Se fosse come sostieni, non ci sarebbero tante case all'asta, crediti in sofferenza o deteriorati, saldi e stralcio, concordati preventivi.
Perizie sballate o artefatte, che hanno consentito ieri di finanziare
a 200k euro, un oggetto che oggi non ne vale nemmeno 90.
Circostanza, che ha generato l'ultima crisi appena passata e che certifica, di come semmai le banche subiscano e non controllano, l'andamento generale dei prezzi sulla "piazza".
Le banche e i sistemi del credito, sono solo strumenti, a disposizione della libera ed universale negoziazione tra le parti.
Da quando il mondo e' mondo e' la domanda che fa' crescere l'offerta.
Guarda le mascherine "antivirus".
Il mese scorso le reperivi ovunque a due euro in pacchi da dieci.
Oggi a Milano sul mercato nero costano trenta euro l'una.
Come per le case, prodotti come altri, le banche e tutti noi, subiamo l'andamento del prezzo, senza riuscire a controllarlo.
Forse mi sono espresso male. Io non sostengo che siano le banche a decidere il prezzo degli immobili. Presupporrebbe una strategia complessissima e di cui non si capirebbe l’utilità visto che, come sottolinei, anche loro hanno avuto danni rilevanti dal mercato immobiliare.
Io dico che lo strumento credito è il più importante per la maggior parte della popolazione e che quindi incide, parecchio, sulla determinazione dei prezzi.
Esempio: reddito medio 1000 euro/mese.
Costo medio di un immobile: 100.000 euro
LTV Massimo concedibile: 80%
Ne consegue che mediamente chi vuole acquistare casa deve avere almeno 20.000 euro oltre alle spese accessorie
Di conseguenza solo una parte dei percettori dello stipendio medio di 1000 euro possono interessarsi all’immobile medio, e cioè quelli che per svariate ragioni possono contare sull’anticipo e connessi, tagliando fuori dal mercato gli altri a partita di reddito.
Quindi c’è un numero X di case (offerta) e un numero Y (domanda) di potenziali acquirenti
Domani la banca decide che il LTV concedibile non è più dell’80%, ma del 100%
X rimane uguale, ma cambia Y che adesso si allarga a tutta la platea dei lavoratori a reddito medio (in teoria bisognerebbe escludere quelli che partono proprio da zero, cioè che non hanno neanche i soldi per le spese accessorie, ma semplifichiamo)
Di conseguenza a parità di offerta si amplia la domanda e quindi si alza il prezzo medio
È un esempio con numeri a caso ma serve per spiegare che le banche hanno sicuramente strumenti per influenzare le quotazioni immobiliari