Forse devo arguire che chi tratta il mercato milanese ( dove la idomanda supera quasi l'offerta ) è ottimista ( come i possessori di beni immobili nelle isole turistiche della Grecia mentre chi agisce in un ambiente di provincia con media densità è più pessimista
Se si sparano i numeri a casaccio meglio andare a giocarseli al lotto.
I catastrofisti, sono talmente distratti nel sostenere le loro tesi, da non accorgersi nemmeno di quanto siano contraddittorie le loro congetture.
Formulate tra l'altro senza alcuna osservanza dei dati storici.
Se vero e', che in periodi di crisi, i prezzi e le quotazioni immobiliari vanno calando, giuocoforza aumentera' in misura esponenziale il numero delle transazioni.
Altro che 35% in meno.
Diversamente, dovremmo per forza ritenere, che gli investitori non esistono e o che gli speculatori, siano degli emeriti babbei.
Invece e' vero il contrario.
Esistono eccome, facendosi forti, dei dati storici rilevati da sempre, in ogni latitudine.
Che siano riferiti a realta' urbanistiche grandi, medie o microscopiche, non fa' alcuna differenza.
Non e' un caso, che in tutta la storia stra millenaria della compravendita fino ai giorni nostri, l'investimento immobiliare nel medio-lungo periodo, ha sempre avuto un trend positivo.
Dati rilevati Istat.
Che da un analisi rilevata, nell'ultimo secolo di storia immobiliare italiana, individuava perfino quattro importanti "picchi" di aumento verticale dei prezzi.
Identificando una "distanza media" intercorsa che va da otto ai dieci anni.
Performance straordinarie che si sono verificate a cavallo tra il 1973/74, tra il 1981/82, attorno al 1992 e attorno al 2007.
Ecco che il mercato immobiliare e il suo andamento non e' una entita' astratta.
Bensi' resta dettato dagli interventi posti in essere sul territorio.
Rotterdam.
Rasa al suolo dai Nazisti.
Oltre centomila persone rimaste senzatetto.
Due soli edifici rimasero in piedi La casa comunale ed una chiesetta.
Oggi, con i suoi grattacieli concepiti da un piano urbanistico "visionario" sviluppato negli anni ottanta, e' soprannominata la Manhattan di Europa.
L'Aquila.
Deturpata dal terremoto.
Prima del sisma, per comperare una buona casa in una buona zona, non si spendeva meno di 4500 €mq.
Per fabbricati realizzati in pietra, che potevano sbriciolarsi su se stesse, come e' accaduto.
Dopo il sisma le macerie di quelle case si vendevano a duemila euro mq.
Boom di acquisti.
Due anni dopo, le quotazioni si sono triplicate con case ora, realizzate e concepite con i piu' moderni criteri antisismici.
Rilevazioni Omi.
Amatrice.
Piccolo centro di provincia poco piu' di duemila anime.
Rasa al suolo dal terremoto.
Dall'ultimo osservatorio sempre a cura di Omi, i prezzi e le quotazioni rilevate nel 2020 sono schizzati in alto del quaranta per cento.
Con quotazioni al mq, mai state cosi' alte, in tutta la sua storia.
Questo e' cio' che realmente accaduto e accade tuttora, dopo le guerre, le pandemie e o le calamita' naturali.
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