Figurati arpa aveva bisogno di una piattaforma elevatrice per valutare il degrado tetti palazzi alti 5 piani.
Sono stata dal sindaco tre volte per sentirmi dire che i pericoli sono molti da quello che mangiamo alle antenne telef per cui amianto non era cosi importante.
Alla fine mi dicono che la piattaforma e' stata fornita.
Le analisi stanno procedendo ma asl dice che non succede niente comunque soldi atc non ne ha.
Non so proprio cosa potrebbero fare i vigili più di dare multe.
Sul fatto che non siano deteriorate mi permetto di contraddire.
E' provato scientificamente che a 15 20 anni dalla posa il cemento inizia a deteriorarsi e le fibre escono certo non in quantità massiva ma un'esposizione cronica..
Nei palazzi popolari hanno sostituito delle lastre e rotture non sono visibili a occhio ma si tratta di eternit grigio e il colore non e' più uniforme.
Certo la legge impone bonifica solo su degrado avanzato ma ripeto alla luce di quello che so oggi affermare che esistano tetti non pericolosi e' falso.
Chiaro che il tetto rotto lo sarà molto di più.
Ma ribadisco vige il menefreghismo più totale anche perché non e' dimostrabile il il nesso causale malattia tetto .
Infatti ti dicono la storiella delle fibre ubiquitarie.
Non essendo in ambiente chiuso non si possono o non si vogliono contare fibre aereodisperse.
La problematica ignorata dai più (me compresa fino poco tempo fa) viene saggiamente sottaciuta.
La legge poi sancisce il non obbligo rimozione quindi non c'è via di scampo
O scappare o respirare amianto.
Non è giusto nei confronti delle generazioni future.
Anche perché sti tetti saranno sempre più pericolosi.
Ma si sa in Italia si chiudono le stalle quando i buoi son scappati il concetto di prevenzione ignoto e di giustizia,in generale, aleatorio.
Per quanto riguarda la riconoscibilità eternit non raccontiamo favole riconoscibilissimo.
Potrei stilare io stessa il censimento nella mia cittadina.
Ho interpellato mille organizzazioni autorità e istituzioni.
Inutile.
Sono stata dal sindaco tre volte per sentirmi dire che i pericoli sono molti da quello che mangiamo alle antenne telef per cui amianto non era cosi importante.
Alla fine mi dicono che la piattaforma e' stata fornita.
Le analisi stanno procedendo ma asl dice che non succede niente comunque soldi atc non ne ha.
Non so proprio cosa potrebbero fare i vigili più di dare multe.
Sul fatto che non siano deteriorate mi permetto di contraddire.
E' provato scientificamente che a 15 20 anni dalla posa il cemento inizia a deteriorarsi e le fibre escono certo non in quantità massiva ma un'esposizione cronica..
Nei palazzi popolari hanno sostituito delle lastre e rotture non sono visibili a occhio ma si tratta di eternit grigio e il colore non e' più uniforme.
Certo la legge impone bonifica solo su degrado avanzato ma ripeto alla luce di quello che so oggi affermare che esistano tetti non pericolosi e' falso.
Chiaro che il tetto rotto lo sarà molto di più.
Ma ribadisco vige il menefreghismo più totale anche perché non e' dimostrabile il il nesso causale malattia tetto .
Infatti ti dicono la storiella delle fibre ubiquitarie.
Non essendo in ambiente chiuso non si possono o non si vogliono contare fibre aereodisperse.
La problematica ignorata dai più (me compresa fino poco tempo fa) viene saggiamente sottaciuta.
La legge poi sancisce il non obbligo rimozione quindi non c'è via di scampo
O scappare o respirare amianto.
Non è giusto nei confronti delle generazioni future.
Anche perché sti tetti saranno sempre più pericolosi.
Ma si sa in Italia si chiudono le stalle quando i buoi son scappati il concetto di prevenzione ignoto e di giustizia,in generale, aleatorio.
Per quanto riguarda la riconoscibilità eternit non raccontiamo favole riconoscibilissimo.
Potrei stilare io stessa il censimento nella mia cittadina.
Ho interpellato mille organizzazioni autorità e istituzioni.
Inutile.