frvanel

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Professionista
no, puoi rinunciare alla proprietà e come ti ho detto passa allo Stato.

chi domanda non parla di eredità, ma parla di proprietà immobiliare in comunione con un familiare.....leggi bene all'inizio

e poi la rinuncia ad una eredità immobiliare non comporta che questa passa automaticamente allo Stato, ma passa invece ai parenti più vicini di grado all'erede, che devono decidere se accettare o rinunciare

la proprietà passa allo Stato solo quando non ci sono parenti entro il 6° grado che accettano

Esatto. Oppure accresce la quota degli altri proprietari.
Più che altro mi interessano le conseguenze di tale rinuncia.
E mi è stato accennato che sono diverse rispetto alla donazione.

se non stai parlando di eredità, dato che non c'è scritta questa parola, non puoi accrescere la quota degli altri comproprietari rinunciando alla tua proprietà....puoi accrescere la loro quota solo donandogliela(o vendendo a loro, se la vogliono comprare)
 
Ultima modifica di un moderatore:

Rosa1968

Membro Storico
Non cambia niente. Io voglio rinunciare alla mia quota la quale accrescerà l'altra. C'è una specifica del notariato proprio sulla rinuncia alla proprietà.
 

frvanel

Membro Attivo
Professionista
no, puoi rinunciare alla proprietà e come ti ho detto passa allo Stato.
Non cambia niente. Io voglio rinunciare alla mia quota la quale accrescerà l'altra. C'è una specifica del notariato proprio sulla rinuncia alla proprietà.

mi sono appena informato, e la rinuncia alla proprietà immobiliare esiste, ma......accresce lo Stato, non il comproprietario

di conseguenza, se chi domanda vuole rinunciare alla comproprietà immobiliare facendola passare allo Stato, lo può fare

se invece vuole rinunciare alla comproprietà immobiliare per farla diventare del comproprietario, non può fare la rinuncia alla proprietà, ma deve donargliela o vendergliela
Il Consiglio Nazionale del Notariato ci svela come potersi "disfare" di una proprietà immobiliare troppo costosa - Federnotai Triveneto
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Buonasera a tutti,

Sono nuova nel forum e vorrei presentarmi.
Sono Martina e ho 29 anni. Vivo a Roma.
Sto cercando dei chiarimenti in merito alla rinuncia di un diritto reale/ rinuncia ad una proprietà immobiliare in comunione con un mio altro famigliare.
La rinuncia comporta gli stessi effetti di una donazione? ovvero la difficoltà di vendere l'immobile data la mancata concessione di finanziamenti da parte degli istituti bancari?

Vi ringrazio molto per il prezioso aiuto che mi potete dare.

Un saluto,
Martina

Puoi rinunciare, le imposte sono quelle della donazione e devi fare un atto notarile.
Secondo me però sorgono i problemi di vendita/mutuo che tu paventavi,
Fai sapere cortesemente perchè l'argomento è molto interessante in quanto la rinuncia è poco conosciuta
grazie

anzi no mi correggo: leggendo un passo dalla pagina del notaio Tonalini tritiro ciò che ho scritto sopra poco fa:

La rinuncia alla quota di comproprietà consente di accrescere la quota dei comproprietari, e ciò può risultare, in alcuni casi, vantaggioso. Se i comproprietari sono due, per esempio due coniugi che hanno acquistato insieme la casa, la rinuncia da parte di uno di loro fa sì che l’altro divenga pieno proprietario, senza che ciò comporti i problemi sulla futura commerciabilità dei beni, che deriverebbero da una donazione della quota di comproprietà.
Fonte notaio Tonalini
 

alberorosso

Membro Junior
Privato Cittadino
Infatti, la rinuncia è poco conosciuta. Pur navigando su internet e facendo tante ricerche rimangono molti dubbi.
Poiché di fatto produce gli stessi effetti di una donazione (proprio per questo motivo viene chiamata "donazione indiretta" e si pagano le medesime imposte) davo quasi per scontato che le conseguenze sono le stesse.
Ovvero impugnabilità della rinuncia da parte degli aventi causa e conseguente difficolta a vendere l'immobile.
 

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