Buonasera a tutti.
Vi chiedo un'opinione. Pochi giorni fa ho visionato un appartamento al quale ero molto interessato tramite un'agenzia immobiliare. Finita la visita sono uscito dallo stabile con l'agente e mi sono fermato a parlare con lui per chiedergli ulteriori informazioni. Una di queste era se sarebbe stato possibile effettuare una proposta subordinata al mutuo (domanda retorica pensavo). Bene, l'agente immobiliare con aria spocchiosa mi risponde immediatamente: "Assolutamente no!". Sembrava quasi gli avessi chiesto in prestito dei soldi. Io gli ho chiesto spiegazioni e lui mi ha risposto con fare molto maleducato: "Se non sei sicuro te della tua situazione finanziaria figurati se la signora potrebbe accettare!". Io naturalmente non potevo esimermi dal rispondergli e gli ho detto che sono ben sicuro della mia situazione finanziaria e che il subordine al mutuo é semplicemente una forma di tutela perché con le banche non si sa mai come si va a finire con tempistiche, periti etc. E lui di tutta risposta mi dice: "allora falla subordinata al mutuo ma con la possibilità da parte della proprietà di svincolarsi in caso di nuova offerta senza subordine!". Al ché, molto scocciato dalla situazione surreale gli ho chiesto se la decisione di non accettare i subordini fosse della signora o la sua. Lui mi risponde, tentennando, che é stata la signora che ha drtto di rifiutare categorigamente ogni offerta con subordine e, visto che eravamo sotto il palazzo, gli ho chiesto di citofonare e chiederglielo perché volevo esserne sicuro. Subito ha detto che a quel punto sarebbe stato meglio andar via ed é lí che ho capito che il subordine era lui a non volerlo. Allora gli ho ricordato che lui non é un mandatario ma un mediatore e che io acquirente sono cliente dell'agenzia alla pari della venditrice e che il suo ruolo é quello di far incontrare domande e offerta e non di osteggiare le trattative a lui invise perché potrebbero non fargli guadagnare niente. A quel punto, scirtesemente, mi ha drtto che non é normale far perdere tempo alla gente che lavora e farla uscire alle 7 di sera per disturbare la gente a casa se non si hanno i soldi per comprare. Ed é cosí che mi sono sentito in dovere di mandarlo educatamente a quel Paese e di sottolineare quanto lui e la prormfessionalità viaggassero in direzioni opposte
Vi chiedo un'opinione. Pochi giorni fa ho visionato un appartamento al quale ero molto interessato tramite un'agenzia immobiliare. Finita la visita sono uscito dallo stabile con l'agente e mi sono fermato a parlare con lui per chiedergli ulteriori informazioni. Una di queste era se sarebbe stato possibile effettuare una proposta subordinata al mutuo (domanda retorica pensavo). Bene, l'agente immobiliare con aria spocchiosa mi risponde immediatamente: "Assolutamente no!". Sembrava quasi gli avessi chiesto in prestito dei soldi. Io gli ho chiesto spiegazioni e lui mi ha risposto con fare molto maleducato: "Se non sei sicuro te della tua situazione finanziaria figurati se la signora potrebbe accettare!". Io naturalmente non potevo esimermi dal rispondergli e gli ho detto che sono ben sicuro della mia situazione finanziaria e che il subordine al mutuo é semplicemente una forma di tutela perché con le banche non si sa mai come si va a finire con tempistiche, periti etc. E lui di tutta risposta mi dice: "allora falla subordinata al mutuo ma con la possibilità da parte della proprietà di svincolarsi in caso di nuova offerta senza subordine!". Al ché, molto scocciato dalla situazione surreale gli ho chiesto se la decisione di non accettare i subordini fosse della signora o la sua. Lui mi risponde, tentennando, che é stata la signora che ha drtto di rifiutare categorigamente ogni offerta con subordine e, visto che eravamo sotto il palazzo, gli ho chiesto di citofonare e chiederglielo perché volevo esserne sicuro. Subito ha detto che a quel punto sarebbe stato meglio andar via ed é lí che ho capito che il subordine era lui a non volerlo. Allora gli ho ricordato che lui non é un mandatario ma un mediatore e che io acquirente sono cliente dell'agenzia alla pari della venditrice e che il suo ruolo é quello di far incontrare domande e offerta e non di osteggiare le trattative a lui invise perché potrebbero non fargli guadagnare niente. A quel punto, scirtesemente, mi ha drtto che non é normale far perdere tempo alla gente che lavora e farla uscire alle 7 di sera per disturbare la gente a casa se non si hanno i soldi per comprare. Ed é cosí che mi sono sentito in dovere di mandarlo educatamente a quel Paese e di sottolineare quanto lui e la prormfessionalità viaggassero in direzioni opposte