plmngr

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Buonasera a tutti,

Sto acquistando un immobile che i proprietari avevano acquistato 2 anni fa e che ora rivendono a un prezzo superiore rispetto a quello d'acquisto. La banca a cui ho chiesto il mutuo mi comunica che siamo in presenza di plusvalenza e che la pratica è ferma finché i proprietari non mi comunicano come intendono pagare questa plusvalenza. A riguardo ho dei dubbi, però: ho sempre sentito che la plusvalenza non si paga su una prima casa, ha preso un abbaglio la banca? Inoltre, è lecito bloccare l'istruttoria per questo motivo? In caso, devo chiedere una dichiarazione scritta ai proprietari? L'agente immobiliare mi sembra un po' confuso su questo punto e mi dà risposte vaghe. Grazie
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
La banca a cui ho chiesto il mutuo mi comunica che siamo in presenza di plusvalenza e che la pratica è ferma finché i proprietari non mi comunicano come intendono pagare questa plusvalenza.
Questa roba non l'ho mai sentita.
Probabilmente la banca teme che, se c'è una tassazione dovuta sulla plusvalenza e il proprietario non la paga, dopo vari anni di accertamenti da parte di ade si trasforma in priviliegio immobiliare dello stato.
E' una mia ipotesi. Però ripeto mai sentito banche fare le pulci su questo punto.

A riguardo ho dei dubbi, però: ho sempre sentito che la plusvalenza non si paga su una prima casa, ha preso un abbaglio la banca?
Non è così.
La plusvalenza non si paga se l'immobile è stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte del tempo di possesso.
Ininfluente che sia stato acquistato come prima casa o non come prima casa.


Inoltre, è lecito bloccare l'istruttoria per questo motivo?
La banca, sostanzialmente, dei suoi soldi fa ciò che vuole...
Però sarebbe interessante sapere che banca è.
 

plmngr

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Questa roba non l'ho mai sentita.
Probabilmente la banca teme che, se c'è una tassazione dovuta sulla plusvalenza e il proprietario non la paga, dopo vari anni di accertamenti da parte di ade si trasforma in priviliegio immobiliare dello stato.
E' una mia ipotesi. Però ripeto mai sentito banche fare le pulci su questo punto.
Sì la motivazione è che secondo loro se per tot motivi la tassa non viene pagata al rogito e nemmeno successivamente, poi lAdE potrebbe esigerla da me. Ma da profano pensavo che alla banca importasse poco soprattutto in fase di istruttoria
Non è così.
La plusvalenza non si paga se l'immobile è stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte del tempo di possesso.
Ininfluente che sia stato acquistato come prima casa o non come prima casa.
Sì errore mio, intendevo abitazione principale.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Sì la motivazione è che secondo loro se per tot motivi la tassa non viene pagata al rogito e nemmeno successivamente, poi lAdE potrebbe esigerla da me. Ma da profano pensavo che alla banca importasse poco soprattutto in fase di istruttoria
Alla banca interessa di se stessa ovviamente.

Se ti arriva da pagare una sanzione di migliaia di euro, ha paura che poi tu paghi la sanzione e non paghi il mutuo.

Se tu non paghi nè la sanzione nè il mutuo e la casa va all'asta lo stato ha un privilegio superiore allo loro ipoteca e prendono di meno dal ricavato.

Comunque chiedi a loro cosa gli serve come documento.
Una dichiarazione del venditore? La bozza del notaio dell'atto in cui si riporta se è dovuta plusvalenza e se sì se viene pagata in atto al notaio?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Comunque chiedi a loro cosa gli serve come documento.
Una dichiarazione del venditore? La bozza del notaio dell'atto in cui si riporta se è dovuta plusvalenza e se sì se viene pagata in atto al notaio?
Si potrebbe integrare il contratto preliminare, con una clausola che specifichi che, se dovuta, l’imposta sulla plusvalenza sarà liquidata al rogito, mediante assegno circolare dell’importo dovuto (da scalare dal saldo, ovviamente), che l’acquirente consegnerà direttamente al notaio, a suo nome.

Comunque mai sentita una simile richiesta della banca, anche se ha una sua logica.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Si potrebbe integrare il contratto preliminare, con una clausola che specifichi che, se dovuta, l’imposta sulla plusvalenza sarà liquidata al rogito, mediante assegno circolare dell’importo dovuto (da scalare dal saldo, ovviamente), che l’acquirente consegnerà direttamente al notaio, a suo nome.

Comunque mai sentita una simile richiesta della banca, anche se ha una sua logica.
Sì, però resterebbe comunque un dubbio, a mio avviso, perchè non è che il Notaio si mette a fare i conti, cioè, quando succede a me, generalmente il conteggio lo faccio io e glielo comunico io al Notaio, quanto ci sta da pagare, per cui in caso di accertamento potrebbe sempre essere contestara la "mia" cifra.
Non vorrei fosse la UniCredit, loro sono abbastanza/molto/troppo pignoli.

Per il resto concordo con quanto scritto da te, ovviamente.
Di sicuro non sarà Mediolanum 😅
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
non è che il Notaio si mette a fare i conti,
Anche si, se ha i documenti .
Comunque nel caso in discussione, mi pare di capire che fosse abitazione principale, quindi non ci sarà da pagare alcuna imposta.
La clausola serve solo per rassicurare la banca, ma il venditore e il notaio sanno che non c’è da pagare.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Anche si, se ha i documenti .
Eh dipende dal notaio. Un po' gli scoccia un po' non l'hanno mai fatto.
Poi ci sono quelli a cui devi tu spiegare e tirar fuori la norma del tuir.

Vero che non sarebbe strettamente una sua competenza e infatti anche altri amici mi dicono (e Brina conferma) che ultimamente rimbalzano sul tuo commercialista.

Per esempio, non parliamo di plusvalenza ma sempre su materia fiscale in ambito compravendita, l'ultima caso che mi hanno riferito "secondo me è così ma siccome non è il mio mestiere magari mi sfugge qualcosa, chiedi al commercialista".

Poi qui aveva ragione il notaio ma è per dire che alcuni tendono a sfilarsi dalla materia fiscale.
 
Ultima modifica:

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Sarebbe da capire di che cifre si parla, perché più la plusvalenza è alta, più facile che chi la dovrà pagare avrà bisogno di incassare prima. Non è poi obbligatorio pagarla nel giorno dell'atto, io potrei decidere che la pagherò dopo aver fatto la dichiarazione dei redditi... quindi che garanzia reale avrebbe la Banca? Nessuna, visto che dichiarazioni mendaci posso essere fatte e firmate
 

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