Esatto, forse nel primo messaggio non era immediatamente capibile.
Sembra un controsenso ma nel mio caso sarebbe più facile vendere ad un unico privato (ovviamente ancor di più ad un impresario), perchè la palazzina è da ristrutturate, e devo sistemare alcune difformità evidenziate nelle piantine catastali. Comunque AI come scritto nel primo messaggio mi ha deluso profondamente, in confronto a loro sembravo io AI fai conto te. Io nel mio lavoro cerco di sapere sempre chi sono i miei clienti, e la stessa cosa l'ho fatta nei periodo in cui vendevo la casa da solo: un cognome, un numero e via a cercare informazioni, mentre nelle tre visite che hanno fatto, si mettevano a fare domande sul visitatore, questo vuol dire arrivare impreparati. Credo che nel lavoro del'AI ci voglia un pò di marketing intelligence; sapere chi è il visitatore (privato, impresario, professionista uscito dal corso "ristrutturo e ci straguadangno") significa dare ad ognuno informazioni differenti, nel senso che se la casa è da ristrutturare al privato bisogna dare a parole "l'immaginazione corporea del sogno", all'impresario digli che il piano comunile consente di fare 10/12 garage e aumentare i volumi, etc. Vedere questi che dicono "questo è un appartamento, secondo piano, dopo c'è l'altro.....", questo fa ridere. lo dico umilmente in questo forum, perchè i professionisti del settore siete voi, non io, quindi potete capire meglio. un saluto.
Mettere "il cappello" alle clientele e' sempre un errore.
Ai soldi non si chiedono i documenti.
Le sistemazioni, urbanistiche, catastalii e di ripristino e o aumento dell'edificio, andrebbero quantificate per ogni singola unita'.
Un semplice capitolato.
Per le unita' proposte in vendita, sara' prevista e compresa la consegna, con le parti comuni sistemate a nuovo.
Per quanto riguarda gli interni, a discrezione del promissario acquirente, che resta libero di far da se'.
Azioni che aprono le possibilita' di vendita coram populo.
Che sia impresa o singoli privati.
Sicche', ciascuna unita', "del cantiere", e' adatta ad ogni tipo di clientela.
Bisogna selezionarla, come a costituire, una sorta di cooperativa.
Per quei clienti, che vedono lungo, c'e' la concreta possibilita' di acquisizione di un alloggio tirato a nuovo, restando in costi contenuti ed in regimi di imposta di registro.
Cio' comporta una maggiore agilita', per i potenziali acquirenti, di ottenere i finanziamenti, anche in misura maggiore del necessario.
Con questo sistema, che ti ho sommariamente illustrato, m'e' capitato, di vendere fino a millecinquecento metri quadri di pavimento.
Ad ogni genere di clientela.
Negozio alla parrucchiera, alloggio "del quadretto" alla coppietta, il 4 locali da riattare al rumeno e cosi' via.
Quando si sono elzionati e raggiunti gli accordi, con ciascun promissario,
si procede ad appaltare l'intera operazione, ad una impresa.
A questa, oltre alle mura, si propone in vendita, pure la speculazione preconfezionata.
Se i numeri stanno in piedi, voglio vedere quale l'impresario, che non se la compra.
In questo tipo di operazioni, restare su' con i prezzi delle soluzioni proposte, considerando margini di errore, fino al trenta per cento a raggiungere la quadra, e' la prassi frequente, utilizzata dagli speculatori.
Meno sara', il margine effettivo di errore, piu succulenta sara' la speculazione.
Se nella tua posizione di venditore, pure in quel regime fiscale, ti accorgi di non raggiungere questo quorum, significa che il caseggiato e' troppo caro.
Quello che ricordavi tu .
La matematica non e' un opinione.