Anche io ti rispondo senza polemica, perchè capisco benissimo quello che provi, dal momento che, pur essendo dalla parte della ragione essendo l'acquirente, ti scontri con delle realtà così negative...
In realtà, ci troviamo (ti trovi) in questa situazione perchè dal 1 luglio 2010 è entrata in vigore una legge sulla conformità edilizia, che è partita dalla fine: cioè, facciamo una legge, facendo finta che l'Italia sia un paese con tutte le carte in regola e chi vivrà, vedrà...
Invece di legiferare invitando i cittadini a controllare i propri immobili e magari fare un condono limitato ai piccoli abusi (non certamente esteso ai pachidermi costruiti sul mare o all'interno di un'oasi protetta
), per poi far entrare in vigore la legge sulla conformità edilizia (e il bello
è che la legge parla
solo di conformità catastale, ma quella urbanistica viene di conseguenza a cascata, però il legislatore fa finta di non saperlo...) hanno buttato milioni di immobili nel caos più assoluto...
Praticamente, 9,9 immobili su 10 costruiti prima del 1967 sono in questa condizione e, per sopramercato, i Comuni hanno pensato bene, alla luce delle normative attuali, di rendere insanabili alcune difformità che una volta erano normali e venivano trattate con superficialità dai Comuni stessi (quanti appartamenti che hanno l'abitabilità, quando vai a guardarci, hanno abusi oggi ritenuti insanabili ????
Tu capisci che raccapezzarsi in questo casino gigantesco è complicato.
Oggi si rende necessario, come tu dici, un esame preventivo approfondito dell'immobile da un punto di vista tecnico, e ti assicuro che i maggiori nemici sono i proprietari che si ritrovano, senza neanche saperlo, un immobile con gravi vizi, ma che devono spendere dei gran soldi prima di vendere...
In Toscana e a Parma vige da anni l'usanza della Relazione Tecnica Obbligatoria per gli immobili e i notai non stipulano senza, ma in tutta Italia non è così...
Per es. a Bologna, ci stiamo attrezzando per farlo (proprio sotto la spinta propulsiva della FIAIP), ma non puoi immaginare la fatica e la difficoltà a mettere tutti d'accordo, Notai compresi.
Il mercato purtroppo non è ancora abituato a questo stravolgimento epocale (e non è un'esagerazione, credimi) e chi ne fa le spese sono i primi acquirenti, come te, che scontano sulla loro pelle le difficoltà legate a una novità di questo genere...
E ti assicuro che non è facile nemmeno per gli agenti immobiliari...
Silvana