Narmor

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Chiaro.

Tuttavia basterebbe usare un pò di logica @Narmor

Se il problema è un mutuo e la relativa ipoteca da iscrivere two (alloggi) l'è mej che one.

Ovvio, che se vai in banca a chiedere come fare a quei raccomandatini che ci lavorano dentro, non vai a casa più.

Fai la proposta di acquisto subordinata al mutuo, come fosse un elemento solo, citando i due distinti subalterni e presentala in banca.

Nel frattempo, incarica un tecnico, che a cura del venditore e a spese tue, cominci ad avviare la pratica di fusione.

Quando e se, dopo che avviene la perizia per il tramite della banca, riscontrete l'esito positivo oppure la possibilità di concretizzarlo, perfezionerete la pratica di fusione.
Fatto questo stipulate il compromesso togliendo la sospensiva mutuo.

Al rogito l'immobile sarà fuso ed identificato.
Grazie! Il suo commento è stato davvero utile… Ma qui la logica c’entra 0.
Se non si è del settore o almeno non alla prima esperienza, penso sia complicato fare tutto quanto elencato da soli.
Saluti
 

francesca63

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Nel frattempo, incarica un tecnico, che a cura del venditore e a spese tue, cominci ad avviare la pratica di fusione.
E se il venditore non ci sente ?
È evidente che se si fa la fusione prima del rogito tutto diventa più semplice, come una normale pratica di mutuo; ma non si può fare i conti senza l’oste .
 

PyerSilvio

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E se il venditore non ci sente ?
È evidente che se si fa la fusione prima del rogito tutto diventa più semplice, come una normale pratica di mutuo; ma non si può fare i conti senza l’oste .

O Francesca Francesca..

La proposta è subordinata mutuo.

Fatta la perizia se incassa il nulla osta dalla banca procede col preliminare.

Il preliminare, scioglie la sospensiva diventando efficace, si versa/incassa la caparra e i contenuti del contratto, cominciano ad "avvicinarsi" a quelli stabiliti nel definitivo.
Proposta e preliminare a quello servono o no?

Compresi nei patti, la pratica di fusione e pure quella della più che sicura pratica di ristrutturazione, da presentare al comune concessionario, che il venditore firma, incaricando nella sede del preliminare, il tecnico di parte acquirente.

"A cura del venditore a spese dell'acquirente"

Formula, che nel quadro di una ristrutturazione, non arreca neppure particolari gravami di spesa, considerato che la pratica edilizia comunque occorreva farla.

Buona norma in questi casi, è quella di inserire pure la facoltà per il tecnico eo suoi incaricati, di recarsi e poter accedere ai locali, per effettuare rilievi di sorta e quant'altro occorre, per l'espletamento della pratica.

"Trucchetto", sovente usato dagli speculatori più spregiudicati, che invece di andare per rilievi, possono accedere ai locali si', ma per andare a rivenderli ad un prezzo maggiore.
Ma questa è un'altra storia.

Con il preliminare efficace e la caparra incassata, a quel punto non ha nessun senso per il venditore, di mettersi di traverso.
Atteso che con una mano sganci la caparra e con l'altra fai firmare il contratto.

Inutile venire a spiegare proprio a te, quali gli effetti obbligatori di un contratto preliminare, una storia quella conosciuta, che si impara sui libri di scuola.
 
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Narmor

Nuovo Iscritto
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O Francesca Francesca..

La proposta è subordinata mutuo.

Fatta la perizia se incassa il nulla osta dalla banca procede col preliminare.

Il preliminare, scioglie la sospensiva diventando efficace, si versa/incassa la caparra e i contenuti del contratto, cominciano ad "avvicinarsi" a quelli stabiliti nel definitivo.
Proposta e preliminare a quello servono o no?

Compresi nei patti, la pratica di fusione e pure quella della più che sicura pratica di ristrutturazione, da presentare al comune concessionario, che il venditore firma, incaricando nella sede del preliminare, il tecnico di parte acquirente.
Quindi di fatto il perito della banca visionerebbe i due immobili (alloggi) pre-fusione con in mano però i progetti del tecnico e la proposta d’acquisto ove menzionate le pratiche di fusione e ristrutturazione?
 

PyerSilvio

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Quindi di fatto il perito della banca visionerebbe i due immobili (alloggi) pre-fusione con in mano però i progetti del tecnico e la proposta d’acquisto ove menzionate le pratiche di fusione e ristrutturazione?

Il tecnico lo incarichi dopo la perizia.

Primo perché diversamente Se la perizia non passa pratica e tecnico ti tocca pagarli.

Secondo perché un venditore, non rischierebbe mai di fare una pratica, che potrebbe rivelarsi irreversibile, senza avere la certezza, determinata dalla caparra, di aver venduto.
 

francesca63

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Il tecnico lo incarichi dopo la perizia.

Primo perché diversamente Se la perizia non passa pratica e tecnico ti tocca pagarli.

Secondo perché un venditore, non rischierebbe mai di fare una pratica, che potrebbe rivelarsi irreversibile, senza avere la certezza, determinata dalla caparra, di aver venduto.
Quindi fai vedere al perito due immobili, la banca fa la delibera e pensa di iscrivere ipoteca su due immobili, il notaio fa la relazione su due immobili, e poi al rogito ne compri uno solo già fuso?
Mah…
 

PyerSilvio

Membro Storico
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Quindi fai vedere al perito due immobili, la banca fa la delibera e pensa di iscrivere ipoteca su due immobili, il notaio fa la relazione su due immobili, e poi al rogito ne compri uno solo già fuso?
Mah…

Il perito saprà dare e dettare le indicazioni giuste.
Prima di iscrivere, ipotecare e relazionare, occorre esprimere un valore.

Hai mai venduto una casa indipendente, tipo come quelle di Milano, con i ballatoi, composta da cinque locali distinti..?

Hai mai avuto notizia di cinque ipoteche diverse per un singolo acquisto?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Il perito saprà dare e dettare le indicazioni giuste.
Prima di iscrivere, ipotecare e relazionare, occorre esprimere un valore.

Hai mai venduto una casa indipendente, tipo come quelle di Milano, con i ballatoi, composta da cinque locali distinti..?

Hai mai avuto notizia di cinque ipoteche diverse per un singolo acquisto?
Il perito fa valutazioni, non da indicazioni sulle ipoteche, che competono al notaio.
Una casa composta da cinque locali è un’unica unità immobiliare: per forza che l’ipoteca è unica…
Qui invece si parla di due unità , che si vorrebbe fondere: cambierebbe l’oggetto dell’ipoteca.
A me continua a sembrare difficile, a meno di fondere prima della perizia: ma allora la sospensiva sarebbe un problema.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il perito fa valutazioni, non da indicazioni sulle ipoteche, che competono al notaio.
Una casa composta da cinque locali è un’unica unità immobiliare: per forza che l’ipoteca è unica…
Qui invece si parla di due unità , che si vorrebbe fondere: cambierebbe l’oggetto dell’ipoteca.
A me continua a sembrare difficile, a meno di fondere prima della perizia: ma allora la sospensiva sarebbe un problema.

se lo dici tu.
 

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