Gentilissimi frequentatori del forum, ( ed in special modo gli agenti immobiliari)
Poiché ho sempre pensato che non si finisce mai di imparare , pur avendo ormai i capelli bianchi sottopongo alla vs. attenzione un quesito che attiene all'argomento in titolo.
In breve , in precedenza ho acquistato diversi immobili sia per esigenze proprie che per i propri figli o anche per investimento e le trattative con l'agente immobiliare è sempre filato liscio nel senso che dopo qualche tira e molla si è raggiunto sempre un punto di equilibrio tra domanda e offerta con reciproci vantaggi per tutti ( compreso l'agente naturalmente!). Talvolta dopo aver visto l'immobile , tornavo dopo qualche giorno in agenzia per presentare proposta di acquisto e mi veniva detto che era stata già presentata da altro cliente ed egli non poteva accettare una altra proposta finché non fosse naufragata la trattativa in corso. A quel punto, recedevo dall'iniziativa in buon ordine. aspettando di essere eventualmente ricontattato per riprendere il discorso ( cosa che non mi ricordo che sia mai accaduta). Nel pomeriggio di Venerdì scorso ho visionato un appartamento che a mio parere incarna i requisiti richiesti e memore delle precedenti esperienze, senza lasciar passare molto tempo da quando l'annuncio era apparso sui siti di pubblicità e da quando è stato da me visto ( cioè 3 giorni di cui 2 : festivo e prefestivo) oggi ho telefonato all'agente per fissare appuntamento specificando il mio intendimento di voler presentare proposta di acquisto. L'agente mi ha accordato l'incontro per domani (mercoledi) pomeriggio ma essendo io intenzionato ad offrire una cifra leggermente inferiore (-8-10%) quando ho cercato di sapere quale margine di trattativa c'era , egli laconicamente mi ha detto di regolarmi come meglio credevo poiché la prassi da lui seguita consiste nel portare alla parte venditrice tutte le proposte ricevute dai clienti senza alcuna priorità di acquisizione. A questo punto temo che la strategia da me adottata in questo caso, mi si ritorcerà contro poiché le persone che si accoderanno in seguito potranno maggiorare la loro offerta sulla scorta del dato economico della mia offerta avvantaggiandosene. Secondo voi che fate questa professione è giusta e corretta questa prassi? Io, pur non riscontrando palesi profili di illegittimità penso , però, che questo comportamento è ben lontano dall'agire dei vecchi "mediatori" . Che ne pensate?
Poiché ho sempre pensato che non si finisce mai di imparare , pur avendo ormai i capelli bianchi sottopongo alla vs. attenzione un quesito che attiene all'argomento in titolo.
In breve , in precedenza ho acquistato diversi immobili sia per esigenze proprie che per i propri figli o anche per investimento e le trattative con l'agente immobiliare è sempre filato liscio nel senso che dopo qualche tira e molla si è raggiunto sempre un punto di equilibrio tra domanda e offerta con reciproci vantaggi per tutti ( compreso l'agente naturalmente!). Talvolta dopo aver visto l'immobile , tornavo dopo qualche giorno in agenzia per presentare proposta di acquisto e mi veniva detto che era stata già presentata da altro cliente ed egli non poteva accettare una altra proposta finché non fosse naufragata la trattativa in corso. A quel punto, recedevo dall'iniziativa in buon ordine. aspettando di essere eventualmente ricontattato per riprendere il discorso ( cosa che non mi ricordo che sia mai accaduta). Nel pomeriggio di Venerdì scorso ho visionato un appartamento che a mio parere incarna i requisiti richiesti e memore delle precedenti esperienze, senza lasciar passare molto tempo da quando l'annuncio era apparso sui siti di pubblicità e da quando è stato da me visto ( cioè 3 giorni di cui 2 : festivo e prefestivo) oggi ho telefonato all'agente per fissare appuntamento specificando il mio intendimento di voler presentare proposta di acquisto. L'agente mi ha accordato l'incontro per domani (mercoledi) pomeriggio ma essendo io intenzionato ad offrire una cifra leggermente inferiore (-8-10%) quando ho cercato di sapere quale margine di trattativa c'era , egli laconicamente mi ha detto di regolarmi come meglio credevo poiché la prassi da lui seguita consiste nel portare alla parte venditrice tutte le proposte ricevute dai clienti senza alcuna priorità di acquisizione. A questo punto temo che la strategia da me adottata in questo caso, mi si ritorcerà contro poiché le persone che si accoderanno in seguito potranno maggiorare la loro offerta sulla scorta del dato economico della mia offerta avvantaggiandosene. Secondo voi che fate questa professione è giusta e corretta questa prassi? Io, pur non riscontrando palesi profili di illegittimità penso , però, che questo comportamento è ben lontano dall'agire dei vecchi "mediatori" . Che ne pensate?