Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ricordato che l'unico interlocutore dell'amministratore dovrebbe essere il proprietario, nella pratica, specie un tempo, in molte regioni l'amministratore si prestava a suddividere (in modo standard) le cosiddette spese di proprietà rispetto alla normale gestione, tra locatore ed inquilino.

Ma se un proprietario intende addebitare TUTTE le spese condominiali al conduttore, deve interfacciarsi solo lui all'amministratore, anticipando gli acconti e saldi, facendosi poi rimborsare dagli inquilini secondo contratto.

Ma anche il contratto è bene sia scritto in modo corretto: considerata la "eccezionalità" rispetto alla prassi corrente, è bene indicare esplicitamente sul contratto quali spese di proprietà si intendono incluse negli obblighi dell'inquilino.

Ad esempio io scrivo che anche le spese di amministrazione sono a loro carico. (in fondo è obbligatorio quando le ui sono più di 8, e svolge un servizio per tutti i residenti)

Non ritengo invece corretto addebitare la spesa di assicurazione: questa copre le responsabilità del condòmino e del condominio rispetto alla compagine e terzi. Forse è solo una mia opinione, ma non credo di sbagliare.
 

gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
E' una dizione piuttosto generica
Non è una dizione "piuttosto generica", ma specifica: ogni consuntivo e ogni preventivo presenta la gestione "ordinaria" annualmente contenente tutte le spese ordinarie, in genere approvate con apposita "assemblea ordinaria"; a parte ci sono o consuntivi e i preventivi per le spese "straordinarie".
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non è una dizione "piuttosto generica",
Se l'amministrazione, come consueto, classificasse i capitoli di spesa tra spese di proprietà, spese Ordinarie, Ascensore, Riscaldamento, acqua, ecc nascerebbe potenzialmente la questione se le cosiddette spese di proprietà siano da addebitarsi agli inquilini.

Basta quindi intendersi
.
 

silviavr001

Membro Ordinario
Questo assolutamente NON E' VERO per i contratti liberi.

Purtroppo dipende dai diversi software che usano gli amministratori (se vi inseriscono i dati dell'inquilino, spesso solo ai fini dell'anagrafe condominiale, il software divide automaticamente la quota inquilino da quella del proprietario). Nel mio contratto ho la stessa clausola: nei tabulati compare la divisione, ma nella dichiarazione ai fini dell'anagrafe condominiale ho ben specificato che l'Amministrazione non dovrà avere rapporti economici con l'inquilino ma solo con me; questo l'Amministratore ha l'obbligo di recepirlo sia perchè è solo il proprietario che risponde all'Amministrazione, sia perchè nessuno può obbligare l'Amministrazione a riscuotere soldi dall'inquilino. Le quote condominiali le pago direttamente io e con il conduttore ho inserito nel contratto una quota condominiale mensile a forfait, da conguagliare una volta l'anno.
L allegato D, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15.03.2017 stabilisce la ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore incluse le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione.

La clausola è nulla in quanto vessatoria, si considerano vessatorie quelle clausole che - malgrado la buona fede (ovvero indipendentemente dall'intenzione) - determinano a carico del conduttore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.

Il contratto a canone libero e’ così chiamato perché le parti risultano libere di decidere autonomamente l'importo del canone che l'inquilino corrisponderà al proprietario, non si chiama a canone libero perché il proprietario può fare quello che vuole o che più gli conviene.
 

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