Bastimento

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Privato Cittadino
..é l'unica....
Se uno non vende e non compra c'è poco da fare..
Se mi permetti ... non è l'unica..... : è solo , forse, la più sbrigativa ma nemmeno la più conveniente.

Esaminiamo i vari aspetti, correggimi se sbaglio:
1) Scarichi sul condominio l'onere di anticipare le spese condominiali
2) Scarichi sul condominio l'onere di anticipare le spese legali per il decreto ingiuntivo e la eventuale successiva messa all'asta dell'immobile
3) Alla eventuale perdita conseguente alla vendita all'asta, si aggiungeranno anche le spese legali detratte dal ricavato della vendita, a copertura degli oneri che il condominio ha dovuto sostenere.
4) Se il 4° fratello aspettasse a pagare le spese condominiali a seguito della ingiunzione, pretenderebbe la quota parte anche dagli altri 3 fratelli: del resto le spese le sta antcipando lui. Significa scuramente che ha più disponibilità degli altri tre: e forse.... dei 4 è anche più formica , tra 3 cicale.

La strada alternativa è quella della vendita giudiziale, dove almeno non subiscono conseguenze ... i condòmini innocenti.
 

joshsz

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Privato Cittadino
Se mi permetti ... non è l'unica..... : è solo , forse, la più sbrigativa ma nemmeno la più conveniente.

Esaminiamo i vari aspetti, correggimi se sbaglio:

4) Se il 4° fratello aspettasse a pagare le spese condominiali a seguito della ingiunzione, pretenderebbe la quota parte anche dagli altri 3 fratelli: del resto le spese le sta antcipando lui. Significa scuramente che ha più disponibilità degli altri tre: e forse.... dei 4 è anche più formica , tra 3 cicale.

La strada alternativa è quella della vendita giudiziale, dove almeno non subiscono conseguenze ... i condòmini innocenti.

No, non ha più disponibilità, gli altri 3 non vedo perché definirli cicale, in quanto le spese vengono solo anticipate, ma riceve i soldi, (come ho detto più o meno puntualmente).
Il discorso non è partito dalle spese. Il discorso è se uno che ha 1/4 può costringere gli altri a sobbarcarsi le spese a tempo indeterminato, senza pronunciarsi sulle intenzioni di comprare(tempo), senza comunicare quanti soldi ha a disposizione per l'acquisto. Nulla.
A parte le spese che ci dividiamo non sappiamo nulla.
Quando ha chiesto i prezzi delle quote rivolgendosi ai singoli, uno per volta, si è ritirato senza neanche rispondere. Non mi sembra questo tipico comportamento da formica.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se mi permetti ... non è l'unica..... : è solo , forse, la più sbrigativa ma nemmeno la più conveniente.

Esaminiamo i vari aspetti, correggimi se sbaglio:
1) Scarichi sul condominio l'onere di anticipare le spese condominiali
2) Scarichi sul condominio l'onere di anticipare le spese legali per il decreto ingiuntivo e la eventuale successiva messa all'asta dell'immobile
3) Alla eventuale perdita conseguente alla vendita all'asta, si aggiungeranno anche le spese legali detratte dal ricavato della vendita, a copertura degli oneri che il condominio ha dovuto sostenere.
4) Se il 4° fratello aspettasse a pagare le spese condominiali a seguito della ingiunzione, pretenderebbe la quota parte anche dagli altri 3 fratelli: del resto le spese le sta antcipando lui. Significa scuramente che ha più disponibilità degli altri tre: e forse.... dei 4 è anche più formica , tra 3 cicale.

La strada alternativa è quella della vendita giudiziale, dove almeno non subiscono conseguenze ... i condòmini innocenti.

Esattamente.
Tuttavia non necessariamente si deve per forza "subire" tutti i passaggi.
Potrebbe essere ragionevole pensare che il fratello cammin facendo si ravveda e acconsenta a vendere l'immobile per poi andarsi a comprare quello che vuole.
 

joshsz

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Privato Cittadino
Esattamente.
Tuttavia non necessariamente si deve per forza "subire" tutti i passaggi.
Potrebbe essere ragionevole pensare che il fratello cammin facendo si ravveda e acconsenta a vendere l'immobile per poi andarsi a comprare quello che vuole.

Quella che hai dato era solo una idea (intendo di non pagare il condominio), come tante, evitabile o che di sicuro non percorreremo.
Invece quello che speriamo è che si ravveda acconsentendo a vendere la casa, o che comunichi chiaramente quanto ha o vuole o può pagare per potergli andare incontro. Cosa che non ha fatto fin ora.

Tutte le idee che possono aiutare a persuadere nella vendita (perché ovvio che a comprare se uno non ha soldi sufficienti c'è poco da persuadere) sono gradite.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Potrebbe essere una questione di tempo? Potrebbe avere in futuro adeguate risorse?

Se si, ed aveste buoni rapporti, potreste immaginare una sorta di affitto a riscatto, con tempi magari di favore.. Se no, forse un estraneo potrebbe persuaderlo a valutare la vendita o individuare quali siano le motivazioni per cui si oppone.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
Ricordo che al di là delle semplici opinioni dei non addetti ai lavori... giudiziali su come muoversi che di conseguenza vanno considerate per quello che sono, mancando l'accordo la via della mediazione obbligatoria e poi della divisione giudiziale è l'unica percorribile nel suo caso a costi, spese del procedimento e onorari del legale che assiste tutti le parti ovvero i comunisti, da suddividere tra gli eredi interessati che pertanto finiscono per essere non proibitivi.
Poi per quanto riguarda il tribunale competente, a Roma le procedure si risolvono salvo rare eccezioni in tempi non superiori al biennio.
.... peraltro nessuno obbliga i coeredi a sciogliere la comunione risparmiando i costi citati.:)
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Non ha nessun senso questa idea. Purtroppo l'unica strada é quella giudiziale se non ci si mette d'accordo. Che ve ne fate di un immobile diviso anziché in comunione? Tu prendi una stanza tuo fratello il bagno e l'altro la cucina?
chissà la mia risposta in cosa differiva dalla sua... Inoltre, come fa a procedere allo scioglimento della comunione di bene indivisibile? In coerede potrebbe acquistare le restanti quote e vendere ma non mi sembra ci sia l'intenzione.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
a Roma le procedure si risolvono salvo rare eccezioni in tempi non superiori al biennio.

...concordo sul fatto di non essere addetto ai lavori "giuduziali"...
Tuttavia leggere che in un biennio si risolve la questione fà un pò sorridere...

Oggi ancora di più, dopo il caso Solleccito/Knox, che tutto il mondo vede e giudica il ns. ordinamento e la durata delle procedure in Italia, assai diverse da quelle largamente diffuse nelle altre democrazie.
 

joshsz

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ricordo che al di là delle semplici opinioni dei non addetti ai lavori... giudiziali su come muoversi che di conseguenza vanno considerate per quello che sono, mancando l'accordo la via della mediazione obbligatoria e poi della divisione giudiziale è l'unica percorribile nel suo caso a costi, spese del procedimento e onorari del legale che assiste tutti le parti ovvero i comunisti, da suddividere tra gli eredi interessati che pertanto finiscono per essere non proibitivi.
Poi per quanto riguarda il tribunale competente, a Roma le procedure si risolvono salvo rare eccezioni in tempi non superiori al biennio.
.... peraltro nessuno obbliga i coeredi a sciogliere la comunione risparmiando i costi citati.:)

Può spiegarmi più dettagliatamente come si procede ?
Come si avvia la divisione giudiziale ? c'è un unico legale che assiste tutte le parti oppure ogni co-erede ha il suo legale ? quali spese si dividono ? in genere a quanto ammontano le spese per una divisione giudiziale ? l'immobile verrà poi venduto all'asta ?
grazie
 

Patatina

Membro Attivo
Privato Cittadino
Voi tre fratelli che siete sulla stessa linea di pensiero, vi prendete un avvocato e fate chiamare al fratello ricattatore(scusami ma anche io ne ho uno uguale al tuo, tutto fa per bloccare la situazione) a presentarsi in sede di mediazione, o compra lui le vostre quote o vende lui a voi tre la sua quota, si è vero, scioglimento comunione ereditaria, può diventare un bagno di sangue, ma, ma, se si tratta di un solo immobile, uno solo, forse non durerà così tanto tempo, i tempi sono lunghi quando il asse ereditario è composto da tanti lotti,certo se arrivate al punto che il giudice decide per la vendita all asta, rischiate tutti e 4 che con il ricavato pagate i costi della divisione giudiziale, e ben poco rimane in tasca di ricavato, se invece, di comune accordo potreste affidare la vendita in mano ad una AI potreste forse ricavare un prezzo migliore, certo attaualmente, vendere non è così facile come lo era una volta, i tribunali so pieni de vendite all asta, e ce ne sono di vendite all asta che vanno deserte............. Comq. Quando si ha a che fare con persone, ricattatrici, non state troppo tempo a riflettere, agite tramite avvocato, se no chissà quanto tempo ancora vi lascia in stallo, i costi che l immobile produce continuate a pagarli, così , vi state muovendo in modo corretto, non pagare vi mette in brutta luce e alla fine dovrete pagare lo stesso, in più gli interessi......... Il andare a mediazione obbligatoria, provocherà un po' di paura al fratello ricattatore,forse inizierà a prendere il considerazione il diritto che ogni erede ha!! Godere dei propri diritti ereditari e no doverci rinunciare per colpa di una persona che gli piace solo aggravare il problema.
 

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