maurizio ha scritto:
volevo chiedere se qualcuno ha esperienza in merito:
l'agente immobiliare non effettua le visure ipotecarie su di un immobile oggetto di compromesso sul quale invece risulta esserci un ipoteca.
La domande sono queste:
1. l'AI è responsabile ?
2. L'assicurazione sui rischi professionali copre la restituzione della caparra versata dall'acquirente?
Dunque la questione è delicata e molto attuale.
La legge ci impone di riferire "tutto quanto a nostra conoscenza" all'acquirente, e l'unico obbligo consiste nell'informare l'acquirente circa "note" vicissitudini dell'immobile.
E fin qui tutto bene. In linea teorica sarebbe sufficiente che l'AI non si informasse su nulla e automaticamente non sarebbe responsabile di un cavolo di niente.
Se non che, la giurisprudenza corrente ha stabilito che "palesi difformità", o vicende arcinote debbano obbligatoriamente essere conosciute dall'agente immobiliare e di conseguenza riferite all'acquirente o alle parti.
Durante il ricevimento di incarico o mandato di vendita, è obbligo dell'agente immobiliare identificare il legittimo proprietario dell'immobile e identificare l'immobile stesso. Come? Attraverso la visione dell'atto di provenienza, della planimetria e del certificato catastale. Inoltre è altrettanto necessario visitare l'immobile di persona. Il che messo in relazione con la documentazione già dovrebbe fornirci una chiara idea sulle eventuali difformità planimetriche, le servitù eventuali, i diritti di terzi sulla proprietà, il regolamento condominiale contrattuale (e non assembleare) e altre cose di questo tenore.
Inoltre l'identificazione del venditore ci permette di sapere se costui o costei sono riconosciuti dall'opinione pubblica come cattivi pagatori o in generale gente di cui non fidarsi.
Diciamo che qui si fermano gli obblighi di legge e di giurisprudenza dell'agente immobiliare classico.
Ergo non siamo obbligati a fare delle visure ipotecarie se non abbiamo sentore palese che ci possa essere qualcosa sotto. Resta l'obbligo di chiedere (e mettere per iscritto l'esito sul mandato o incarico di vendita) al venditore se l'immobile sia viziato da ipoteche o altri pesi e vincoli di sorta.
Se il venditore nega addebiti di questo tipo siamo salvi (ripeto solo se lo indichiamo sull'incarico o mandato di vendita, altrimenti rimane "verba volant").
Detto questo che risponde alla tua domanda, resta la responsabilità professionale ed etica di aver messo un Cliente nei guai. E proprio per questo, consiglio vivamente di spendere 20 euro e fare sempre una visura ipotecaria dell'immobile. Perche?
- Siamo pagati molto bene per il lavoro che facciamo[/*:m:b3lsli8l]
- Un Cliente sicuro e un Cliente soddisfatto[/*:m:b3lsli8l]
- Non ci faremo sorprendere dal Notaio che scopre un'ipoteca non cancellata, dimenticata o ignorata.[/*:m:b3lsli8l]
- Eviteremo di perdere tempo su un immobile eventualmente non vendibile o non vendibile "liscio" spendendo solo 20 euro anzichè migliaia in pubblicità e visite inutili.[/*:m:b3lsli8l]
Sulla questione assicurazione, leggendo il contratto sembrerebbe proprio che l'assicurazione serva a quello. Temo francamente che qualora il tribunale si esprimesse con una condanna a carico dell'AI, l'assicurazione dopo aver pagato l'acquirente, si potrebbe rivalere sull'AI per il risarcimento del sinistro, ma non ho pratica (per fortuna) in questo tema, nè ho mai sentito di vicende del genere...
Se qualcuno ne sa qualcosa...
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