Buongiorno,
avrei una domanda da sottoporvi.
Sono in procinto di acquistare casa e ho individuato un immobile di mio interesse. In sede di proposta l'agente immobiliare mi ha detto che non accetta proposte vincolate all'ottenimento del mutuo, e che se anche la dovesse prendere, metterebbe un vincolo di 10/15 giorni, il tempo di andare in banca e chiedere un parere reddituale, non aspetterebbe il buon esito della pratica.
La valutazione reddituale è stata fatta prima di cercare l'immobile, e dalla banca abbiamo ottenuto un esito positivo (seppure in modo informale); per confutare ogni dubbio, stiamo procedendo con la richiesta del "Mutuo in tasca" (banca Intesa), con il quale la banca ti indica il massimale di mutuo che potresti richiedere, bloccandolo per 6 mese; così facendo, una volta individuato l'immobile, sarà necessario effettuare solo la perizia.
Nonostante la banca ci abbia datto un ok informale, non ce la sentiamo di fare una proposta non vincolata; inoltre, l'immobile presenta una difformità tra stato dei luoghi e planimetria (una finestra è presente nella planimetria ma non nella realtà, il proprietario l'ha murata). Per l'agente immobiliare questa è una difformità di poco conto in sede di perizia, e qualora il perito dovesse accorgersene, il venditore provvederà all'aggiornamento catastale, a sua spese. Ma questo comporta aspettare i tempi di aggiornamento catastale (circa una trentina di giorni) per poi concordare una nuova visita del perito.
I nostri dubbi sono i seguenti:
- perchè noi acquirenti dobbiamo dare tutte le garanzie del caso (non vincolare la proposta al mutuo e correre il rischio di non ottenerlo) nonostante ci siano dei vizi nell'immobile?
- sarebbe possibile mettere una clausola sospensiva o sull'adeguamento del catasto da fare prima della richiesta di mutuo, o sul buon esito della perizia?
- abbiamo l'impressione che l'unico obiettivo dell'agente immobiliare sia quello di chiudere l'accordo, senza porre clausole sospensive (che metterebbero in bilico la sua provvigione);
Non ci sarebbe una via di mezzo? Tipo: darci un mese di tempo entrambi, io per ottenere l'esito del mutuo, ed il venditore per adeguare il catasto; al non verificarsi di una delle due condizioni, la parte lesa riceverà un rimborso (minimo) dall'altra (in questo caso penso al venditore che dovra sopportare il costo dell'adeguamento del catasto, che si aggira intorno ai mille euro... se io non dovessi ottenere il mutuo gli andrei incontro sostenendo, come risarcimento, metà delle spese sostenute).
Ringrazio in anticipo a chi vorrà fornirmi dei punti di riflessione e consigli.
Grazie.
Antonio
avrei una domanda da sottoporvi.
Sono in procinto di acquistare casa e ho individuato un immobile di mio interesse. In sede di proposta l'agente immobiliare mi ha detto che non accetta proposte vincolate all'ottenimento del mutuo, e che se anche la dovesse prendere, metterebbe un vincolo di 10/15 giorni, il tempo di andare in banca e chiedere un parere reddituale, non aspetterebbe il buon esito della pratica.
La valutazione reddituale è stata fatta prima di cercare l'immobile, e dalla banca abbiamo ottenuto un esito positivo (seppure in modo informale); per confutare ogni dubbio, stiamo procedendo con la richiesta del "Mutuo in tasca" (banca Intesa), con il quale la banca ti indica il massimale di mutuo che potresti richiedere, bloccandolo per 6 mese; così facendo, una volta individuato l'immobile, sarà necessario effettuare solo la perizia.
Nonostante la banca ci abbia datto un ok informale, non ce la sentiamo di fare una proposta non vincolata; inoltre, l'immobile presenta una difformità tra stato dei luoghi e planimetria (una finestra è presente nella planimetria ma non nella realtà, il proprietario l'ha murata). Per l'agente immobiliare questa è una difformità di poco conto in sede di perizia, e qualora il perito dovesse accorgersene, il venditore provvederà all'aggiornamento catastale, a sua spese. Ma questo comporta aspettare i tempi di aggiornamento catastale (circa una trentina di giorni) per poi concordare una nuova visita del perito.
I nostri dubbi sono i seguenti:
- perchè noi acquirenti dobbiamo dare tutte le garanzie del caso (non vincolare la proposta al mutuo e correre il rischio di non ottenerlo) nonostante ci siano dei vizi nell'immobile?
- sarebbe possibile mettere una clausola sospensiva o sull'adeguamento del catasto da fare prima della richiesta di mutuo, o sul buon esito della perizia?
- abbiamo l'impressione che l'unico obiettivo dell'agente immobiliare sia quello di chiudere l'accordo, senza porre clausole sospensive (che metterebbero in bilico la sua provvigione);
Non ci sarebbe una via di mezzo? Tipo: darci un mese di tempo entrambi, io per ottenere l'esito del mutuo, ed il venditore per adeguare il catasto; al non verificarsi di una delle due condizioni, la parte lesa riceverà un rimborso (minimo) dall'altra (in questo caso penso al venditore che dovra sopportare il costo dell'adeguamento del catasto, che si aggira intorno ai mille euro... se io non dovessi ottenere il mutuo gli andrei incontro sostenendo, come risarcimento, metà delle spese sostenute).
Ringrazio in anticipo a chi vorrà fornirmi dei punti di riflessione e consigli.
Grazie.
Antonio