Miciogatto

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- che cosa pretendere allora dal compratore secondo parere se appunto in concreto la professione dell' Agente immobiliare che riceve compensi da entrambo le parti per la mediazione
Come già anticipato da Francesca, il diritto alla mediazione da ambo le parti è un diritto del mediatore e non un obbligo.

Che dirà poi il compratore chiamato a pagare dal madiatore quando realizzerà, magari errando come me, il medesimo pensiero?

Questo è vero, qualche mediatore trova la cosa imbarazzante e cerca di nascondere la verità in sede di rogito, quando le carte vengono inevitabilmente scoperte alla lettura dell'atto.

E non soltanto quando una delle parti non paga alcuna provvigione ma anche quando non vi è perfetta parità. Intanto la realtà mi dice che il mediatore imparziale è un'utopia: per essere veramente imparziale non dovrebbe ricevere alcun compenso oppure ricevere un compenso ma a prescindere che l'affare vada in porto o meno. Ovviamente è solo filosofia, teoria fine a sè stessa.

La mia filosofia pratica è invece sempre quella di guardare nelle proprie tasche e non in quelle degli altri, venditore/acquirente o mediatore che sia.

Hai fatto un buon affare, altrimenti non saresti qui al rogito, goditi la casa (o il ricavato della vendita) e non coltivare invidia per le sorti di altri.
 

Etica Nuovo Mondo

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Professionista
Fai troppa teoria sulle definizioni, senza conoscere la realtà operativa.
Il venditore avrà detto "ti permetto di trattare casa mia, ma non ti pago. Se trovi un acquirente, ti fai pagare da lui".
Capita; l'agente può accettare o meno questo accordo, se gli conviene.
Non è vietato

Ciao Francesca.
- Non so se il fatto sia vietato e francamente neppure mi interessa ma :"Fai troppa teoria sulle definizioni, senza conoscere la realtà operativa" secondo me può essere un pensiero un tantinello sbagliato.
Confermo: per me, meglio mediare l'affare o vendere un prodotto.
Forse due cose diverse.
A dare retta alle impressioni poi: c'è un poco di scontentezza sulle cose.
Vediamo quanto sembra comprendersi ma non è detto sia così:

-Un Venditore si accorda direttamente con il cliente.
- IL cliente fa altrettanto.
- Chi ha creato il rapporto sa più che fare.

Dunque un futuro guazzabuglio che renderà necessario dipanare il qualche sede conciliativa con relativi costi?
Forse un mandato alla mediazione perduto nel possibile portafoglio di qualche collega attento a non lasciare zone in ombra?

Poi, per quanto sembri dire - in senso stretto : senza conoscere la realtà operativa"... vero, verissimo e per fortuna, pure sembrae che anche tu sia capace di previsioni forse anche più ampie: "Il venditore avrà detto ..." :)

Concludendo, un pensiero a chi malgrado capiti: va assolutamente da un avvocato per vedere che fare ma pure, se il consulto con lui riveli che nel tuo caso non ci sia possibilità: conduci quanto rimane e puoi con diligenza e professionalità.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Poi, per quanto sembri dire - in senso stretto : senza conoscere la realtà operativa"... vero, verissimo e per fortuna, pure sembrae che anche tu sia capace di previsioni forse anche più ampie: "Il venditore avrà detto ..." :)
L'esperienza a qualcosa serve !
certe "previsioni" sono l'ABC del lavoro
un pensiero a chi malgrado capiti: va assolutamente da un avvocato per vedere che fare ma pure,
Nel caso in questione, l'avvocato è del tutto prematuro
 

Etica Nuovo Mondo

Membro Ordinario
Professionista
Come già anticipato da Francesca, il diritto alla mediazione da ambo le parti è un diritto del mediatore e non un obbligo.



Questo è vero, qualche mediatore trova la cosa imbarazzante e cerca di nascondere la verità in sede di rogito, quando le carte vengono inevitabilmente scoperte alla lettura dell'atto.

E non soltanto quando una delle parti non paga alcuna provvigione ma anche quando non vi è perfetta parità. Intanto la realtà mi dice che il mediatore imparziale è un'utopia: per essere veramente imparziale non dovrebbe ricevere alcun compenso oppure ricevere un compenso ma a prescindere che l'affare vada in porto o meno. Ovviamente è solo filosofia, teoria fine a sè stessa.

La mia filosofia pratica è invece sempre quella di guardare nelle proprie tasche e non in quelle degli altri, venditore/acquirente o mediatore che sia.

Hai fatto un buon affare, altrimenti non saresti qui al rogito, goditi la casa (o il ricavato della vendita) e non coltivare invidia per le sorti di altri.
Ciao Miciogatto.

Brevissima replica perché non sempre abbiamo ottimi scritti e per nulla desidero procurare malumori.
Motivi però non credo ce ne saranno.
Allora: mi piace il tuo ragionamento e il relativo post e così trovo giusto farlo sapere.

Solo un punto mi rimane difficile da apprezzare e risiede nel pensiero di guardare alle proprie tasche.

Fatto assolutamente condivisibile ma che indubbiamente potrebbe far pensare che negli acquisti si abbaia a fare con persone che badano al proprio e ricavarne di essere impreparati nel caso si capiti tra lupi.

Che ognuno pensi al suo e poco veda il bisogno nell’altro?

-Potrebbe essere il non bene di questi tempi.

Principi, usanze, sistemi che potremmo mettere in ogni questione e che dunque in grado di restituire uno spaccato dei rapporti - anche quelli sociali.

A noi l’agente disse: “ti faccio risparmiare sul prezzo, bene è pagarmi quanto domando” ma è quasi provato che fu a chiamarmi solo quando il venditore lo ribassò di suo e nb. il mutuo era già deliberato per una somma anche più ampia, dunque, rispetto ad altri possibili concorrenti, ergo, noi fossimo preferibili per la velocità e non a caso in un mese e mezzo abbiamo fatto il resto.

Ciao. Buona giornata.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Brevissima replica perché non sempre abbiamo ottimi scritti e per nulla desidero procurare malumori.

Ciao Etics, nessun malumore da parte mia, nè per il passato nè per il presente, mi dispiaccio tu abbia pensato diversamente. Semplicemente a volte proprio non intendo i tuoi scritti e lo esplicito. Mio limite senza dubbio.

Che ognuno pensi al suo e poco veda il bisogno nell’altro?

Vedila così se puoi: Cicero pro domo sua, soprattutto negli affari, è inevitabile.
Ma senza dimenticare che lo stesso Cicero, se non ci mette un po' di empatia non sarà mai un buon negoziatore e gli salteranno tutte le trattative.


A noi l’agente disse: “ti faccio risparmiare sul prezzo, bene è pagarmi quanto domando” ma è quasi provato che fu a chiamarmi solo quando il venditore lo ribassò di suo e nb. il mutuo era già deliberato per una somma anche più ampia, dunque, rispetto ad altri possibili concorrenti, ergo, noi fossimo preferibili per la velocità e non a caso in un mese e mezzo abbiamo fatto il resto.

Se bene intendo, il mediatore ha mantenuto la promessa, ricordandosi di te.
Non poteva certo costringere il venditore sul prezzo, ha aspettato che maturasse da sè e magari nel frattempo ha lavorato di convincimento.

Certamente, lo avrà fatto innanzitutto per i propri interessi, è il suo lavoro, ma ha ottenuto anche i tuoi.
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Buon pomeriggio, di solito vendo cantieri e non ho mai queste problematiche, ho avuto la brillante idea in questi giorni di provare a vendere un'immobile abbastanza importante non in esclusiva, sono stato un po' "leggero" nel senso che, confidando nella buona fede del proprietario e dei visitatori non ho adottato metodi tipo foglio visita o quant'altro, ieri viene una coppia molto interessata, oggi faccio il secondo appuntamento e noto che rimangono per un po' a discutere davanti al portone dell'immobile, insospettito parto con l'auto, faccio la pausa pranzo, torno dopo mezz'ora e la coppia è ancora lì, eravamo rimasti che li avrei chiamati nel pomeriggio, ora non mi stanno rispondendo al telefono, la domanda è, l'avere preso i contatti con nome e cognome di queste persone in questi giorni, può costituire prova in sede di tribunale in caso di scavalco? Gli posso rompere le scatole in qualche modo visto che comunque ho ragione da vendere e il gioco potrebbe valerne la candela?
A parte lo scavalco... come fai a non avere problematiche di scavalco trattando i cantieri? A me succede regolarmente che la gente vada diretta in cantiere. Spesso il costruttore li rimanda al mittente, a volte no...
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Se una delle 2 parti non paga in accordo con te, non vedo come possa non appoggiarti in caso di comportamento scorretto dell’altra
magari se l'acquirente dice cose tipo "mi piace e la voglio ma se c'è l'agenzia non mi interessa..."
Poi ovviamente aggiungeranno che il collega è stato sgarbato, ritardatario, non ha dato informazioni, li picchiava da piccoli, ...
 

Etica Nuovo Mondo

Membro Ordinario
Professionista
Ciao Etics, nessun malumore da parte mia, nè per il passato nè per il presente, mi dispiaccio tu abbia pensato diversamente. Semplicemente a volte proprio non intendo i tuoi scritti e lo esplicito. Mio limite senza dubbio.



Vedila così se puoi: Cicero pro domo sua, soprattutto negli affari, è inevitabile.
Ma senza dimenticare che lo stesso Cicero, se non ci mette un po' di empatia non sarà mai un buon negoziatore e gli salteranno tutte le trattative.




Se bene intendo, il mediatore ha mantenuto la promessa, ricordandosi di te.
Non poteva certo costringere il venditore sul prezzo, ha aspettato che maturasse da sè e magari nel frattempo ha lavorato di convincimento.

Certamente, lo avrà fatto innanzitutto per i propri interessi, è il suo lavoro, ma ha ottenuto anche i tuoi.
Sono contento che sia aperto un ponte mai chiuso.
Scusami e scusate se spesso scrivo male o non a sufficienza da farmi capire.

- Cicero: "pro domo sua" ... in caso di incendio della casa per tutti.

Ciao e a presto.
 

Alessandro Bica

Membro Attivo
Agente Immobiliare
A parte lo scavalco... come fai a non avere problematiche di scavalco trattando i cantieri? A me succede regolarmente che la gente vada diretta in cantiere. Spesso il costruttore li rimanda al mittente, a volte no...
Semplicemente il rapporto con il costruttore è molto solido e se qualcuno prova a scavalcare lo rimanda a me e per altro mi avvisa del suo comportamento in modo da mettermi in guardia, bisogna saper bilanciare, capita a volte che il costruttore vende ad un amico o in alcuni casi ad un operaio o ad un fornitore, in quel caso ovvio che non mi metto in mezzo come intermediario e se la trattativa richiede la mia consulenza per le varie rotture di scatole da sbrigare ecc. mi presto ben volentieri a cifre irrisorie, con i clienti più grandi è fondamentale essere disponibili e meno ingordi, il costruttore mio cliente costruisce e vende 50/60 appartamenti ogni 2 anni circa, se pure ne vende 10 lui e devo seguirgli quasi gratuitamente la trattativa mi va anche bene, ciò mi porta ad avere praticamente l'esclusiva sui restanti. In secondo luogo la questione è semplice, il costruttore ha già tante rogne, se faccio bene il mio lavoro a livello burocratico gliene levo un bel po', in fin dei conti, gli servo perché mi accollo tantissime cose che lui non ha voglia di accollarsi, e se gli continuerò a servire logicamente devo avere un mio tornaconto e nemmeno tanto magro. I costruttori sono squali specialmente a Roma, non guardano in faccia nessuno se non gli è strettamente necessario e di fiducia, bisogna esserlo altrimenti meglio trattare immobili singoli, vi assicuro che avere un cantiere a disposizione e non riuscire a venderlo nelle suddette condizioni procura non pochi mal di pancia.
 

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