I patti firmati erano 50% al mandato e 50% alla consegna lavori, che per lui vuol dire presentazione della pratica in comune, per noi era al termine della risposta del comune, in realtà, verbalmente abbiamo poi pattuito un 30% ad inizio lavori, un secondo acconto e siamo a circa il 70% del pattuito, sono rimasti un 2.400,00 compreso spese (cassa geom. e cassa ing.). Lui sembra molto preoccupato di questo nostro diniego di saldare tutto subito, a suo dire " .... e se il comune risponde fra un anno? quando incasso la mia parcella?
Ieri ho proposto di saldare la fattura dell'ingegnere strutturale, che ha svolto la parte di sua competenza, 1.200,00 euro, anche perché è un esterno all'ufficio, rimarrebbero circa 1200,00 euro da saldare a fronte di un preventivo di quasi 7.000,00 euro tasse e bolli vari.
Non ricevere il saldo a causa del diniego del Comune potrebbe anche essere corretto (dipende dal perché del diniego); quindi ritengo che vada pagato a step, come ho già indicato.
In che senso?
Ipotesi 1:-non ha completato e o ha presentato male la documentazione.
Ipotesi 2 :- il comune richiede altre pratiche non previste per il caso inerente.
Ma il comune quanto tempo può impiegare a dare un responso, qualcuno mi ha detto 3 mesi, altri 2, il geom. assunto mi ha detto che una sua pratica il comune ha impiegato 9 mesi a dare il responso. dove sta la ragione?