Il canone a scaletta è una modalità lecita, con alcuni accorgimenti; ma la parte non in denaro è comunque dotata di valore economico.
In
questo articolo avevo spiegato che i lavori rimangono al proprietario, quindi anche se non è un canone, automaticamente vi è un passaggio di valore economico.
Seguendo questo ragionamento, l'agente immobiliare ha diritto di essere pagato per l'affare, non per il singolo atto, altrimenti il codice civile non parlerebbe appunto di "affare" inteso come operazione di valore economico, più che come sequenza di atti giuridici.
La vicenda analizzata dalla Cassazione la dice lunga: l'agenzia delle entrate ha vinto la causa, perché il presupposto delle imposte sui redditi da locazione è il fatto essere proprietario e non il fatto di ricevere un canone e quindi se a livello fiscale è sancito che il valore, in questo caso, sarebbe quello pieno, non si vede perché negare all'agente immobiliare il calcolo sul valore pieno dell'affare.