Buongiorno a tutti...
ho trovato questo forum perchè googgolando il mio problema mi è venuta fuori una discussione di questo forum, ma che non calza propriamente con il mio problema
la mia è una situazione piuttosto complessa che provo a descrivervi in maniera che possiate darmi un consiglio...
In data 7 Dicembre ho fatto una proposta di acquisto su un immobile che avevo visionato già un paio di volte. L'immobile fuori e dentro sembra perfetto, ci sono già all'interno del complesso delle unità abitative già abitate...
Insieme all'agenzia abbiamo fatto una proposta di acquisto per un valore simile ad una offerta che, parole del venditore, era già stata accettata qualche tempo a dietro, ma dove poi l'acquirente si era ritirato.
La proposta è stata fatta sui soliti prestampati di agenzia dove si evidenzia che sull'immobile non gravano ipoteche o atti giudiziari (anche il mutuo del costruttore è stato estinto)...
Il venditore aveva gran fretta di chiudere e di fare il compromesso entro l'anno...
La proposta è stata accettata e su mia espressa richiesta, ho voluto prima di procedere al compromesso di verificare lo stato ipotecario dell'immobile.
Il 23 Dicembre mi è stato notificato che sull'immobile grava un pignoramento da parte di un fornitore dell'impresa per 77mila euro... con mia somma sorpresa il venditore si è presentato con la visura catastale e con un altro foglio ... su questo altro foglio battuto a word, in sostanza, il costruttore dichiarava che, vista la proposta di acquisto e visto che sull'immobile grava questo pignoramento, si impegna a non trattenere le somme dell'acconto di proposta di acquisto e quello che verrà versato al preliminare (avevamo pattuito 70mila) e che queste somme possono essere date a una persona di fiducia a scelta dell'acquirente.
Vi è una nota dove lo studio legale della parte venditrice si sta impegnando con il tribunale preposto affinchè la quota legata a questo immobile venga distribuita su un altro immobile invenduto del medesimo complesso ove non vi sono acquirenti interessati, visto che si tratta di 77mila euro a fronte di un impegno immobiliare di 1 milione di euro.
Inoltre si impegna a lasciare la casa a titolo gratuito fino a quando la situazione ipotecaria non verrà risolta.
Io (accidenti a me) ho firmato per presa visione e accetazione, perchè si tratta di carta "bianca" e non di una scrittura legalmente riconosciuta (temo di aver fatto un errore)
Oggi ho inviato una raccomandata per l'annullamento della proposta d'acquisto sia all'agenzia che al costruttore, per ovvi motivi legati all'omissione della situazione ipotecaria nella formulazione della proposta di acquisto., che la somma data come caparra resterà in mano all'agenzia fino a che non verrà trovato un accordo di massima visto il nuovo scenario reso noto solo in data 23/12.
Riflettendo durante questo Natale su questa situazione, ho pensato che forse è il caso di far redarre l'atto di compromesso da un notaio e di liberare la casa prima possibile dall'ipoteca (proprio all'atto di compromesso, insieme all'avvocato della parte venditrice e a quello della parte "lesa" oltre che dal funzionario del tribunale eventualmente).
La casa mi interessa, ha un ottimo prezzo ed è in una zona davvero incantevole e comoda con i servizi primari.. ed è vicino ai miei genitori..
Le mie paure però nascono da questa situazione, cioè da questa omissione ovviamente volontaria della situazione giudiziaria.
Le mie paure principali sono 2, considerando che ho venduto il mio appartamento e dovrò lasciarlo a Luglio 2012:
-viene cancellata l'ipoteca, ma l'mpresa non completerà mai i lavori interni (pavimenti, sanitari, porte e frutti elettrici, insomma le solite finiture da scegliere da capitolato)
-subentreranno altri creditori e l'impresa fallirà e io non avrò mai pieno possesso della mia casa.
L'intenzione che ho già segnalato qui sopra è quella di avvalermi di un notaio che dovrà redarre un compromesso di vendita che mi riesca a tutelare al massimo e inoltre che specifichi date di inizio e di fine lavori, riservandomi il diritto di detrarre tali importi in caso di mancata esecuzione prima del rogito di Luglio, ma sarà sufficiente??
A che scenari potrei andare incontro?
Ne vale davvero la pena?
Grazie per le risposte, ho letto in queste 2 settimane risposte a quesiti similari da veri professionisti del settore!
ho trovato questo forum perchè googgolando il mio problema mi è venuta fuori una discussione di questo forum, ma che non calza propriamente con il mio problema
la mia è una situazione piuttosto complessa che provo a descrivervi in maniera che possiate darmi un consiglio...
In data 7 Dicembre ho fatto una proposta di acquisto su un immobile che avevo visionato già un paio di volte. L'immobile fuori e dentro sembra perfetto, ci sono già all'interno del complesso delle unità abitative già abitate...
Insieme all'agenzia abbiamo fatto una proposta di acquisto per un valore simile ad una offerta che, parole del venditore, era già stata accettata qualche tempo a dietro, ma dove poi l'acquirente si era ritirato.
La proposta è stata fatta sui soliti prestampati di agenzia dove si evidenzia che sull'immobile non gravano ipoteche o atti giudiziari (anche il mutuo del costruttore è stato estinto)...
Il venditore aveva gran fretta di chiudere e di fare il compromesso entro l'anno...
La proposta è stata accettata e su mia espressa richiesta, ho voluto prima di procedere al compromesso di verificare lo stato ipotecario dell'immobile.
Il 23 Dicembre mi è stato notificato che sull'immobile grava un pignoramento da parte di un fornitore dell'impresa per 77mila euro... con mia somma sorpresa il venditore si è presentato con la visura catastale e con un altro foglio ... su questo altro foglio battuto a word, in sostanza, il costruttore dichiarava che, vista la proposta di acquisto e visto che sull'immobile grava questo pignoramento, si impegna a non trattenere le somme dell'acconto di proposta di acquisto e quello che verrà versato al preliminare (avevamo pattuito 70mila) e che queste somme possono essere date a una persona di fiducia a scelta dell'acquirente.
Vi è una nota dove lo studio legale della parte venditrice si sta impegnando con il tribunale preposto affinchè la quota legata a questo immobile venga distribuita su un altro immobile invenduto del medesimo complesso ove non vi sono acquirenti interessati, visto che si tratta di 77mila euro a fronte di un impegno immobiliare di 1 milione di euro.
Inoltre si impegna a lasciare la casa a titolo gratuito fino a quando la situazione ipotecaria non verrà risolta.
Io (accidenti a me) ho firmato per presa visione e accetazione, perchè si tratta di carta "bianca" e non di una scrittura legalmente riconosciuta (temo di aver fatto un errore)
Oggi ho inviato una raccomandata per l'annullamento della proposta d'acquisto sia all'agenzia che al costruttore, per ovvi motivi legati all'omissione della situazione ipotecaria nella formulazione della proposta di acquisto., che la somma data come caparra resterà in mano all'agenzia fino a che non verrà trovato un accordo di massima visto il nuovo scenario reso noto solo in data 23/12.
Riflettendo durante questo Natale su questa situazione, ho pensato che forse è il caso di far redarre l'atto di compromesso da un notaio e di liberare la casa prima possibile dall'ipoteca (proprio all'atto di compromesso, insieme all'avvocato della parte venditrice e a quello della parte "lesa" oltre che dal funzionario del tribunale eventualmente).
La casa mi interessa, ha un ottimo prezzo ed è in una zona davvero incantevole e comoda con i servizi primari.. ed è vicino ai miei genitori..
Le mie paure però nascono da questa situazione, cioè da questa omissione ovviamente volontaria della situazione giudiziaria.
Le mie paure principali sono 2, considerando che ho venduto il mio appartamento e dovrò lasciarlo a Luglio 2012:
-viene cancellata l'ipoteca, ma l'mpresa non completerà mai i lavori interni (pavimenti, sanitari, porte e frutti elettrici, insomma le solite finiture da scegliere da capitolato)
-subentreranno altri creditori e l'impresa fallirà e io non avrò mai pieno possesso della mia casa.
L'intenzione che ho già segnalato qui sopra è quella di avvalermi di un notaio che dovrà redarre un compromesso di vendita che mi riesca a tutelare al massimo e inoltre che specifichi date di inizio e di fine lavori, riservandomi il diritto di detrarre tali importi in caso di mancata esecuzione prima del rogito di Luglio, ma sarà sufficiente??
A che scenari potrei andare incontro?
Ne vale davvero la pena?
Grazie per le risposte, ho letto in queste 2 settimane risposte a quesiti similari da veri professionisti del settore!