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Il debito non dipende dal valore della casa.
Mi spiego: prestati 100 su un valore dell'immobile di 50, se tu non paghi, la banca
recupererà magari 40 dall'immobile ma tu, dopo la vendita forzata, resterai debitrice degli altri 60.
L'ipoteca é una garanzia reale al contratto di mutuo.
Ora come ora l'unica cosa da fare é scrivere al venditore intimandogli di pagare come giá previsto dal tuo atto.
Il notaio, dal canto suo, ha scritto nell'atto che pendeva la definizione di un condono rispetto al quale chi avrebbe dovuto effettuare le eventuali ulteriori verifiche del caso? Il notaio non è certo il professionista che si occupa di approfondire questioni urbanistiche che normalmente vengono affidate a tecnici di parte...
Per verificare la correttezza delle richieste del Comune. Bisogna verificare che non si sia perfezionato il silenzio assenso e che le somme richieste siano effettivamente dovuto.Pero' Luigi,
Una osservazione fa' a pugni con l'altra.
Se il notaio all'epoca rogante, e' esente da responsabilita', non si comprende per quale motivo per risolvere la faccenda, la soluzione sia quella di rivolgersi ad un notaio, oppure ad un avvocato che poi e' la stessa cosa.
No Raffaella, non puoi. Il mutuo è stato concesso. Se non paghi sei inadempiente e ti chiederanno la restituzione. Se non restituisci il bene va all'asta. Se il valore bel bene è considerevolmente inferiore a quello del finanziamento, la casa viene venduta e tu rimani debitrice per la differenza.Quello che chiedo e' posso chiamare la banca e dirgli che secondo me il perito ha sbagliato a dare ok su un immobile non idoneo e che non valeva quei soldi che mi hanno prestato per comprare la casa e che effettivamente non e una casa a tutti gli effetti e quindi io pago una casa che non vale il restante mutuo quindi loro non possono venirmi in contro ,cioe se io non pago loro si tengono una cantina invece di una casa
Silvio perdonami ma non è così.Pure qui Gianluca non si puo' non contestare quanto esponi.
Il notaio scelto da parte acquirente e' giuocoforza un professionista di parte.
Se vero e' che sull'atto, e' stata citata la pendenza di un condono, la rispettiva somma avrebbe dovuto essere trattenuta oppure defalcata, dal saldo prezzo.
Un non senso rimandare la questione post atto.
Evidentemente se cio' non e' stato fatto, e' perche' la situazione urbanistica, non era ancora stata riassettata.
Per questo effetto, non potevano essere quantificate, le sanzioni e gli oneri di urbanizzazione necessari.
Il rogito serve a trasferire diiritti reali non incerti.
Ricattare ? Cerco di capire
Silvio perdonami ma non è così.
Al momento della richiesta di condono si pagano alcune somme. La legge prevede che entro termini ben precisi il Comune possa chiedere un conguaglio.
Il notaio non ha il compito (e il più delle volte non ha la possibilità di verificare) se verrà richiesta una integrazione oppure no.
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