AntonioPic

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Buongiorno,
avrei una domanda da sottoporvi.

Sono in procinto di acquistare casa e ho individuato un immobile di mio interesse. In sede di proposta l'agente immobiliare mi ha detto che non accetta proposte vincolate all'ottenimento del mutuo, e che se anche la dovesse prendere, metterebbe un vincolo di 10/15 giorni, il tempo di andare in banca e chiedere un parere reddituale, non aspetterebbe il buon esito della pratica.

La valutazione reddituale è stata fatta prima di cercare l'immobile, e dalla banca abbiamo ottenuto un esito positivo (seppure in modo informale); per confutare ogni dubbio, stiamo procedendo con la richiesta del "Mutuo in tasca" (banca Intesa), con il quale la banca ti indica il massimale di mutuo che potresti richiedere, bloccandolo per 6 mese; così facendo, una volta individuato l'immobile, sarà necessario effettuare solo la perizia.

Nonostante la banca ci abbia datto un ok informale, non ce la sentiamo di fare una proposta non vincolata; inoltre, l'immobile presenta una difformità tra stato dei luoghi e planimetria (una finestra è presente nella planimetria ma non nella realtà, il proprietario l'ha murata). Per l'agente immobiliare questa è una difformità di poco conto in sede di perizia, e qualora il perito dovesse accorgersene, il venditore provvederà all'aggiornamento catastale, a sua spese. Ma questo comporta aspettare i tempi di aggiornamento catastale (circa una trentina di giorni) per poi concordare una nuova visita del perito.

I nostri dubbi sono i seguenti:
- perchè noi acquirenti dobbiamo dare tutte le garanzie del caso (non vincolare la proposta al mutuo e correre il rischio di non ottenerlo) nonostante ci siano dei vizi nell'immobile?
- sarebbe possibile mettere una clausola sospensiva o sull'adeguamento del catasto da fare prima della richiesta di mutuo, o sul buon esito della perizia?
- abbiamo l'impressione che l'unico obiettivo dell'agente immobiliare sia quello di chiudere l'accordo, senza porre clausole sospensive (che metterebbero in bilico la sua provvigione);

Non ci sarebbe una via di mezzo? Tipo: darci un mese di tempo entrambi, io per ottenere l'esito del mutuo, ed il venditore per adeguare il catasto; al non verificarsi di una delle due condizioni, la parte lesa riceverà un rimborso (minimo) dall'altra (in questo caso penso al venditore che dovra sopportare il costo dell'adeguamento del catasto, che si aggira intorno ai mille euro... se io non dovessi ottenere il mutuo gli andrei incontro sostenendo, come risarcimento, metà delle spese sostenute).

Ringrazio in anticipo a chi vorrà fornirmi dei punti di riflessione e consigli.

Grazie.

Antonio
 

Bagudi

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Agente Immobiliare
L'accettazione della proprietà alla proposta subordinata alla delibera del mutuo non è obbligatoria, è una cortesia che viene data all'acquirente.
Invece, se tu subordini la proposta alla conformità urbanistica e catastale, e il proprietario l'accetta ( e fa bene perchè anche altri acquirenti gliela potrebbero richiedere...) avrai tutto il tempo di chiedere il mutuo.
Calcola che oggi per avere la delibera di un mutuo ci vogliono anche tre mesi... quindi...
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Per l'agente immobiliare questa è una difformità di poco conto in sede di perizia, e qualora il perito dovesse accorgersene, il venditore provvederà all'aggiornamento catastale, a sua spese.
Di poco conto , forse, se i rapporti areoilluminanti sono comunque corretti, anche senza quella finestra.
E il fatto che il perito potrebbe non accorgersene non elimina l’irregolarità , che non va sanata solo in Catasto: bisognerebbe verificare anche i permessi depositati in Comune, e sistemare anche quell’aspetto con una sanatoria.
 
Ultima modifica:

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
perchè noi acquirenti dobbiamo dare tutte le garanzie del caso (non vincolare la proposta al mutuo e correre il rischio di non ottenerlo) nonostante ci siano dei vizi nell'immobile?
Perché il venditore deve avere l’immobile in regola al rogito, non necessariamente prima.
E se non lo fa, la responsabilità è sua: quindi anche il relativo rischio .
sarebbe possibile mettere una clausola sospensiva o sull'adeguamento del catasto da fare prima della richiesta di mutuo, o sul buon esito della perizia?
Ci vorrebbe, nel caso, una sospensiva relativa alla regolarità non solo catastale, ma anche urbanistica.
abbiamo l'impressione che l'unico obiettivo dell'agente immobiliare sia quello di chiudere l'accordo, senza porre clausole sospensive (che metterebbero in bilico la sua provvigione);
È probabile: ma dopo la predelibera reddituale, una sospensiva sarebbe meno incerta.

Comunque credo che tu debba muoverti dopo aver ricevuto risposta per il “mutuo in tasca”: al resto deve pensare il venditore.
 

AntonioPic

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie a tutti per i consigli forniti. Quindi, mi pare di aver capito, che sia soprattutto necessario vincolare la proposta, mediante clausola sospensiva, alla regolarità catastale e urbanistica (da fare entro tempistiche da concordare in proposta).
Invece, per quanto riguarda la determinazione di una stima (a grandi linee) del valore dell'immobile, ci sono strumenti online che consigliate? Ho dato un'occhiata al sito dell'Agenzia delle Entrate, ma è molto sommario.

Parliamo di un'immobile che ha un prezzo di vendita pari a 250 mila, e l'agente immobiliare ci ha detto che il suo valore sul mercato sarebbe tra i 223 e 228. Secondo voi, quale sarebbe un'offerta congrua da fare? Ho il timore che il perito possa valutare meno l'immobile.

Grazie per il vostro aiuto.
Antonio
 

Lopriore

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie a tutti per i consigli forniti. Quindi, mi pare di aver capito, che sia soprattutto necessario vincolare la proposta, mediante clausola sospensiva, alla regolarità catastale e urbanistica (da fare entro tempistiche da concordare in proposta).
Invece, per quanto riguarda la determinazione di una stima (a grandi linee) del valore dell'immobile, ci sono strumenti online che consigliate? Ho dato un'occhiata al sito dell'Agenzia delle Entrate, ma è molto sommario.

Parliamo di un'immobile che ha un prezzo di vendita pari a 250 mila, e l'agente immobiliare ci ha detto che il suo valore sul mercato sarebbe tra i 223 e 228. Secondo voi, quale sarebbe un'offerta congrua da fare? Ho il timore che il perito possa valutare meno l'immobile.

Grazie per il vostro aiuto.
Antonio
Non c'è un'offerta congrua. Fatti accompagnare da qualcuno che ne capisca di immobili amico geometra o ingegnere. Non fare offerte fidandoti degli altri. Le case non vanno un tot al kg
 

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