Cari colleghi ... vi stupite di niente! Un aneddoto (che poi è un fatto realmente accaduto):
Un giorno entra nel mio ufficio un cliente, che conoscevo ma con il quale non avevamo molti rapporti: aveva una casa da vendere, ma per me fuori zona.
Si siede davanti a me e inizia a raccontarmi una storia la cui conclusione è:
<Mi dica come posso saltare un'agenzia che mi ha portato il cliente. Lo stesso è tornato e mi ha fatto questa proposta, ma io il mediatore lo conosco e non vorrei fare brutte figure (
)>
Le tentazioni sono state tante, ma ho un mutuo da pagare ed i figli che ancora hanno bisogno di me e la ragione ha prevalso sull'istinto.
Non so per quale curioso istinto, ma decido di approfondire l'argomento, spiegandogli che secondo me, parlare con il mediatore e chidergli un trattamento migliore, potrebbe essere una strada"decorosa".
L'uomo nicchia, ci pensa, scuote la testa, poi si sbilancia in altri particolari.
decido per l'ultima strada, gli chiedo chi è il mediatore e se lo conosco, magari gli posso parlare io! (MA sono matto?
In quel momento entra in ufficio uno dei miei collaboratori, saluta gentilmente il signore e va a sedersi nel suo ufficio!
L'uomo sbianca, lo fissa, poi fissa me!
<Ma lui lavora qua?>
<E' un nostro nuovo collaboratore, che segue i paesi vicini!>
Il collega si alza, viene da noi e saluta nuovamente il cliente, chiedendogli se si ricorda di lui.
L'uomo dice sì, si alza ed esce di corsa!
Avete capito chi voleva scavalcare?