Michele Ferrero, fu costretto ad abbandonare i suoi studi, per occuparsi del laboratorio di pasticceria di famiglia.
Parlava solo il dialetto piemontese e nemmeno aveva grandi doti comunicative.
Si narra, che molto spesso, rifiutasse di assumere i laureati.
Sostenendo, che piu le persone studiano, piu diventano stupide.
Attenzione però, quando si raggiunge una grandezza del genere probabilmente si hanno anche spiccate doti nella scelta corretta dei propri collaboratori a cui delegare certe questioni.
Non diventi una multinazionale senza avere collaboratori validi in grado di girare il mondo conoscendo le lingue, interpretare le norme internazionali, applicare le disposizioni di legge, scrivere contratti, gestire il bilancio, fare analisi di mercato, investire e recuperare le risorse finanziarie etc... tutta roba che non impari al mercato ortofrutticolo ma mandando giù vagonate di tomi e applicandole nella pratica.
Probabilmente Ferrero anche se pensava ciò che hai scritto è stato assolutamente umile e capace di circondarsi al momento giusto delle persone giuste cui delegare le incombenze in cui lui non era bravo.
Un prodotto, anche se il migliore di questo mondo, non andrà molto lontano da solo, e se Ferrero non fosse stato cosciente di ciò la sua idea dolciaria sarebbe stata confinata o conquistata da qualcun altro più scaltro.
A ciascuno il proprio ruolo. L'AI è un commerciale, non un professore di italiano. Certamente la base è necessaria, perchè in quanto operatore esposto al pubblico, potrà interagire con una massa eterogenea di persone, laureati, diplomati, gente con la quinta elementare... e dovrà cavarsela nel gestire ciascuno di questi soggetti a differente cultura, e sicuramente è auspicabile una minima conoscenza delle norme che riguardano il suo campo, per mettere sulla strada corretta il cliente meno scafato. Ma non deve certo avere le competenze di un avvocato o un notaio, secondo me.