Secondo me ci vuole chiarezza! Quanti di voi fanno un appuntamento su un immobile , la persona che viene accompagnata si entusiasma ,vuole comprarlo ,vuole fare una proposta condizionata ad un finanziamento e sinceramente ,quanti di voi hanno OGGI il coraggio di non ritirarla? Io No. Secondo me ci vuole chiarezza, e lo ripeto .
A chi fa la proposta condizionata bisogna comunque fargli una sorta di radiografia e,fermi i parametri dei requisiti essenziali per accedere ad un finanziamento (capienza reddito ,prestiti in corso , protesti ,storicità dei pagamento altri finanziamenti, etc etc) bisogna con chiarezza spiegargli che se la propietà è d’accordo si conferisce un periodo di validità alla proposta di 15gg massimo nei quali o accompagnato da noi o privatamente deve avere un assenso di fattibilità personale al finanziamento . Appena avuta certezza della finanziabilià personale del cliente si passa al preliminare(naturalmente dobbiamo essere certi della finanziabili dell’immobile) o nell’eventualità di diniego si scioglie la proposta. Alla stesura della proposta sarà facile far capire al cliente che continueremo con gli appuntamenti sull’immobile anche perchè in quel momento non vi sono certezze che la compravendita possa andare avanti ,gli garantiremo comunque che quanto pattuito avrà validità per 15gg . Se nel proseguire gli appuntamenti troveremo un’altra persona interessata all’acquisto ,spiegandogli cosa vi è già in essere,gli si proporrà una proposta-opzione che produrrà i suoi effetti dopo x giorni a scadenza della prima proposta e sempre che venga accettata dalla propietà . Il tutto con la massima trasparenza inserendo ,a conoscenza ,le varie casualità in ordine di successione . Io ho più volte agito in questo modo, sempre con autorizzazione della propietà e non ho avuto nessun problema. Ciao