Ad oggi quasi tutte le Regioni dotate di una legge regionale in materia edilizia, successiva al Dpr 380/2001, subordinano la manutenzione straordinaria alla DIA: si tratta di Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Val d’Aosta, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Campania e Sicilia. In queste Regioni la legge regionale prevale sul DL nazionale e la DIA continuerà ad essere richiesta, a meno che le Regioni non decidano di adeguare le proprie leggi al DL nazionale, liberalizzando le manutenzioni straordinarie.
Qualche dubbio si pone nelle Regioni Piemonte, Veneto e Lazio che richiedono la DIA per le manutenzioni straordinarie - escludendo quindi l’applicazione del DL - ma sulla base di leggi regionali precedenti al Dpr 380/2001.
Nelle Regioni che non hanno una legge regionale in materia, si farà riferimento al nuovo Dpr 380/2001, come modificato dal DL Incentivi. È il caso di Puglia, Marche Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria. In queste Regioni, da domani, si potrà ristrutturare senza DIA. Queste Regioni potranno comunque, in seguito, decidere di legiferare reintroducendo la DIA.
Qualche dubbio si pone nelle Regioni Piemonte, Veneto e Lazio che richiedono la DIA per le manutenzioni straordinarie - escludendo quindi l’applicazione del DL - ma sulla base di leggi regionali precedenti al Dpr 380/2001.
Nelle Regioni che non hanno una legge regionale in materia, si farà riferimento al nuovo Dpr 380/2001, come modificato dal DL Incentivi. È il caso di Puglia, Marche Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria. In queste Regioni, da domani, si potrà ristrutturare senza DIA. Queste Regioni potranno comunque, in seguito, decidere di legiferare reintroducendo la DIA.