Visto che mi dicono essere diplomatico accetterò il rischio di esprimermi in merito!
Da quello che scrivi, come è stato giustamente messo in risalto da Marina, sembra proprio che tu abbia volontariamente agito per scavalcare l'agenzia che con il suo lavoro (investimenti pubblicitari, informazioni, organizzazione ed esecuzione di visite) ti aveva fatto conoscere l'appartamento in vendita. Considera peraltro che sicuramente l'agenzia era pronta a svolgere tutto il lavoro "che avete seguito voi direttamente" se solo gliene avessi dato la possibilità!
Credo sia fuori di dubbio che la tua condotta sia stata scorretta (immagina se con un'acrobazia del genere il tuo datore di lavoro non ti pagasse lo stipendio per un mese), ma come ci dici non sono le remore morali a muoverti ma piuttosto la paura delle conseguenze.
Secondo me stai messa male! Poteva andarti bene ma (fortunatamente ) i colleghi sono stati attenti e ti hanno beccata. Può darsi che per la provvigione non ci sia più nulla da fare, ma scommetterei che il legale dei colleghi si focalizzerà proprio sul "falso in atto pubblico" (documentato dal foglio visita firmato), per cercare di farti più male possibile anche dal punto di vista penale!
Che fare, allora? A mio avviso quello che ti ha suggerito la tua saggia amica: contatta l'agenzia e trova un accordo perchè loro si fermino e tu possa uscirne senza danni (il pagare la loro provvigione sarà per te un atto dovuto). Quando e se tutto sarà finito e potrai tirare un sospiro di sollievo ti consiglio di riflettere come avresti "percepito" l'accaduto se, come ti ho detto, la parte ingiustamente danneggiata fossi stata tu.
N.B. La vicenda potrebbe peraltro essere completamente inventata e tu potresti essere non Gaia, ma un "troll" venuto qui a provocare e disturbare. Se questo fosse il caso .... lo vedremo presto!
Da quello che scrivi, come è stato giustamente messo in risalto da Marina, sembra proprio che tu abbia volontariamente agito per scavalcare l'agenzia che con il suo lavoro (investimenti pubblicitari, informazioni, organizzazione ed esecuzione di visite) ti aveva fatto conoscere l'appartamento in vendita. Considera peraltro che sicuramente l'agenzia era pronta a svolgere tutto il lavoro "che avete seguito voi direttamente" se solo gliene avessi dato la possibilità!
Avevamo avvertito l'agenzia che non eravamo più interessati e di non dare seguito. Non pensavo di essere vincolata dopo un anno ancora all'agenzia. Non vorrei essere accusata di truffa al mediatore e dichiarazione falsa in atto notorio.
Per la provvigione potrei anche pagarla, mi spaventa un reato penale. (un'amica me ne ha parlato e mi consigliava di regolarizzare l'atto dichiarando con un'integrazione all'atto di compravendita che ci eravamo avvalsi dell'aiuto dell'agenzia mediatrice).
Credo sia fuori di dubbio che la tua condotta sia stata scorretta (immagina se con un'acrobazia del genere il tuo datore di lavoro non ti pagasse lo stipendio per un mese), ma come ci dici non sono le remore morali a muoverti ma piuttosto la paura delle conseguenze.
Secondo me stai messa male! Poteva andarti bene ma (fortunatamente ) i colleghi sono stati attenti e ti hanno beccata. Può darsi che per la provvigione non ci sia più nulla da fare, ma scommetterei che il legale dei colleghi si focalizzerà proprio sul "falso in atto pubblico" (documentato dal foglio visita firmato), per cercare di farti più male possibile anche dal punto di vista penale!
Che fare, allora? A mio avviso quello che ti ha suggerito la tua saggia amica: contatta l'agenzia e trova un accordo perchè loro si fermino e tu possa uscirne senza danni (il pagare la loro provvigione sarà per te un atto dovuto). Quando e se tutto sarà finito e potrai tirare un sospiro di sollievo ti consiglio di riflettere come avresti "percepito" l'accaduto se, come ti ho detto, la parte ingiustamente danneggiata fossi stata tu.
N.B. La vicenda potrebbe peraltro essere completamente inventata e tu potresti essere non Gaia, ma un "troll" venuto qui a provocare e disturbare. Se questo fosse il caso .... lo vedremo presto!