sgaravagli

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Agente Immobiliare
Si può dire di si, nel senso che il contratto è concluso solo se firma per accettazione il destinatario indicato nella proposta.

Egli può obbligare se stesso a procurare al promissario acquirente la proprietà dell'intero immobile; ma se non riesce, perché uno (o più) dei comproprietari per qualsiasi motivo non volesse vendere, ne risponde solo lui.
Naturalmente deve risultare che la proprietà non è solo sua; cioè il proponente deve sapere che si sta addentrando in una situazione perlomeno incerta, seppur perfettamente lecita (cioè la vendita di cosa altrui, o di cosa anche parzialmente altrui).

Quando sei certo che il promittente venditore di cosa altrui sia davvero in grado di procurare al promissario acquirente la proprietà del bene promesso.
Va tenuto presente che il contratto preliminare di vendita di cosa altrui non è suscettibile di esecuzione in forma specifica per via giudiziale ai sensi dell'art. 2932 c.c., quindi , se il contratto non viene rispettato, resta la risoluzione per inadempimento, con obbligo restituzione del doppio della caparra ricevuta, o la richiesta di risarcimento danni.
Ovvero, rispetto ad un preliminare "normale" è sicuramente un contratto più...aleatorio.


Se sai che non può sottoscrivere il contratto per impedimenti fisici, non potrà nemmeno trasferire la proprietà senza un tutore o amministratore di sostegno...
Se invece è per lontananza, meglio una procura speciale fin dall'inizio.
Secondo me è un contratto da maneggiare con cura.
grazie
 
U

Utente Cancellato 80257

Ospite
Ma solo io vedo 3 firme con calligrafia diversa? Secondo me, per come vedo io la proposta, sembra che anche la persona per la quale c’è scritto “in nome e per conto di…” abbia alla fine, (o comunque in un secondo momento), firmato, sotto la suddetta frase. Ma sarà che sono stanca , o non sono stata abbassata attente…
 

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francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Secondo me, per come vedo io la proposta, sembra che anche la persona per la quale c’è scritto “in nome e per conto di…” abbia alla fine, (o comunque in un secondo momento), firmato
Hai ragione.
Oppure che , oltre a scrivere "in nome e per conto di", abbiano scarabocchiato anche la sua firma.

Certo l'agente sarebbe un bel pir.a, se anche la terza avesse firmato, e non lo avesse detto chiaramente.

Prego, spero di essere stata sufficientemente chiara.:)
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Intendo dire che se il rappresentato non sottoscrive in presenza di un notaio o di fronte a testimoni in comune, chiunque interessato potrebbe mettere una firma falsa sulla procura.
Si, avevo capito il contesto.
Chiunque faccia una cosa del genere, ne risponderebbe penalmente (reato depenalizzato, sanzione fino a 16.000 euro), e civilmente, dovendo risarcire i danni causati .
Non mi pare una gran furbata, visto che non porterebbe gran vantaggi ( e di solito l'agente per avere un incarico comunica con chi vende, quindi conosce la situazione e dovrebbe saperla gestire ).
 
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