visto che il palazzo è stato stato costruito ante 67, dice che nemmeno ha cercato in Comune l'agibilità (che potrebbe esserci o meno) dello stabile dal momento che per Legge è comunque commercializzabile
Vero. Ma esiste una distinzione tra bene commercializzabile ed urbanisticamente ineccepibile. Anche un post 67 senza agibilità ma con rispondenza alla licenza edilizia è commercializzabile...
Dice inoltre che, questo particolare ed il fatto che nell'appartamento non siano mai stati fatti lavori agli impianti (quindi mai avviate pratiche in Comune), non comporta nulla per i proprietari o eventuali inquilini (nel caso volessi affittarlo).
Se ci vivi tu è vero anche questo, se affitti almeno la messa a norma dell'impianto elettrico dovrai farla.
In un futuro posso richiedere a tecnici abilitati una Di.Ri. degli impianti e magari avviare la pratica per l'abitabilità dell'appartamento spendendo circa 1.000 €.
La Dichiarazione di Rispondenza si richiede quando un impianto teoricamente a norma risulta sprovvisto di certificazione dell'impianto (in quanto magari smarrita).
Nel tuo caso, secondo me, se gli impianti sono originari e visto che nel '67 non esistevano certificazioni (figurarsi quindi la rispondenza!), si tratterà di metterli a norma per ottenere la conformità ad oggi. Inoltre sarà necessario verificare che siano presenti tutti gli altri requisiti indispensabili all'ottenimento del certificato.
Che la spesa possa essere di € 1.000,00 mi sembra possibile nel tuo caso ma fortemente improbabile.