L'esecuzione dei lavori a regola d'arte è un dovere di chi li fa, ed è un diitto di chi li commissiona. Se la norma non è obbligatoria, conta poco. Se lo stato dell'arte è quello, così va fatto il lavoro, anche se la norma non è ancora in vigore.Richiamare una norma che è ancora non obbligatoria credo che sia uno strumento inefficace per far valere le tue ragioni.
Però dalla tua c'è che il lavoro comunque non è stato eseguito ad opera d'arte
Finalmente uno che ha capito qualcosa. Fino a che il lavoro non è finito (carte incluse), i soldi, tutti o in parte, devono restare in mano al committente.difficilmente farò il versamento
Il rispetto della regola d'arte, o dello stato dell'arte, è il requisito fondamentale di ogni contratto di prestazione d'opera. Almeno da questo punto di vista, il committente è tutelato.Il problema, e dubbio, che mi affligge è dovuto al fatto che in Italia pare non sia obbligatoria la posa in opera a regola d'arte
Certo, se uno paga tutto e subito, quando saltano fuori i problemi l'unico modo per ottenere soddisfazione è andare in causa, il che rende spesso l'azione non conveniente dal punto di vista economico, e incerta nel risultato.
Se invece il committente si tiene in tasca un po' di soldi, è l'altro quello che deve fare un'azione legale. Se la fa, è probabile che la perda visti i lavori mal fatti. Quindi, o perde i soldi (che il committente userà per le riparazioni), o fa le riparazioni necessarie.