Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
...che e' quanto gli ho risposto io...ma risponde con ..l'AdE non e' socia nell'affare e mi ha sconsigliato di credere il contrario ;)

Fai una bella cosa, stampa questa sentenza della suprema corte e fanne omaggio al direttore.

(art. 44 del TUR./Cassazione 15948/2014.)


Se poi delle volte non ha voglia di leggerla tutta non c'è problema, estraggo qui il succo citando la seguente frase:

"In tema di imposta di registro si
applica la previsione del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, art. 44, comma 1, secondo cui "per la vendita di beni mobili e immobili fatta all'incanto in sede di espropriazione forzata o comunque all'asta pubblica e per i
contratti stipulati o aggiudicati a seguito di pubblico incanto, la base imponibile è costituita dal prezzo di aggiudicazione".
 

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Nikida

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Salve, sono nuovo di questo forum, ma mi trovo in una situazione molto simile a quelle esposte.

Premetto che sono già proprietario di prima casa, mentre mia moglie no.
Abbiamo la comunione dei beni, ma l'acquisto della mia casa risale a molto tempo prima.

Sto valutando l'acquisto di un'altra casa in un Comune diverso da quello in cui possiedo la mia prima casa, direttamente da un costruttore, su carta, ad un prezzo molto più basso rispetto al prezzo con cui venderà le altre unità.
Premetto che sono il progettista di questo piccolo complesso e che il costruttore è un amico, perciò non ci sono fregature. Ovviamente emetterò anche regolare fattura per le mie prestazioni e che ciò che dovrò percepire sarà ovviamente reinvestito nell'acquisto della casa.
Sicuramente mi chiederete il motivo per cui il costruttore sarebbe disposto a vendere un'abitazione ad un prezzo molto più basso rispetto a quello con cui venderà le altre; diciamo che è il modo per ringraziarmi per averlo fatto conoscere al proprietario del terreno che gli ha quindi affidato l'incarico, oltre all'amicizia.

Ovviamente non ci sarà nemmeno un centesimo che verrà versato sottobanco, ci tengo a precisarlo.

Detto questo, rischio qualcosa? Come posso muovermi affinché l'operazione sia il più trasparente possibile nei confronti dell'Agenzia delle Entrate. Non ho interesse ad evadere tasse e quanto dovuto.

Ringrazio vivamente chi potrà chiarirmi il da farsi e darmi le giuste direttive per non sbagliare.
 

Flagello

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non credo sia un caso limite, da noi capita spesso che il prezzo reale di acquisto sia inferiore al valore catastale. In accordo con il notaio se l'acquirente compra "prima casa" opta per il meccanismo prezzo-valore, paga il 2% sul valore catastale e non sul prezzo; mai avuto contestazioni da nessuno. Diverso se l'acquirente acquista come "seconda casa"; se la differenza tra le imposte (9% di registro) calcolate sul prezzo di acquisto e sul valore catastale è di qualche migliaia di euro alleghiamo perizia asseverata di un tecnico a giustificazione del prezzo realmente pagato e su cui si sono pagate le imposte. La perizia non garantisce al 100% che non vi possano essere accertamenti, ma in caso di contenzioso, è fondamentale averla fatta prima dell'atto; la tracciabilità dei pagamenti inoltre certifica quanto pagato, al netto del retropensiero di chi prenderà in mano il rogito.
 

Flagello

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non credo sia un caso limite, da noi capita spesso che il prezzo reale di acquisto sia inferiore al valore catastale. In accordo con il notaio se l'acquirente compra "prima casa" opta per il meccanismo prezzo-valore, paga il 2% sul valore catastale e non sul prezzo; mai avuto contestazioni da nessuno. Diverso se l'acquirente acquista come "seconda casa"; se la differenza tra le imposte (9% di registro) calcolate sul prezzo di acquisto e sul valore catastale è di qualche migliaia di euro alleghiamo perizia asseverata di un tecnico a giustificazione del prezzo realmente pagato e su cui si sono pagate le imposte. La perizia non garantisce al 100% che non vi possano essere accertamenti, ma in caso di contenzioso, è fondamentale averla fatta prima dell'atto; la tracciabilità dei pagamenti inoltre certifica quanto pagato, al netto del retropensiero di chi prenderà in mano il rogito.

Non credo sia un caso limite, da noi capita spesso che il prezzo reale di acquisto sia inferiore al valore catastale. In accordo con il notaio se l'acquirente compra "prima casa" opta per il meccanismo prezzo-valore, paga il 2% sul valore catastale e non sul prezzo; mai avuto contestazioni da nessuno. Diverso se l'acquirente acquista come "seconda casa"; se la differenza tra le imposte (9% di registro) calcolate sul prezzo di acquisto e sul valore catastale è di qualche migliaia di euro alleghiamo perizia asseverata di un tecnico a giustificazione del prezzo realmente pagato e su cui si sono pagate le imposte. La perizia non garantisce al 100% che non vi possano essere accertamenti, ma in caso di contenzioso, è fondamentale averla fatta prima dell'atto; la tracciabilità dei pagamenti inoltre certifica quanto pagato, al netto del retropensiero di chi prenderà in mano il rogito.
Buongiorno sono nuovo del gruppo volevo fare una domanda. praticamente mia nonna ha messo in vendita la casa in nuda proprietà al valore di €280000 con nessuna offerta, siamo arrivati dopo un anno e mezzo a €200000 ma ancora nessuna offerta ,la mia domanda è ...posso comprarla io ad una cifra intorno agli €80.000_ €100.000 sobarcandomi un mutuo come seconda casa e non avere problemi con stato erario ecc ecc,grazie a tutti , scusate il disturbo
 

Morganfree

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buonasera a tutti riprendo questo post perché ho un quesito da porre agli esperti di questo forum. Ho ereditato du case al mare e me ne vorrei disfare vendendole, la questione è questa in successione il valore catastale determinato dalle rendita è di € 28.000 e rotti per uno e € 31.000 circa per un'altro, ora considerato lo stato d'uso e l'andamento al ribasso del mercato immobiliare li venderei anche al valore catastale pur di realizzare e togliermi un problema riguardo i costi di gestione, ma per non incorrere in accertamenti fiscali prima di metterle sul mercato ho fatto delle simulazioni sul sito borsinoimmobiliare.it ma la sorpresa è stata che sia le rendite che il valore catastale non sono gli stessi della successione, ovvero uno mi risulta essere di € 42.900 e l'altro di € 46.800 circa, non volendo creare problemi futuri all'acquirente ma anche a me, volevo sapere quali sono i valori di riferimento a cui devo fare affidamento? ovvero quelli della successione o quelli delle varie applicazioni che si trovano in rete. Ringrazio in anticipo chi mi darà una risposta certa.
 

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