In una situazione simile a pesagio mi sono trovato anch'io.
E' inutile dire: dovevate controllare prima.....: fin che non sei bruciato non ti viene nemmeno in mente cosa e come verificare. E verificare non è nemmeno facile: dovresti ribaltare ogni anno la contabilità, contattare tutti i fornitori per accertarsi delle quietanze, spuntare il c/C, e non solo; anche l'amministratore può pagare per cassa....
A quanto detto da altri prima di me, aggiungerei:
1) Come e chi ha scelto il nuovo amministratore?
2) Quale mandato ha ricevuto in merito al pregresso?
Sul merito oserei dire: la morosità con dubbia ricevuta se ho capito bene ammonta a 1300€: a parte l'arrabbiatura, una perizia per dimostrare la veridicità o falsità, e relativa causa, costano di più solo di spese. Metterei il cuore in pace.
Quanto alla vecchia contabilità ed agli ammanchi, se l'amministratore è nullatenente, e solitamente al dunque è così, vedo poche vie d'uscita.
Attenti a non aggiungere eccessive spese legali.
p.s.: nel caso nostro siamo stati più fortunati.
1) Io ed un altro condomino abbiamo ripassato materialmente gli ultimi due esercizi.
2) Recuperato tutti i riscontri delle fatture non quietanzate
3) Rintracciato i riscontri di versamenti in contanti del solito condomino in arretrato, non accreditati dall'amministratore ... (questo è un extra..)
4) Preparato una estensione del RdC, che vieta (... oggi purtroppo già disattesa) di versare direttamente in contanti, con eventuale onere della prova di pagamento a carico del condomino che persiste nel comportamento leggero.
5) Individuato pagamenti incrociati su condomini diversi dal nostro
6) recuperato bonariamente dal vecchio amministratore l'ammanco di 14000€.
7) Ottenuto la visibilità continua on line dei movimenti di c/c condominiale.
8) Cambiato amministratore
Ci è andata ancora bene.
Nel condominio non servono i 44 spaccamarroni: solitamente questi si fermano alle piccolezze ed alle ripicche. Meglio concentrarsi e verificare le uscite grosse (riscaldamento) e quelle con rilevanza fiscale (770, contributi ecc).[DOUBLEPOST=1415005966,1415005947][/DOUBLEPOST]In una situazione simile a pesagio mi sono trovato anch'io.
E' inutile dire: dovevate controllare prima.....: fin che non sei bruciato non ti viene nemmeno in mente cosa e come verificare. E verificare non è nemmeno facile: dovresti ribaltare ogni anno la contabilità, contattare tutti i fornitori per accertarsi delle quietanze, spuntare il c/C, e non solo; anche l'amministratore può pagare per cassa....
A quanto detto da altri prima di me, aggiungerei:
1) Come e chi ha scelto il nuovo amministratore?
2) Quale mandato ha ricevuto in merito al pregresso?
Sul merito oserei dire: la morosità con dubbia ricevuta se ho capito bene ammonta a 1300€: a parte l'arrabbiatura, una perizia per dimostrare la veridicità o falsità, e relativa causa, costano di più solo di spese. Metterei il cuore in pace.
Quanto alla vecchia contabilità ed agli ammanchi, se l'amministratore è nullatenente, e solitamente al dunque è così, vedo poche vie d'uscita.
Attenti a non aggiungere eccessive spese legali.
p.s.: nel caso nostro siamo stati più fortunati.
1) Io ed un altro condomino abbiamo ripassato materialmente gli ultimi due esercizi.
2) Recuperato tutti i riscontri delle fatture non quietanzate
3) Rintracciato i riscontri di versamenti in contanti del solito condomino in arretrato, non accreditati dall'amministratore ... (questo è un extra..)
4) Preparato una estensione del RdC, che vieta (... oggi purtroppo già disattesa) di versare direttamente in contanti, con eventuale onere della prova di pagamento a carico del condomino che persiste nel comportamento leggero.
5) Individuato pagamenti incrociati su condomini diversi dal nostro
6) recuperato bonariamente dal vecchio amministratore l'ammanco di 14000€.
7) Ottenuto la visibilità continua on line dei movimenti di c/c condominiale.
8) Cambiato amministratore
Ci è andata ancora bene.
Nel condominio non servono i 44 spaccamarroni: solitamente questi si fermano alle piccolezze ed alle ripicche. Meglio concentrarsi e verificare le uscite grosse (riscaldamento) e quelle con rilevanza fiscale (770, contributi ecc).