jonny8654

Membro Junior
Privato Cittadino
Io e mia moglie abbiamo visitato un immobile a fine ottobre e deciso di fare un'offerta tramite l'agente immobiliare. La prima offerta non è stata accettata, ma dopo piu di un mese e ulteriori trattative, abbiamo fatto una seconda offerta che è stata accettata a metà dicembre.

Alcuni punti da considerare:

  • Nella proposta c'era una clausola sospensiva legata all'approvazione del mutuo.
  • Ci sono stati problemi con l'acqua che hanno reso necessaria la riparazione delle tubazioni. Secondo la proposta, questa riparazione doveva essere completata entro un mese prima della data del rogito, al termine della quale sarebbe stata consegnata la caparra.
  • La casa doveva essere consegnata vuota (quando abbiamo visitato la proprietà, era piena di oggetti come se ci vivesse un accumulatore).
  • La planimetria non corrispondeva allo stato attuale. Il proprietario ne era consapevole e aveva promesso di risolvere il problema prima della perizia. Nella planimetria era indicata una porta che conduceva a una stanza successivamente sigillata. Abbiamo concordato che sarebbe stato più veloce e pratico rimettere la porta invece di aggiornare la planimetria, dato che volevamo ristrutturare l'intera casa e avremmo demolito l'intero muro.
La banca ha impiegato più tempo del previsto per avviare la pratica, iniziandola a fine gennaio. La perizia doveva essere effettuata a inizio marzo, ma l'agente e il proprietario hanno rinviato l'appuntamento diverse volte perché i lavori di adeguamento non erano stati completati. L'architetto è riuscito a fare la perizia a metà aprile, facendoci perdere più di un mese.

Abbiamo ricevuto la delibera dalla banca a inizio maggio. Inizialmente, il proprietario voleva una lettera di conferma dalla banca, che poi ho scoperto non essere pratica comune. Alla fine ha accettato la notizia, ma da allora non ha svuotato la casa né risolto il problema con l'acqua. Oggi ho ricevuto un'altra chiamata dalla banca che mi notificava che la delibera ha una validità di 4 mesi e che molti notai sono chiusi ad agosto, suggerendo di fissare l'appuntamento per il rogito prima di agosto.

Il problema è che il proprietario sta prendendo la situazione troppo alla leggera. Aveva incaricato un'impresa privata per risolvere il problema dell'acqua a metà giugno, ma il problema persiste. Dovevano intervenire questa settimana, ma non si sono presentati. Se non riescono a risolvere il problema, l'unica alternativa sarebbe installare nuovi tubi, il che richiederebbe molto tempo e sforerebbe la scadenza della delibera.

Ciò che mi irrita è che il proprietario era a conoscenza di questi problemi fin dall'inizio, ma ha deciso di non fare nulla per mesi. Ho chiesto all'agente il motivo e mi ha detto che il proprietario temeva che la banca non avrebbe concesso il mutuo e non voleva investire denaro se la vendita non fosse andata a buon fine.

Io e mia moglie siamo stanchi di questa situazione. Abbiamo cercato di essere pazienti durante questi mesi, ma ora siamo piuttosto arrabbiati e non sappiamo come procedere. Vogliamo davvero questa casa, ma vogliamo anche che le tempistiche e le clausole sospensive siano rispettate.

Qualcuno ha qualche suggerimento?

Grazie
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Io e mia moglie abbiamo visitato un immobile a fine ottobre e deciso di fare un'offerta tramite l'agente immobiliare. La prima offerta non è stata accettata, ma dopo piu di un mese e ulteriori trattative, abbiamo fatto una seconda offerta che è stata accettata a metà dicembre.

Alcuni punti da considerare:

  • Nella proposta c'era una clausola sospensiva legata all'approvazione del mutuo.
  • Ci sono stati problemi con l'acqua che hanno reso necessaria la riparazione delle tubazioni. Secondo la proposta, questa riparazione doveva essere completata entro un mese prima della data del rogito, al termine della quale sarebbe stata consegnata la caparra.
  • La casa doveva essere consegnata vuota (quando abbiamo visitato la proprietà, era piena di oggetti come se ci vivesse un accumulatore).
  • La planimetria non corrispondeva allo stato attuale. Il proprietario ne era consapevole e aveva promesso di risolvere il problema prima della perizia. Nella planimetria era indicata una porta che conduceva a una stanza successivamente sigillata. Abbiamo concordato che sarebbe stato più veloce e pratico rimettere la porta invece di aggiornare la planimetria, dato che volevamo ristrutturare l'intera casa e avremmo demolito l'intero muro.
La banca ha impiegato più tempo del previsto per avviare la pratica, iniziandola a fine gennaio. La perizia doveva essere effettuata a inizio marzo, ma l'agente e il proprietario hanno rinviato l'appuntamento diverse volte perché i lavori di adeguamento non erano stati completati. L'architetto è riuscito a fare la perizia a metà aprile, facendoci perdere più di un mese.

Abbiamo ricevuto la delibera dalla banca a inizio maggio. Inizialmente, il proprietario voleva una lettera di conferma dalla banca, che poi ho scoperto non essere pratica comune. Alla fine ha accettato la notizia, ma da allora non ha svuotato la casa né risolto il problema con l'acqua. Oggi ho ricevuto un'altra chiamata dalla banca che mi notificava che la delibera ha una validità di 4 mesi e che molti notai sono chiusi ad agosto, suggerendo di fissare l'appuntamento per il rogito prima di agosto.

Il problema è che il proprietario sta prendendo la situazione troppo alla leggera. Aveva incaricato un'impresa privata per risolvere il problema dell'acqua a metà giugno, ma il problema persiste. Dovevano intervenire questa settimana, ma non si sono presentati. Se non riescono a risolvere il problema, l'unica alternativa sarebbe installare nuovi tubi, il che richiederebbe molto tempo e sforerebbe la scadenza della delibera.

Ciò che mi irrita è che il proprietario era a conoscenza di questi problemi fin dall'inizio, ma ha deciso di non fare nulla per mesi. Ho chiesto all'agente il motivo e mi ha detto che il proprietario temeva che la banca non avrebbe concesso il mutuo e non voleva investire denaro se la vendita non fosse andata a buon fine.

Io e mia moglie siamo stanchi di questa situazione. Abbiamo cercato di essere pazienti durante questi mesi, ma ora siamo piuttosto arrabbiati e non sappiamo come procedere. Vogliamo davvero questa casa, ma vogliamo anche che le tempistiche e le clausole sospensive siano rispettate.

Qualcuno ha qualche suggerimento?

Grazie

Chi bada più all'orto degli altri perde di vista la cura del proprio.

Insomma Jonny..

Hai fatto la Proposta a Dicembre, siamo ad agosto, vedi te.. se le tempistiche e le clausole sospensive non sono state rispettate.
Invece di badare agli oggetti che il venditore tiene in casa SUA che aspetti a fissare il rogito??

Da quanto riferisci, essendo il contratto condizionato al mutuo, si presume che fin qui, neppure avete versato il becco di un quattrino a titolo di caparra.

Circostanza che spiega sia l'inerzia del venditore, che ancora non vede fissato il rogito, sia le lungaggini che avete avuto per fare effettuare la perizia, dove probabilmente il venditore ha temporeggiato, per la presenza di un altro cliente interessato all'acquisto con meno della vostra pedanteria.

Se siete dietro a questo acquisto da quasi dieci mesi, avrete quantificato le spese di riparazione per il problema dell'acqua, così come non sia tanto difficile, farsi fare un preventivo da un rigattiere per lo smaltimento delle cose e le cianfrusaglie presenti nella casa.

Fissi il rogito e se il venditore non provvede provvedete voi defalcando le spese dal saldo prezzo.

Non è che ci vuole tanto.
 

jonny8654

Membro Junior
Privato Cittadino
Vorrei chiarire che, durante la mia prima visita all'immobile, l'agente immobiliare mi ha subito informato del problema con l'acqua, specificando che il proprietario avrebbe accettato la caparra solo dopo aver riparato le tubature. Questa decisione non è stata presa su mia iniziativa.

Se il proprietario avesse risolto il problema, avrei consegnato la caparra immediatamente.

Inoltre, indipendentemente dal fatto che io o qualcun altro acquisti la casa, il problema dell'acqua e dello sgombero rimane da risolvere.

Quello che vorrei capire è quali sono le mie opzioni, poiché desidero ancora acquistare la casa e preferirei evitare di rivolgermi a un avvocato per verificare se ho diritto a un risarcimento danni, considerando che il proprietario ha violato le condizioni del contratto. Preferirei trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte. Tuttavia, comprare una casa senza acqua è rischioso, e l'unica soluzione che mi viene in mente è un compromesso, come uno sconto sul prezzo finale per compensare i ritardi e i disagi subiti.

Vorrei sapere se qualcuno può dirmi se questa soluzione potrebbe creare problemi con la banca e la delibera. Non credo che la banca sia a conoscenza del problema attuale con l'acqua (anche se è menzionato nella proposta), e non vorrei che ciò influenzasse negativamente l'esito della delibera.
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Vorrei chiarire che, durante la mia prima visita all'immobile, l'agente immobiliare mi ha subito informato del problema con l'acqua, specificando che il proprietario avrebbe accettato la caparra solo dopo aver riparato le tubature. Questa decisione non è stata presa su mia iniziativa.

Se il proprietario avesse risolto il problema, avrei consegnato la caparra immediatamente.

Inoltre, indipendentemente dal fatto che io o qualcun altro acquisti la casa, il problema dell'acqua e dello sgombero rimane da risolvere.

Quello che vorrei capire è quali sono le mie opzioni, poiché desidero ancora acquistare la casa e preferirei evitare di rivolgermi a un avvocato per verificare se ho diritto a un risarcimento danni, considerando che il proprietario ha violato le condizioni del contratto. Preferirei trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte. Tuttavia, comprare una casa senza acqua è rischioso, e l'unica soluzione che mi viene in mente è un compromesso, come uno sconto sul prezzo finale per compensare i ritardi e i disagi subiti.

Vorrei sapere se qualcuno può dirmi se questa soluzione potrebbe creare problemi con la banca e la delibera. Non credo che la banca sia a conoscenza del problema attuale con l'acqua (anche se è menzionato nella proposta), e non vorrei che ciò influenzasse negativamente l'esito della delibera.
versa la caparra e prendi accordi per risolvere tu i problemi che il proprietario non riesce a risolvere, scalando l'importo dal prezzo. Esattamente come ti ha detto @PyerSilvio

Questo vale se vuoi la casa.

Se invece vuoi litigare, vai dall'avvocato, butta via qualche migliaio di euro e goditi la causa per qualche anno.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
uno sconto sul prezzo finale per compensare i ritardi e i disagi subiti.
Fai fare un sopralluogo e preventivo lavori sia per il ripristino acqua, sia per lo sgombero e scali quella cifra dal prezzo. Ovviamente dovrai gestire tu poi tutta la situazione. Il venditore ha già un immobile i un altro posto dove andare?
 

ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
specificando che il proprietario avrebbe accettato la caparra solo dopo aver riparato le tubature
Ciao @jonny8654 , quindi questa cosa che dici, com'è stata regolata nel contratto? Cos'è una sospensiva? O cosa? Cioè, se il proprietario non aggiusta le tubature (problema non da poco direi!) e non incassa la caparra, la cosa si risolve in un nulla di fatto?
 

jonny8654

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao @jonny8654 , quindi questa cosa che dici, com'è stata regolata nel contratto? Cos'è una sospensiva? O cosa? Cioè, se il proprietario non aggiusta le tubature (problema non da poco direi!) e non incassa la caparra, la cosa si risolve in un nulla di fatto?
Ho leggermente modificato il testo per motivi di privacy, ma è scritto più o meno così nella proposta:

€ 00.000,00 (Euro xxxxxx,00---) saranno versati sul conto corrente dei proprietari dopo l'approvazione del mutuo da parte dell'ente finanziatore, a seguito dell'accettazione da parte del venditore e del verificarsi del punto A) delle note.

Note:
A) Gli acquirenti richiedono che la proprietà si impegni a garantire la pronta riparazione delle tubazioni di fornitura dell'acqua almeno un mese prima della data del rogito, assicurando un rifornimento affidabile e continuo. La caparra sarà consegnata agli attuali proprietari solo a partire dal momento in cui questa garanzia verrà rispettata.

Allora, potrei dire all'agente immobiliare che mi va bene se non ripristina, ma in tal caso non gli sarà consegnata la caparra e non avrà diritto ad essa?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Allora, potrei dire all'agente immobiliare che mi va bene se non ripristina, ma in tal caso non gli sarà consegnata la caparra e non avrà diritto ad essa?
Secondo me no.
Trovare un nuovo accordo sul prezzo, defalcando la somma per la riparazione, e versa la caparra; poi alla riparazione penserai tu prima o dopo il rogito.
Certo devi vedere se basta una riparazione basica, o serve rivedere l’impianto.
Ma senza versamento di caparra, sei senza armi contrattuali
 
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