punto 3
mi scuso per la pedanteria, ma non conosco bene il tuo livello di conoscenza della materia
il testamento (con l'eventuale legato a tuo favore, o comunque come andrete meglio a definire la cosa) avrà effetto nel mondo fisico solo se e quando tuo padre lascerà questo mondo: quindi, forse, tra X anni, prima di voi figli ma forse anche dopo di qualcuno di voi figli (facciamo le corna)
fino al momento della morte di tuo padre, l'eventuale disposizione a tuo favore dell'immobile rimane solo un pezzo di carta, è come se non esistesse e non blocca/ vincola in alcun modo eventuali creditori di tuo papà dal procedere su quel bene per soddisfare eventuali pretese creditorie
quindi, per te, il testamento redatto in data odierna non serve a niente, non ti cautela in alcun modo finchè non succede l'altro evento della morte del testatore
senza contare che ,nel frattempo, le cose fra voi fratelli potrebbero cambiare: qualcuno (il cognato o le cognate) potrebbero dire ai loro consorti - domani - di impugnare il testamento perchè tu prendi di più, perchè il testamento è stato frutto di errore, violenza morale, perchè... loro meritano di più in quanto ne hanno più bisogno in quanto, ad es., sono rimasti vedovi/a, etc.
per questo motivo, ti suggerivo di trovare la maniera di chiudere il discorso dell'immobile quanto prima, senza aspettare il malaugurato evento - futuro ed incerto sul quando - della morte di tuo papà
sono d'accordo con te che è una duplicazione di tutela (testamento- acquisto nuda proprietà), ma.... secondo me prima chiudi la vicenda e meglio sarà per te
poi se tu convivessi con tuo papà oppure già lo assistessi ci sarebbe qualche altro strumento (più complicato) per gestire la tua vicenda (cd. vitalizi assistenziali)