dopo tanta ricerca, ho trovato un appartamento che esprimesse un buon compromesso, tra posizione ideale, comodità abitativa e dei vari servizi e, osservando i PREZZI LIBERI degli affitti a roma, relativamente conveniente. volevo una casa all'ultimo piano, con un terrazzo per i miei cani, non necessariamente grande, essendo solo. quella che ho scelto è di circa 50 metri quadrati, 2 camere + servizi. la camera più importante della casa è stata ricavata dalla chiusura a vetri di una metà del terrazzo esistente. è stata il motivo della mia scelta, per l'enorme quantità di luce che mi ha colpito, quando sono stato accompagnato a vederla la prima volta. il palazzo è degli anni 50 e la casa è rimasta praticamente la stessa di allora. il problema, che avrei potuto scoprire solo vivendo la casa è la spaventosa escursione termica che vivo, avendo deputato la veranda a camera da letto, essendo la più grande. ho riscontrato -5° nelle notti di neve dello scorso inverno e 30\35° con il sole a mezzogiorno. facendo un sopralluogo, ho scoperto che il tetto della stanza è costituito da lamierino coibentato e che, sopra un normale controsoffitto in cartongesso, non c'è la soletta in laterizio. in pratica vivo quasi all'aperto. onestamente è un problema facilmente risolvibile, anche soltanto lavorando dall'interno ma, secondo me, la casa non rientra più nei parametri di vivibilità che mi sono stati offerti all'inizio. vorrei evitare di affrontare una rescissione di contratto, anche per non ricominciare da capo con il trasloco ma credo di essere nel pieno diritto di chiedere una rinegoziazione del contratto di locazione