PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Rifai la domanda .... So che non è facile scrivere senza unghie ma riscrivi il periodo in modo ... Più ... Più .... Chiaro il senso?

:shock:

Perche' dovrebbe essere interpretata diversamente la scadenza di un termine tra due contraenti..?

Celafai a rispondere o ti bruciano troppo le piante dei piedi?
 

Rosa1968

Membro Storico
Stiamo parlando di due cose diverse.
UNO É ROGITO E POSSESSO
DUE TERMINE ENTRO E NON OLTRE IL COME TERMINE ESSENZIALE
cosa vuoi dire? Va che se a me bruciano i piedi a te sta bruciando il cervello. Stai andando a massa dalla rabbia di Dover pagare ben tre pizze. Hi
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Stiamo parlando di due cose diverse.
UNO É ROGITO E POSSESSO
DUE TERMINE ENTRO E NON OLTRE IL COME TERMINE ESSENZIALE
cosa vuoi dire? Va che se a me bruciano i piedi a te sta bruciando il cervello. Stai andando a massa dalla rabbia di Dover pagare ben tre pizze. Hi

Ne pago anche quattro se solo tu rispondessi.

Mi sembri progettocasa che faceva un sacco di giro di parole senza rispondere.

La questione e' sempre quella.

Il preliminare obbliga il contraente, rimandando l'obbligo della prestazione promessa, all'atto definitivo.
Da stipularsi "entro e non oltre il"

Che si prometta il rogito, le chiavi, il possesso o le renne di babbo natale, e' la stessa cosa.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
Si mi pare sia questa.

L'espressione "entro e non oltre", spesso compresa nei preliminari di compravendita e che indica la scadenza per la stipula del contratto definitivo, non è un termine essenziale. Secondo una sentenza del Tribunale di Roma, infatti, il vincolo tra le parti


Per quale motivo sono cose diverse..?

Se il termine è tra le parti e si può definire un termine non essenziale perchè sono due cose diverse..?

La sentenza sancisce che se il venditore non ottempera, non consegnando, oppure come nel caso citato, adfirittura vendendo ad un terzo, rimane obbligato.

Per gli importi che ha incassato.

Come ho piu volte detto in quella discussione.

perchè, potrei sbagliare, "di là" si diceva che "entro e non oltre" non è termine tassativo (anche se ben ricordo non era comunque il principale oggetto del contendere)
"di qua" si dice che lo sforamento dei termini previsti non ha effetto sugli obblighi assunti dalle parti.

quanto sopra ribadendo per l'ennesima volta l'assoluta insipienza dello scrivente per quanto afferisce la sfera legale :)
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
perchè, potrei sbagliare, "di là" si diceva che "entro e non oltre" non è termine tassativo (anche se ben ricordo non era comunque il principale oggetto del contendere)
"di qua" si dice che lo sforamento dei termini previsti non ha effetto sugli obblighi assunti dalle parti.

quanto sopra ribadendo per l'ennesima volta l'assoluta insipienza dello scrivente per quanto afferisce la sfera legale :)

Ma no eldic.

Semmai e' il contrario.

Di qua si dice che lo sforamento non fa' mancare l'obbligo.
Tanto e' vero che il venditore viene condannato a risarcire l'acquirente.

-tra parentesi, e' pure cio' che accadrebbe nel caso in cui, un erede non voglia piu' rendere efficace una vendita, a seguito della morte di chi ha stipulato il compromesso
Qualora l'erede non voglia piu' vendere o addirittura, abbia venduto nel frattempo ad un altro soggetto.-

Di la' invece si diceva che il termine fosse essenziale.

Rifaccio mie quindi tutte le argomentazioni.
Ossia che il termine non e' essenziale e prima di convenire al rogito, in particolari situazioni, si puo' cambiare i termini e pure il saldo prezzo, a sua volta pattuito nel preliminare.

Ale'.
 

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