Depenna il contenuto di quell'articolo, Intrage ha sempre dato buoni contenuti user-frieandly, quello non è certamente aggiornato al 2014.Scusa Ludovica,
ma non avevano portato la deducibilità IRPEF prima al 27 e poi al 20% per i professionisti (e mi pare anche per i lavoratori autonomi)? mi sono perso qualcosa?
Parli della legge di stabilità del 2013... la quota di deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi relativi alle autovetture, agli autocaravan, ai ciclomotori ed ai motocicli, che non sono esclusivamente strumentali per l’esercizio dell’attività propria dell’impresa o che non sono adibiti ad uso pubblico. Nello specifico, all’interno dell’art. 164, comma 1, lettera b), del TUIR, come modificato dall'articolo 4, comma 72, della legge 28 giugno 2012, n. 92 (legge di riforma del mercato del lavoro) le parole “nella misura del 27,5 per cento” sono sostituite dalle seguenti “nella misura del 20 per cento”.
In buona sostanza, quindi, a decorrere dal 1 gennaio 2013 , per i veicoli delle imprese e per i professionisti si ridurrà la deduzione fiscale delle spese riconducibili ai veicoli aziendali (carburanti, bollo, assicurazione e spese di manutenzione): deduzione che passerà dall’attuale 40% (percentuale che troverà ancora applicazione per l’ultima volta alle spese sostenute nel 2012 e
quindi a valere su UNICO 2013) al 20% . Il restante 80% di spese indeducibili andrà, quindi, recuperato a tassazione e concorrerà nella determinazione del reddito imponibile. Nulla cambia, invece, per i veicoli assegnati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta. Infatti, per tale tipologia di veicoli, la legge di stabilità non prevede ulteriori restrizioni rispetto a quelle già operate dalla riforma Fornero: dal periodo d’imposta 2013, i datori di lavoro potranno dedurre il 70% delle spese e dei costi sostenuti, in luogo dell’attuale 90%.
fonte: http://www.fisco7.it/2014/03/costi-deducibili-le-auto/
(spero di riportare giuste le tabelle)
Analizziamo in forma schematica la deducibilità dei costi auto, i cui limiti sono stati modificati dalla Legge di Stabilità per il 2013, sia ai fini delle imposte dirette sia ai fini IVA.
Sono definiti “costi” gli importi che il contribuente (persona fisica o giuridica) sottrae dal proprio reddito per ridurre la base imponibile ai fini dell’imposizione diretta. Generalmente, ai fini della deducibilità dei costi di esercizio o dei componenti negativi di reddito, essi devono attenersi ai principi di competenza, di oggettiva certezza e determinabilità e di inerenza. Quest’ultimo principio, considerato requisito indispensabile ai fini della deducibilità, deve essere strettamente correlato tra costi e ricavi dell’esercizio: i componenti negativi di reddito, infatti, divengono deducibili solo se diretti al conseguimento di componenti positivi di reddito.
Ai fini delle imposte dirette, la normativa di riferimento per la deducibilità dei costi auto è contenuta nell’art.164 del TUIR che ne detta la classificazione e i limiti:
La deducibilitàcitata ha effetto sulle seguenti fattispecie di costi:
- ammortamento del costo d’acquisto
- canoni di leasing
- spese di locazione e di noleggio
- carburante e lubrificanti
- assicurazione
- spese di manutenzione e riparazione
- spese di custodia (parcheggio).
L’uso promiscuo del veicolo origina il cosiddetto fringe benefit, cioè una retribuzione in natura da valorizzare opportunamente e sottoporre a tassazione in capo al dipendente o amministratore che ne beneficia.
In base a quanto previsto dall’art. 51, c.4, lett. a) del TUIR, il valore imponibile è determinato assumendo una misura percentuale dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale annua di 15000 km, calcolato sulla base del costo km stabilito dalle tabelle ACI, al netto di quanto eventualmente trattenuto al dipendente.
Il fringe benefit imponibileè pertanto uguale al 30% [costo km tabella ACI x 15000 km] – importo trattenuto al dipendente.
Prassi
Circolare 12/E/2008 – i limiti di deducibilità non si applicano sul costo deducibile preso a base per determinare l’ammontare degli ammortamenti stanziabili per l’intera vita utile del bene, ma, al contrario, essi devono essere applicati esercizio per esercizio sulle singole quote di ammortamento dei beni.
Risoluzione 179/E/2001 – la deducibilità dell’ammortamento e delle spese di impiego per autovettura uso ufficio è integrale solo se il veicolo è effettivamente utilizzato come “ufficio mobile” nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa.
Circolare 47/E/2008 – gli interessi passivi sui finanziamenti per acquisti di automezzi sono assoggettati alle disposizioni dell’art.164 del TUIR.
Circolare 48/E1998 – i promotori finanziari e gli agenti di assicurazione sono equiparati agli agenti erappresentanti di commercio.
Risoluzione 59/E/2007 – i veicoli utilizzati esclusivamente dall’impresa per l’attività di vendita non possono essere considerati beni strumentali.
Risoluzione 190/E/2007 – i veicoli utilizzati nell’esercizio dell’attività di guardia medica non sono considerati beni strumentali.
Circolare 7/E/2008 – i contribuenti minimi, in virtù del regime di cassa, deducono il 50% dell’intero costo sostenuto nell’anno, indipendentemente dall’attività esercitata. La precisazione, seppur riferita al “vecchio” regime dei minimi, mantiene validità per il “nuovo” “regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità” previsto dal D.L. 98/2011.
Ai fini IVA, la detraibilità dell’imposta è dettata dall’art. 19-bis1 del DPR 633/72:
Vi posto anche questa guida per il leasing.
Per i calcoli e differenze
http://www.studioassociatovinciarelli.it/scarica.php?id=83
più o meno conosco come funziona. Chi è fuori invece no, crede che la libera professione o comunque partita IVA siano il bengodi. Che praticamente la macchina te la porti via gratis, come il telefono, il PC e tutto il resto. Non paghi praticamente tasse ed evade quelle poche che invece dovresti pagare. Non è a me che devi spiegare queste cose, ma a chi lavora da dipendente prendendo 40.000 euro all'anno lordi e ti guarda storto e con invidia perché tu ne fatturi 80.000. In realtà non guadagni molto più di lui, forse meno se hai molte spese, Ma gli sembri miliardario e pure sospetto
No infatti, non è il bengodi visto che ora chi sta a partita IVA non viene pagato + come prima ma.... le deduzioni sono anche diminuite forse perché:
a) schede carburanti... in media su 8 timbri 2 erano veri...
b) macchine intestate all'azienda... Ah si? Beh il titolare non ha macchina... e come si sposta sempre? Con la macchina dell'azienda e quando non può chi paga il taxi? L'azienda...
c) prima erano i portatili adesso sono ipad, iphone, comprati dall'azienda e regalati... e risultano sempre in azienda...
d) spese viaggi... contabilizzate come spese inerenti a lavori e progetti anche quando sono vacanze...
e) il magazzino (per chi ce l'ha)... quantitativi di merce che non ci sono... d'altronde è anche una voce utilizzata per contenere le perdite no?
Le voci di spesa CONTINUANO ad essere le voci di maggior controllo ancora prima della voce fatturato.
Il dipendente con un reddito lordo di 40.000€ se vuoi posto buste paghe/cud/730 dei vari livelli... il livello subito sotto il quadro (non gli operai)... il reddito Lordo dichiarato nei 730 è dai 20.000€ ai 25.000€... (con almeno 13 anni di esperienza...)
I bonus sono semmai 100€ di buoni pasto mese. E una tantum come premio produzione 500€ in buoni? ma non stanno riportati in busta paga... pertanto se non così erogato, non c'è alcun bonus.. Quando va bene aumentano il superminimo che PERO' viene poi assorbito nel caso di aumenti contrattuali.
Ma basta vedere le offerte di lavoro per dipendenti per capire...
Se conosci aziende che permettono di scrivere ai dipendenti nella casella del 730 reddito lordo dipendenti o assimilati... 40.000€... cioè come dire.... DA SOGNO... posta i riferimenti...
Ma anche a meno... qualsiasi sopra i 25.000€... ma c'è il pienone!
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Infine faccio una domanda per tutti... ma perché chi ha casa, non ha mutuo e redditi da lavoro non dipendente, si lamenta? Per gli 80€? E perché casualmente la casa ce l'ha nuovamente chi non ha redditi da dipendente?
Ma non è + povero del dipendente in quanto vessato da tutte le imposte?
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Perché nessuno si lamenta ad esempio del fatto che per tagliare l'Irap alle aziende c'è nuovamente un aumento sulle rendite finanziare? Dal 20% si passa a luglio al 26%? Pensate sia giusto?
http://www.ilgiornale.it/news/inter...tagli-spesa-e-80-euro-busta-paga-1008632.html