Vorrei porre all'attenzione ciò che mi sta accadendo da due anni a questa parte. Impianto idrico da noi costruito ben 24 anni fa quando acquistammo l'abitazione. Due numeri civici affiancati con due proprietà distinte. Impianto che forniva servizio alle due abitazioni. Nel 2005 la parte appartenente il numero civico 70 veniva venduta con subentro di nuovi proprietari. Inizialmente tutto bene poi improvvisamente veniva da parte loro deciso di non pagare più i loro consumi. Subito la prima bolletta la pagammo noi, poi vedendo il netto rifiuto di pagare il dovuto, anche noi decidemmo di non più pagare. Al che informata di ciò che stava accadendo l'erede, dell'intestatario del contatore decideva d'interrompere il contratto che la legava alla società fornitrice. Dopo alcuni mesi per un accordo non trovato con i vicini veniva interrotta la fornitura d'acqua. Dopo 5 settimane di sofferenza ci siamo decisi di rivolgerci all'ASL ed immediatamente ci veniva ridata la fornitura. Ora una delle soluzioni che i legali ci hanno proposto è quella di rifare un nuovo impianto. Domando a chi compete tale onere? Il vecchio impianto da noi costruito a chi appartiene? Se l'unica soluzione fosse quella di rifare una nuova linea al comune, visto che la stessa passerebbe su una strada poderale in mezzo ad un bosco, quale documentazione può chiedere? Se nonostante tutto i vicini continuassero ad opporsi a qualsiasi soluzione cosa si potrebbe fare? Grazie della cortese opportunità che mi date.