Salve,
Scrivo per chiedere consiglio su come procedere e chi contattare per verificare se ci sono gli estremi per ridurre o contestare la provvigione dell'agenzia.
Questo poiché è stato corretto unilateralmente a penna un contratto e ci sono state omesse informazioni importanti.
Ci siamo rivolti ad un'agenzia molto nota del nostro territorio. L'agenzia ci ha proposto un immobile ad un prezzo vantaggioso (110.000€). Non ha voluto darci né planimetria né dati catastali né certificazione energetica (non presente) né informazioni sullo stato degli impianti né nulla. Abbiamo visitato l'appartamento e agente e proprietaria ci hanno detto che ci lasciavano il mobilio meno due tavoli e le porte. Abbiamo proposto la visita di un idraulico a nostre spese per essere rassicurato sugli impianti ventennali. Durante questa visita (avvenuta circa 10 giorni dopo il primo contatto, siamo stati presenti solo noi, il tecnico e la proprietaria. L'agente immobiliare purtroppo aveva il covid. Avendo l'idraulico fatto le pulci agli impianti la proprietaria si è innervosita, ci ha dato un aut aut di fare la proposta a stretto giro aumentando la cifra richiesta a 120.000. Abbiamo contattato l'agenzia per provare a trattare la cifra escludendo il mobilio ma l'agente ci ha confermato che la cifra ormai era stata alzata ed intrattabile, e alla proprietaria il mobilio tanto non interessava e lo avrebbe lasciato in ogni caso. Ci siamo quindi recati in agenzia e l'agente immobiliare ha redatto per noi al PC una proposta d'acquisto a 120.000 cl"comprensiva di cucina e mobilio concordato". Alle mie richieste di fare una lista mi ha invitato ad essere meno ansiosa. L'agente ci ha scritto qualche giorno per "ritirare la proposta accettata".
L'abbiamo ritirata e controfirmata il 26/04, velocemente poiché l'agente era occupata. L'abbiamo portata in banca e quel giorno stesso abbiamo fatto richiesta mutuo.
In quei giorni ho scritto all'agente per avere visure catastali da dare in banca e lista dei mobili ma l'agente è stata sfuggente e a fatica mi ha mandato i dati catastali (no visura) che ho consegnato in banca.
Ho scritto nuovamente all'agente per il mobilio o altre informazioni ma l'agente non ha più risposto a mail o telefonate.
Il 27 maggio dopo svariati messaggi l'agente mi ha telefonato e informato il probabile slittamento del rogito per difformità catastali condominiali che pensavano di risolvere in poco tempo ma che si erano rilevate più complesse del provvisto. Ho chiesto perché non ero stata informata, mi è stato detto che non era mia competenza. Ho chiesto se in caso di ritardo avrei avuto diritto al pagamento di una penale da parte della proprietaria e mi è stato detto che era impossibile e fuori dai miei diritti. Ho chiesto allora dei mobili e mi è stato detto che la proprietaria li stava portando via. Sconvolti dalla telefonata ci siamo recati in agenzia e l'agente ha moderato i toni promettendoci che parte del mobilio ci sarebbe stato lasciato e che effettivamente la storia della cantina non era così grave. C'è stato inoltre riferito che avevano modificato la scritta "cucina e mobilio concordato" sulla proposta in "cucina e mobilio da concordare" e io ritirando e controfirmando avevo accettato le nuove condizioni. Ho chiesto allora nuovamente una lista di mobili da concordare e allegare alla proposta e l'agente ha sminuito.
Dal 27/5 ho chiamato l'agenzia tutti i giorni due volte al giorno, sempre rassicurata su mobilio e cantina, per pretendere la lista dei mobili. Venerdì l'agenzia mi ha informato che la proprietaria aveva deciso di portare via tutti i mobili lasciandomi solo la cucina. Alle mie contestazioni sulla modifica unilaterale non siglata in parte sul contratto, sulle omissioni sulle difformità, sulle bugie sul mobilio, l'agente mi ha invitato a lasciare la compravendita se le nuove condizioni non mi interessavano e ha riso delle mie richieste di coinvolgere un legale.
Ora, noi purtroppo:
1) non vogliamo tirarci indietro e perdere la caparra;
2) non vorremmo tirarci indietro sulla compravendita con cui ci siamo impegnati in banca, riescendo per un pelo a strappare un mutuo consap a tasso fisso che oggi non ci sarebbe più possibile richiedere;
3) non ci sentiamo in nessuna misura tutelati dall'agenzia e non sappiamo a chi chiedere aiuto;
4) abbiamo paura vogliano che ci tiriamo fuori poiché in realtà la difformità di cui c'hanno accennato è troppo complessa da risolvere in pochi mesi.
Insomma, noi ci siamo rassegnati a perdere in tutti i casi. Innanzitutto perdere la possibilità di ribellarci alle continue piccole ingiustizie subite, poiché altrimenti perdiamo la possibilità di acquistare casa.
Non sappiamo che fare. Vorremmo:
- andare avanti con la compravendita;
- informare banca e notaio al più presto delle difformità per chiedere a loro consiglio;
- chiedere riduzione della provvigione dell'agenzia scorretta;
- verificare se i moduli utilizzati (un foglio Word al PC compilato con noi) sono depositati alla camera di commercio.
Secondo voi ci sono gli estremi? Secondo voi è corretto? Come si chiede? Quale figura professionale dovrei consultare?
L'avvocato di mio padre mi ha suggerito di non pagarla il giorno del pagamento e riderle in faccia, ma non sono sicura sia una buona idea XD
Scrivo per chiedere consiglio su come procedere e chi contattare per verificare se ci sono gli estremi per ridurre o contestare la provvigione dell'agenzia.
Questo poiché è stato corretto unilateralmente a penna un contratto e ci sono state omesse informazioni importanti.
Ci siamo rivolti ad un'agenzia molto nota del nostro territorio. L'agenzia ci ha proposto un immobile ad un prezzo vantaggioso (110.000€). Non ha voluto darci né planimetria né dati catastali né certificazione energetica (non presente) né informazioni sullo stato degli impianti né nulla. Abbiamo visitato l'appartamento e agente e proprietaria ci hanno detto che ci lasciavano il mobilio meno due tavoli e le porte. Abbiamo proposto la visita di un idraulico a nostre spese per essere rassicurato sugli impianti ventennali. Durante questa visita (avvenuta circa 10 giorni dopo il primo contatto, siamo stati presenti solo noi, il tecnico e la proprietaria. L'agente immobiliare purtroppo aveva il covid. Avendo l'idraulico fatto le pulci agli impianti la proprietaria si è innervosita, ci ha dato un aut aut di fare la proposta a stretto giro aumentando la cifra richiesta a 120.000. Abbiamo contattato l'agenzia per provare a trattare la cifra escludendo il mobilio ma l'agente ci ha confermato che la cifra ormai era stata alzata ed intrattabile, e alla proprietaria il mobilio tanto non interessava e lo avrebbe lasciato in ogni caso. Ci siamo quindi recati in agenzia e l'agente immobiliare ha redatto per noi al PC una proposta d'acquisto a 120.000 cl"comprensiva di cucina e mobilio concordato". Alle mie richieste di fare una lista mi ha invitato ad essere meno ansiosa. L'agente ci ha scritto qualche giorno per "ritirare la proposta accettata".
L'abbiamo ritirata e controfirmata il 26/04, velocemente poiché l'agente era occupata. L'abbiamo portata in banca e quel giorno stesso abbiamo fatto richiesta mutuo.
In quei giorni ho scritto all'agente per avere visure catastali da dare in banca e lista dei mobili ma l'agente è stata sfuggente e a fatica mi ha mandato i dati catastali (no visura) che ho consegnato in banca.
Ho scritto nuovamente all'agente per il mobilio o altre informazioni ma l'agente non ha più risposto a mail o telefonate.
Il 27 maggio dopo svariati messaggi l'agente mi ha telefonato e informato il probabile slittamento del rogito per difformità catastali condominiali che pensavano di risolvere in poco tempo ma che si erano rilevate più complesse del provvisto. Ho chiesto perché non ero stata informata, mi è stato detto che non era mia competenza. Ho chiesto se in caso di ritardo avrei avuto diritto al pagamento di una penale da parte della proprietaria e mi è stato detto che era impossibile e fuori dai miei diritti. Ho chiesto allora dei mobili e mi è stato detto che la proprietaria li stava portando via. Sconvolti dalla telefonata ci siamo recati in agenzia e l'agente ha moderato i toni promettendoci che parte del mobilio ci sarebbe stato lasciato e che effettivamente la storia della cantina non era così grave. C'è stato inoltre riferito che avevano modificato la scritta "cucina e mobilio concordato" sulla proposta in "cucina e mobilio da concordare" e io ritirando e controfirmando avevo accettato le nuove condizioni. Ho chiesto allora nuovamente una lista di mobili da concordare e allegare alla proposta e l'agente ha sminuito.
Dal 27/5 ho chiamato l'agenzia tutti i giorni due volte al giorno, sempre rassicurata su mobilio e cantina, per pretendere la lista dei mobili. Venerdì l'agenzia mi ha informato che la proprietaria aveva deciso di portare via tutti i mobili lasciandomi solo la cucina. Alle mie contestazioni sulla modifica unilaterale non siglata in parte sul contratto, sulle omissioni sulle difformità, sulle bugie sul mobilio, l'agente mi ha invitato a lasciare la compravendita se le nuove condizioni non mi interessavano e ha riso delle mie richieste di coinvolgere un legale.
Ora, noi purtroppo:
1) non vogliamo tirarci indietro e perdere la caparra;
2) non vorremmo tirarci indietro sulla compravendita con cui ci siamo impegnati in banca, riescendo per un pelo a strappare un mutuo consap a tasso fisso che oggi non ci sarebbe più possibile richiedere;
3) non ci sentiamo in nessuna misura tutelati dall'agenzia e non sappiamo a chi chiedere aiuto;
4) abbiamo paura vogliano che ci tiriamo fuori poiché in realtà la difformità di cui c'hanno accennato è troppo complessa da risolvere in pochi mesi.
Insomma, noi ci siamo rassegnati a perdere in tutti i casi. Innanzitutto perdere la possibilità di ribellarci alle continue piccole ingiustizie subite, poiché altrimenti perdiamo la possibilità di acquistare casa.
Non sappiamo che fare. Vorremmo:
- andare avanti con la compravendita;
- informare banca e notaio al più presto delle difformità per chiedere a loro consiglio;
- chiedere riduzione della provvigione dell'agenzia scorretta;
- verificare se i moduli utilizzati (un foglio Word al PC compilato con noi) sono depositati alla camera di commercio.
Secondo voi ci sono gli estremi? Secondo voi è corretto? Come si chiede? Quale figura professionale dovrei consultare?
L'avvocato di mio padre mi ha suggerito di non pagarla il giorno del pagamento e riderle in faccia, ma non sono sicura sia una buona idea XD