Ho letto questa discussione e vorrei sottolineare che quando si riportano dei macro-dati andrebbero anche fornite le fonti.
Sono stanco di sentire che il disintermediato cresce e poi cala e poi ricresce quando NON esiste alcun dato statistico degno di valore scientifico pre-internet o pre-crisi che ci permetta di condurre su questo piano la discussione.
Se parliamo di una "sensazione" dovremmo utilizzare le locuzioni "secondo me... " o "a parer mio... " e non far passare un dato per certo solo per il fatto che faccia comodo alla nostra tesi.
Sinceramente credo che molti agenti immobiliari debbano migliorare sotto molteplici aspetti il proprio lavoro - me compreso. Ma temo che prima di inventarsi qualcosa di nuovo sarebbe meglio soffermarsi sui fondamentali.
Inutile pensare a soluzioni stravaganti quando non si sia in grado di gestire correttamente un'acquisizione, o un incarico, una relazione sull'andamento della vendita, una proposta d'acquisto.
Troppi guru dell'immobiliare cavalcano i malumori sorti all'interno della categoria non per il disintermediato o per il mercato che cambia ma per mera matematica: se si vendono 800.000 immobili con 20.000 agenzie o 450.000 immobili con 40.000 agenzie... è normale che una parte degli operatori subisca un calo di fatturato.
Sono pure stanco di sentir dire che il sistema all'italiana non funzioni, che andrebbe meglio quello all'americana, o alla francese, o alla guatemalteca (tanto tutto è meglio del made in Italy...no?).
Se fosse vero che prendendo il doppio delle provvigioni (2%+2%) gli agenti immobiliari italiani medino "solo" il 50% delle transazioni... a cosa servirebbe prendere il 2% dal venditore per mediare anche il 100% delle transazioni?
Siete proprio sicuri che tutti gli agenti immobiliari americani siano pienamente soddisfatti della propria professione? Che abbiano una preparazione superiore alla nostra? Soddisfazioni economiche diverse dalle nostre?
Credo che la categoria da anni sia impegnata in un'opera di autoflagellazione dai risvolti al limite del sadomaso (non che la cosa non abbia dei risvolti erotici a me del tutto indifferenti
). E che l'autocritica tra gli agenti immobiliari sia superiore anni luce a quella percepibile all'interno di tante altre categorie.
Bene con l'autocritica! Manteniamoci umili! Ma senza umiliazioni!