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qui è una vendita tra privati, avranno un accordo con quattro parole in croce e poi si salvi chi può.in genere la proposta ha già caratteristiche di preliminare che diventano tali se l'assegno viene incassato
sono privati che vogliono pure risparmiare la registrazione, questo ti fa capire l'epilogo che può avere un acquisto di un immobile di svariati mila euro e bloccarsi su 200 e qualche marca da bollo. Preferiscono non tutelarsi ma risparmiare, non so se mi spiego.@rosa per come la penso io usare quel tipo di contratti ( quelli che non si concretizzano in preliminare) non semplifica la compravendita e sinceramente non ne vedo l’utilità.... qualche volta per operazioni di importi elevati ho utilizzato la lettera di intenti... ma se posso subito al sodo
non c'è nessuna legge che impone di sottoscrivere il preliminare, ma esistono gli accordi che ad un certo punto della trattativa devono essere forti in modo da formare l'obbligo ad acquistare in tutela delle parti. Quindi esistono delle fasi studiate appositamente per garantire. Se volontariamente si decide di saltarli e succede qualcosa, se ne pagano le conseguenze. Bisogna conoscerle queste conseguenze e dopo decidere. All'acquirente potrebbe anche andare bene, la parte venditrice secondo me non sarebbe proprio contentissima.Non si violano norme o leggi?
e come sei pignolo. I privati poi diventano amici mici, pizze spaghetti e mandulino. Se proprio non c'è la consegna della casa, c'è sempre la cantina che di solito è libera.Inoltre le tempistiche svolgono un ruolo fondamentale.......fra quanto rogiti? 1 settimana? un mese? quando me pare ammè?..........
e magari se pò pure condonà.....c'è sempre la cantina che di solito è libera.
Faccio sempre i preliminari dai Notai e mi spiegano 1000 volte che il preliminare può essere anche non registrato
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