Prova a offrire ancora 220000 euro, ma senza sospensiva per il mutuo e corredando la proposta con una lauta caparra e può darsi che accettino. In pratica devi trasformarti da acquirente di serie B ad acquirente di serie A.
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Da 220 a 230 non è "molto" diversa.Beh, pensavo di dare un anticipo del 20% e il resto ottenerlo con il mutuo... Abbiamo già parlato con la banca e non dovrebbero esserci problemi, ma ovviamente la situazione cambia nel momento in cui la stima dovesse essere molto diversa dal prezzo richiesto.
Ciao, sì, avevamo già inserito la clausola sospensiva "salvo approvazione del mutuo", era già presente nel modulo fornito dall'agente.Non sappiamo però se nelle proposte rifiutate ci fosse già una sospensiva, quindi non sappiamo come potrebbe essere vista dai venditori.
La clausola "salvo approvazione mutuo" , oltre che essere troppo generica, potrebbe ingenerare il dubbio che tu non abbia certezze sulla tua finanziabilità; se invece inserisci la condizione sospensiva solo per il valore di perizia , qualcosa tipo " se il perito valuterà la casa almeno 230 ", i venditori sapranno che sei mutuabile, e che non comprerai solo se il perito valuta meno la casa ( e quindi hanno chiesto troppo, colpa loro).Ciao, sì, avevamo già inserito la clausola sospensiva "salvo approvazione del mutuo", era già presente nel modulo fornito dall'agente.
Quindi da questo punto di vista non ci sarebbe niente di diverso.
Un bravo agente avrebbe, visto che dice già essere concordi, fatto controfirmare la tua proposta indicando già per iscritto la cifra dei 230.000Buongiorno,
è la prima volta che scrivo su questo forum e sono assolutamente estranea alla professione dell'agente immobiliare ma, trovandomi a dover comprare casa, avrei bisogno di una mano da chi ne sa più di me.
Abbiamo iniziato a guardare alcune case (trilocali) nella città dove io e mio marito viviamo. Avendone individuata una che ci piaceva più delle altre, abbiamo deciso di fare una proposta d'acquisto.
Premetto che prima di parlare con l'agenzia che gestisce la vendita abbiamo chiesto a due nostri conoscenti (un agente immobiliare e un architetto) per avere dei consigli su come muoverci.
L'immobile è in vendita a un prezzo ritenuto troppo alto da entrambi (250.000), per questo ci hanno consigliato di non offrire più di 220 (entrambi concordi su questo).
Abbiamo quindi fatto una prima proposta a 210, rifiutata, e una seconda a 220.
L'agente che gestisce la vendita, a voce, ci ha detto che a 220 avremmo sicuramente chiuso, perché concordava con noi che quello fosse il valore dell'immobile e riteneva esserci margine per avere l'ok dai venditori.
Sorprendentemente, invece, allo scadere della proposta, ci ha comunicato che i venditori (marito e moglie) non si sono trovati d'accordo (il marito voleva di più, la moglie avrebbe accettato) e quindi la proposta è stata rifiutata.
Ci fidiamo dell'agente immobiliare, per quel poco che lo conosciamo sembra una persona onesta, e lui stesso era molto stupito perché riteneva corretto il prezzo proposto e sa che i proprietari hanno necessità di vendere.
Ora: so che a voce gli hanno detto che non vogliono scendere sotto i 230.
Il fatto di aver rifiutato una proposta che pareva quasi accettata, e comunicare a voce la volontà di un rialzo, è una strategia per farci alzare la cifra?
L'immobile ci piace e ha dei punti di forza, ma da più parti mi hanno detto di non aumentare la cifra e di aspettare per vedere se tornano sui loro passi... mi sembra alquanto improbabile! Voi avete esperienze di questo tipo?
E, soprattutto, se io propongo 230 per un immobile che sicuramente non vale più di 220, potrei aver problemi al momento della valutazione per il mutuo (stima più bassa)?
Grazie se potrete rispondermi.
chiaro che, avendo creduto per un attimo di riuscire nell'acquisto, sono rimasta delusa e sopresa...
Ma figuriamoci se penso di esistere solo io in qualità di acquirente. Anzi, proprio perché so che possono esserci altri "candidati", ho premesso che l'appartamento ci piaceva e ci interessava... La domanda parte proprio da questo presupposto. Fosse stato solo un tentativo di strappare il prezzo migliore, non ci saremmo soffermati su una proposta andata male...Capita, quando per giudicare o per stimare un immobile, si ragiona con la testa degli altri.
La verita' amica mia, che voi acquirenti con annessi pseudo consulenti professionisti di parte, quando andate per comperare, siete convinti di avere il coltello dalla parte del manico, da brandire infierendo con offerte al ribasso.
Invece la triste sorpresa che avete trovato, voi, l'architetto e tuttedue gli intermediari, e' stata quella di scoprire che non esistete solo voi sulla faccia della terra, a poter comperare quell'immobile.
Ora: so che a voce gli hanno detto che non vogliono scendere sotto i 230.
Il fatto di aver rifiutato una proposta che pareva quasi accettata, e comunicare a voce la volontà di un rialzo, è una strategia per farci alzare la cifra?
Devi togliere la sospensiva e accettare il rischio. Solo così diventerai un po' più appetibile come acquirente.Sono qui a chiedere il vostro parere appunto perché sono al mio primo acquisto e alla mia prima esperienza da acquirente, con i vostri consigli, da persone più esperte e del mestiere, mi aiutate a capire dove possiamo aver "sbagliato" e come poterci muovere in futuro, con questo o con un altro appartamento.
Devi togliere la sospensiva e accettare il rischio. Solo così diventerai un po' più appetibile come acquirente.
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