Andrew78

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Privato Cittadino
Salve a tutti,

i miei genitori hanno accettato (firmato ieri) una proposta d'acquisto per la loro casa dove è scritta la seguente.
"la presente proposta è vincolata al buon esito della vendita dell'appartamento di proprietà dell'acquirente". Non vi è indicato altro assieme a questa dicitura. La data per il rogito (senza preliminare) è scritto "entro il 30-11-2018" ed è anche scritto che la casa sarà consegnata entro il 15 dicembre 2018, quindi non al rogito. Purtroppo non avevo ben compreso la prima clausola sulla vendita vincolata, quindi ora cortesemente vi chiedo.

1) mancando una data (a meno che non faccia riferimento quella del rogito) è questa clausola e la stessa proposta comunque valida, considerando che non si può aspettare in eterno?
2) siccome l'acquirente si era presentato la prima volta con assegno postale, da noi rifiutato, ora questa seconda proposta pur indicando la presenza di caparra di 5.000 euro ancora non riporta estremi assegno, il quanto il cliente dice provvederà entro 10 gg. a portare assegno bancario e quindi l'agente inserirà gli estremi dell'assegno sulle proposte. Per via di questo, ho almeno fatto inserire la seguente:
"la proposta è vincolata al buon esito dell'assegno di caparra".

Concludo dicendo che abbiamo accettato perché altri acquirenti dovevano chiedere mutuo 100%, questo almeno è titolare di immobile e da visura catastale storica del soggetto risulta che abbia già venduto a maggio un immobile, ecco perché ci dava più garanzie di altri.

Comunque, in merito appunto soprattutto al punto 1, cosa ne pensate? avete consigli in generale da darmi?

Grazie mille
 

Lisa T.

Membro Junior
Agente Immobiliare
Premetto che tutta la proposta mi sembra paradossale, dall'assegno, alla consegna posticipata rispetto al rogito (che a ragione di logica dovrebbe essere chiesta dalla parte venditrice...), comunque, in merito alla "condizione" relativa alla vendita dell'appartamento del proponente, pur non essendoci data, c'è comunque la data del rogito notarile, che deve essere rispettata. Una domanda: è scritto entro, o entro e non oltre? Altro dubbio che mi sorge è che non è indicato se la clausola vincolante è sospensiva o risolutiva (cosa che fa differenza perché nel secondo caso dovresti pagare la mediazione anche se l'affare non andasse a buon fine).
 

Andrew78

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno,

grazie per la risposta.

1) no, siamo stati noi a chiedere tempo dopo il rogito, cosa accettata dall'acquirente senza altre clausole (ha solo chiesto riduzione rispetto a quanto da noi domandato inizialmente);
2) non c'è scritto altro oltre quella clausola che ho riportato, tuttavia, sul contratto firmato con l'agenzia (tra le più famose e grandi) c'è scritto che la percentuale matura appena il venditore accetta proposta acquirente, tuttavia, dato che manca l'assegno, ho già detto all'agente che aspetteremo questo e lui ha detto che va bene. Inoltre, subito dopo firmato contratto ho inviato pec a nome di mio padre per indicare che "si attendeva assegno al fine di formalizzare la proposta allegata appena firmata".
3) c'è scritto solo "entro il".

Il fatto comunque che l'acquirente avesse accettato di non avere le chiavi al rogito e che pagasse con assegni circolari (mentre in altri casi la banca avrebbe pagato non al rogito ma dopo aver iscritto l'ipoteca, quindi con tutte le possibili attese e disguidi) mi ha fatto propendere per l'accettazione.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Quanta approssimazione ...bisognerebbe leggere tutta la proposta, ma certo non è il massimo ...
1) mancando una data (a meno che non faccia riferimento quella del rogito) è questa clausola e la stessa proposta comunque valida, considerando che non si può aspettare in eterno?
C'è il termine del rogito: se non avrà venduto entro quella data, vorrà dire che la condizione sospensiva non si è avverata e la vostra compravendita non sarà effettuata.
2) siccome l'acquirente si era presentato la prima volta con assegno postale, da noi rifiutato, ora questa seconda proposta pur indicando la presenza di caparra di 5.000 euro ancora non riporta estremi assegno, il quanto il cliente dice provvederà entro 10 gg. a portare assegno bancario e quindi l'agente inserirà gli estremi dell'assegno sulle proposte. Per via di questo, ho almeno fatto inserire la seguente:
"la proposta è vincolata al buon esito dell'assegno di caparra".
Per stare tranquillo ( no assegno-no accettazione valida) , avresti dovuto scrivere :
“L’accettazione della proposta è vincolata alla consegna di assegno di euro 5.000”.
Però ricorda che l’assegno sarà tenuto in deposito dall’agente e non vi va consegnato, fino all’eventuale avveramento della condizione “vendita i mobiledell’acquirente”. E non sarà caparra fino alla consegna a voi.
tuttavia, sul contratto firmato con l'agenzia (tra le più famose e grandi) c'è scritto che la percentuale matura appena il venditore accetta proposta acquirente, tuttavia, dato che manca l'assegno, ho già detto all'agente che aspetteremo questo e lui ha detto che va bene. Inoltre, subito dopo firmato contratto ho inviato pec a nome di mio padre per indicare che "si attendeva assegno al fine di formalizzare la proposta allegata appena firmata".
Quando c'è una condizione sospensiva le provvigioni sono dovute solo e soltanto se la condizione sospensiva si avvera; in quel momento il contratto diventa efficace e l’agenzia va pagata.
Ma se la condizione non si avvera niente è dovuto; questo l’agenzia lo dovrebbe sapere bene.
Il fatto comunque che l'acquirente avesse accettato di non avere le chiavi al rogito e che pagasse con assegni circolari (mentre in altri casi la banca avrebbe pagato non al rogito ma dopo aver iscritto l'ipoteca, quindi con tutte le possibili attese e disguidi) mi ha fatto propendere per l'accettazione.
Forse l’agenzia ti ha informato male, ma la possibilità che il saldo avvenga qualche tempo dopo il rogito (dopo la trascrizione effettuata dal notaio) c'è sempre , anche quando non è esplicitata.
L’acquirente può richiedere questa modalità fino al momento del rogito, e il venditore non si può opporre.
Non dovrebbe essere un’eventuale attesa di poco tempo a determinare la scelta di accettare una proposta.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
se i suoi hanno sottoscritto una proposta così congegnata appare evidente che non sono stati assistiti da un professionista che li avrebbe tutelati e sconsigliati dal firmarla... ora che è stata accettata non potranno che attendere il rogito sperando che la condizione si avveri.... ad ogni modo sempre preferibile il saldo al rogito.
 

Rosa1968

Membro Storico
avvocato poi mi spiega come si arriva al rogito con un contratto sospeso e privo di efficacia.
Bisogna secondo me fare un incontro tutti insieme appassionatamente per chiarire e stabilire controfirmando nuovi punti in quel contratto tra cui dare un termine prima del rogito notarile dove la sospensiva si deve avverare. Con l'avveramento allora si arriva al rogito senza non si può.
 

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