Beh, sì e no.
Diciamo che in italia, come sai, si tende a correre ai ripari all'ultimo momento, cercando di cambiare il meno possibile la situazione, o al limite ignorando le leggi nuove il più possibile, cercando di adeguarsi solo di facciata.
Ma qui il problema è diverso, l'europa in questo caso non legifera al posto dei paesi ma da direttive che hanno lo scopo di unire l'economia dei paesi il più possibile, per realizzare almeno l'unione europea dal punto di vista economico.
Il fatto che la bolkestein non abbia realizzato quanto si sperava, è palese, quindi forzano la mano.
Non pensano agli agenti immobiliari o agli avvocati o ai commercianti, il progetto li comprende, ma non se ne occupa direttamente per colpirli o per premiarli, nell'idea europea il progetto è per il bene di tutti.
In relazione al S.M.A., il riassunto è quello del primo post che ho scritto, quindi è chiaro che se dovesse diventare direttiva l'italia si dovrà adeguare e se sono regolati gli agenti immobiliari degli altri paesi, il fatto di non esserne compresi come agenti italiani magari perchè chi vi rappresenta ha deciso di ignorare (come a suo tempo fece con la 15733) significa poco, se pensi al principio di multireciprocità anzi, significa che come categoria subirete ancora senza aver detto la vostra.
Se ricordate la vicenda precedente (uni 15733) chi vi rappresentava non ha fatto alcuna osservazione a differenza di altri paesi, quindi direi o disinteresse o silenzio assenso passivo probabilmente dettato, se faccio il processo alla intenzione, da disinteresse o dall'idea che quella uni suggerimento "non s'avrà da fare mai", tra l'altro è curioso che quando è diventata UNI non sia stata tradotta...
Guardiamo il passato: le direttive arrivano e l'italia, sonnecchiosa, le rispetta all'ultimo momento adeguandosi goffamente, magari facendo leggi che non hanno capo ne coda, dovreste ricordarvii che è già successo, no (bolkestein)?
Seguendo questo filo del discorso, non è che si subisce l'europa e le sue teorie o i suoi progetti bislacchi ma tutt'altro, l'europa propone e decide, attraverso la commissione che ci comprende (l'italia c'è), alcune politiche comunitarie, sta ai diversi paesi e alle categorie coinvolte subire o cavalcare il processo, quindi semmai nell'ordine voi subite l'europa, l'italia e per finire il vostro atteggiamento (o di chi vi rappresenta).
Credo vi rendiate conto che il mondo è cambiato molto e che anche chi spera di lavorare nel suo piccolo fazzoletto deve fare i conti con la tovaglia.