare prodotti di massa... e in italia non puoi rivenderla (infatti la qualità è spesso dedicata all'export), perchè i ricchi sono pochi, quindi il emrcato di qualità è un mercato di nicchia, ergo, per pochi.
Nel nostro lavoro, ad esempio, qualità significa far pagare al cliente tutta una serie di servizi, senza averne ritorno in termini di immagine, in quanto alla fine al cliente interessa che tu gli trovi la casa e che non ci siano problemi, ERGO, se tu lavori di qualità e fati tutto secondo crisma, ma non gli trovi la casa o nasce un problema che NON dipende da te, non soddisfi il cliente, quindi...
Questa mancanza di ritorno rende anche pagarli infruttuoso per l'AI (io offro il libro della casa da anni
e vi assicuro che lo faccio per me, per avere meno problemi, perchè il ritorno di immagine NON c'è, data l'ignoranza su questi temi della gente.)
La qualità NON paga quanto il marketing, inteso come fumo/ciccia venduta meglio, sia esso "risparmi" o "hai il risultato pagando meno" o "semo i meglio".
Siamo nell'era dell'immagine, del precotto, del tutto gratis e del tutto di tutti, quando è prodotto da altri.
Non reggerà ancora per molto.