Ciao a tutti,
complimenti per questa comunità, la trovo molto interessante e ricca di contenuti preziosissimi.
Molto brevemente vi riporto la mia storia, dopo aver individuato l'immobile da acquistare abbiamo intrapreso la mediazione tra privati per arrivare alla stipula del compromesso.
Parliamo di una villetta su 3 livelli dove all'interno sono state fatte delle utili modifiche come ad esempio l'ampliamento della cucina andando a prendere la metratura del deposito/garage, l'aggiunta di un bagno nella mansarda(locale soffitta). Noi acquirenti eravamo a conoscenza del fatto che erano state fatte queste modifiche non presenti nelle planimetrie originali e ufficiali depositate al comune e catasto, il venditore ci ha sempre rassicurato che tali modifiche erano un qualcosa in più che non avrebbe influito su nessuna irregolarità e così in buona fede abbiamo preso il tutto per buono e firmato il compromesso, dove sullo stesso abbiamo firmato per un immobile allo stato di fatto delle planimetrie ufficiali.
Successivamente sono sorti i primi problemi perchè parlando con qualche notaio mi è stato fatto presente che l'immobile non può avere queste difformità in quanto potrei incontrare problemi per ottenere il mutuo a seguito di una perizia del geometra non positiva.
Così allarmato da quest'aspetto, che mi era stato tenuto semi-nascosto fino alla firma del compromesso, affronto il problema con il venditore il quale si rende disponibile o a ripristinare il tutto alle planimetrie originali o a fare una DIA per aggiornare i documenti dell'immobile.
Sulla prima ipotesi mi sono rifiutato in quanto sto pagando bei soldi anche in funzione di quello che mi era stato fatto vedere fisicamente dentro casa e non su carta, quindi privarmi di una cucina più grande e di un bagno mi darebbe alquanto fastidio.
Sulla seconda ipotesi il venditore si è reso disponibile a partecipare alle spese della dia, diciamo di un terzo delle spese totali mentre gli oneri saranno tutti a mio carico.. se non dovessi accettare queste condizioni lui preferisce ripristinare l'immobile andando a togliere un bagno e a fare un tramezzo nella cucina oltre a qualche altra piccolissima modifica.
La mia domanda è questa, le spese per effettuare dia e gli oneri sono a carico del venditore o dell'acquirente? La casa è intestata a lui e non a me pertanto credo che lui debba sostenere queste spese, lui gioca sul fatto di ripristinare il tutto e per tanto a impormi l'obbligo di acquisto per non perdere la caparra.. non voglio rinunciare a quelle modifiche ma non voglio sostenere io le spese per dia e oneri..
Cosa mi consigliate?
Grazie mille
Marco
complimenti per questa comunità, la trovo molto interessante e ricca di contenuti preziosissimi.
Molto brevemente vi riporto la mia storia, dopo aver individuato l'immobile da acquistare abbiamo intrapreso la mediazione tra privati per arrivare alla stipula del compromesso.
Parliamo di una villetta su 3 livelli dove all'interno sono state fatte delle utili modifiche come ad esempio l'ampliamento della cucina andando a prendere la metratura del deposito/garage, l'aggiunta di un bagno nella mansarda(locale soffitta). Noi acquirenti eravamo a conoscenza del fatto che erano state fatte queste modifiche non presenti nelle planimetrie originali e ufficiali depositate al comune e catasto, il venditore ci ha sempre rassicurato che tali modifiche erano un qualcosa in più che non avrebbe influito su nessuna irregolarità e così in buona fede abbiamo preso il tutto per buono e firmato il compromesso, dove sullo stesso abbiamo firmato per un immobile allo stato di fatto delle planimetrie ufficiali.
Successivamente sono sorti i primi problemi perchè parlando con qualche notaio mi è stato fatto presente che l'immobile non può avere queste difformità in quanto potrei incontrare problemi per ottenere il mutuo a seguito di una perizia del geometra non positiva.
Così allarmato da quest'aspetto, che mi era stato tenuto semi-nascosto fino alla firma del compromesso, affronto il problema con il venditore il quale si rende disponibile o a ripristinare il tutto alle planimetrie originali o a fare una DIA per aggiornare i documenti dell'immobile.
Sulla prima ipotesi mi sono rifiutato in quanto sto pagando bei soldi anche in funzione di quello che mi era stato fatto vedere fisicamente dentro casa e non su carta, quindi privarmi di una cucina più grande e di un bagno mi darebbe alquanto fastidio.
Sulla seconda ipotesi il venditore si è reso disponibile a partecipare alle spese della dia, diciamo di un terzo delle spese totali mentre gli oneri saranno tutti a mio carico.. se non dovessi accettare queste condizioni lui preferisce ripristinare l'immobile andando a togliere un bagno e a fare un tramezzo nella cucina oltre a qualche altra piccolissima modifica.
La mia domanda è questa, le spese per effettuare dia e gli oneri sono a carico del venditore o dell'acquirente? La casa è intestata a lui e non a me pertanto credo che lui debba sostenere queste spese, lui gioca sul fatto di ripristinare il tutto e per tanto a impormi l'obbligo di acquisto per non perdere la caparra.. non voglio rinunciare a quelle modifiche ma non voglio sostenere io le spese per dia e oneri..
Cosa mi consigliate?
Grazie mille
Marco